Quelle: Il Fatto Quotidiano | 13.01.2017
La situazione nell’ex capitale, già difficile, è stata complicata dalla riapertura dell’ambasciata italiana avvenuta martedì. Secondo il sito „The Libya Observer“ le autorità di Tobruk, città nell’est del Paese che ospita il parlamento non riconosciuto dalla comunità internazionale, si scagliano contro la mossa di Roma, definendola una „nuova occupazione“. Il capo dell’Aise costretto a lasciare il Paese, il Copasir smentisce
L’ambasciatore italiano in Libia smentisce che a Tripoli sia mai avvenuto un golpe e assicura che “le sedi istituzionali nelle quali opera il governo di accordo nazionale continuano a lavorare“, ma nella ex capitale la situazione rimane estremamente complicata e confusa. Il Consiglio presidenziale del governo di intesa nazionale di Fayez al Sarraj ha incaricato le forze armate di ristabilire l’ordine e contrastare i gruppi armati che rispondono gli ordini di Khalifa Ghwell – l’ex premier del dissolto governo libico islamista di salvezza nazionale – che giovedì ha preso possesso delle sedi dei ministeri della Difesa, dei Martiri e del Lavoro. Intanto secondo il portale Libya Herald la potente brigata dei “Rivoluzionari di Tripoli“, uno dei gruppi più numerosi e potenti, avrebbe dichiarato ieri sera lo stato di emergenza nella capitale.