Il Fatto Quotidiano | 29.01.2017
Il nuovo piano di Bruxelles, che verrà presentato a Malta il 3 febbraio, porta le firme del Commissario all’immigrazione Dimitri Avramopoulos, di Lady Pesc Federica Mogherini e di Joseph Muscat, premier maltese, cui spetta la presidenza di turno dell’Ue. Serra, consigliere militare dell’inviato Onu: „Il governo Sarraj è fragile“. Arturo Varvelli, analista dell’Ispi: „Controlla appena un quarto del Paese“
di Lorenzo Bagnoli
La Commissione europea presenta l’ennesimo piano per arginare i flussi migratori diretti dalla Libia in Italia. Il documento s’intitola Migrazione nella rotta del Mediterraneo centrale, farà il suo esordio al summit di La Valletta previsto per il 3 febbraio e prevede la possibilità di costruire un “blocco navale” (“line of protection”) insieme alla Guardia costiera libica, addestrata dalle marine militari europee (Italia e Olanda in prima fila) per fermare i barconi già in acque libiche. “Improbabile che sia la strategia vincente in un contesto come quello libico”, spiega il ricercatore di ISPI Arturo Varvelli, esperto di Libia.
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