17. Mai 2016 · Kommentare deaktiviert für Libyen, Italien: 688 gerettet – von nichtstaatlicher Hilfe · Kategorien: Italien, Libyen · Tags:

Quelle: La Repubblica

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Oggi salvati 688 migranti. Giornata particolarmente intensa per il team di Medici Senza Frontiere coinvolto nelle operazioni di soccorso di migranti in mare. Due navi di Msf, la Dignity I e la Acquarius, sono state impegnate nelle ultime ore in cinque differenti operazioni, mettendo in salvo complessivamente 688 migranti, e nel trasferimento di altre 115 persone.

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17. Mai 2016 · Kommentare deaktiviert für „Sichere Herkunftsstaaten: Eine Liste ohne Sinn“ · Kategorien: Deutschland · Tags:

Quelle: Spiegel Online

Die Entscheidung des Bundestags zu den drei Maghreb-Staaten ist nichts anderes als sinnloser Populismus. Der Bundesrat sollte das Gesetz stoppen.

Ein Kommentar von Annett Meiritz

Die Bundesregierung stempelt immer mehr Ländern das Prädikat „sehr gut“ auf – auch wenn dort nachweislich gefoltert, verfolgt, getötet wird. Am Freitag hat der Bundestag beschlossen, jetzt auch Algerien, Marokko und Tunesien in die Liste sogenannter sicherer Herkunftsstaaten aufzunehmen. Insgesamt sollen es damit bald elf Staaten sein, die aus Sicht Deutschlands als sicher gelten.

Im Juni muss noch der Bundesrat zustimmen. Geht das Gesetz durch die Länderkammer, werden Asylanträge von Menschen aus den Maghreb-Staaten künftig standardmäßig abgelehnt. Kann ein Nordafrikaner nicht beweisen, dass er politisch verfolgt wird, hat sein Antrag keine Chance.

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17. Mai 2016 · Kommentare deaktiviert für Bulgarien: „Bürgerwehr“ macht Jagd auf Flüchtlinge · Kategorien: Balkanroute, Bulgarien

Quelle: Bild Video-Reportage

Bulgarische Schlägertrupps jagen Flüchtlinge

Von PAUL RONZHEIMER und ANDREAS THELEN (Fotos)

Sofia – Die bulgarischen Flüchtlingsjäger sehen auf den ersten Blick aus wie die russischen „grünen Männchen“, die vor zwei Jahren die Krim überfielen. Yuri (32), Iwan (28) und Dano (34) tragen Tarnanzüge, Masken und Kampfstiefel. Sie laufen „Streife“ im Strandscha-Gebirge an der bulgarisch-türkischen Grenze.

Sie suchen „Invasoren“ – Flüchtlinge nennen sie die Menschen nie.

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17. Mai 2016 · Kommentare deaktiviert für Grecia: migranti e profughi, prima inarrestabili, ora scomparsi · Kategorien: Griechenland

Quelle: Il Fatto Quotidiano

Quando un anno fa, con Progetto Mediterranea, abbiamo navigato per le isole greche di levante, in Egeo, si parlava dei migranti tra Anatolia e Grecia come fenomeno insorgente ma circoscritto a un paio di isole. Ne avevano dato notizia due giornalisti occidentali in vacanza, ripresi dai media. Sotto elezioni in Grecia non giovava a nessuno parlarne ufficialmente. Ma da quel momento fu inevitabile.

Con Progetto Mediterranea ne ho incontrati a migliaia, di migranti, decine di migliaia, da Lesbos a Chios, a Leros, a Kalymnos, a Kos. Dovunque. Ho tirato loro una cima mentre arrivavano, li ho intervistati nel porto, rivelando come avvenisse il tragico passaggio del confine siriano, la polizia turca che li attendeva coi pullman, manco fossero tifosi in trasferta, per condurli tra le braccia degli scafisti a Izmir e su tutta la costa. Mille euro e poi ancora mille a testa, per due frontiere. Raccontai che in mare non c’era una motovedetta, non c’era la guardia costiera di nessun paese, non c’era la Marina Militare, nessun controllo. Nessuno impediva. Sembrava addirittura che si volesse favorire il flusso verso l’Europa di quello tsunami umano, per lo più di siriani, afgani, iracheni, pakistani. Non vedevamo un poliziotto greco per strada, nei porti. I profughi si imbarcavano regolarmente sui traghetti per Atene, biglietto alla mano, da dove risalivano per i Balcani verso Germania e Scandinavia. Raccontai in un articolo tutto questo.

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17. Mai 2016 · Kommentare deaktiviert für Libysche Küstenwache bringt 112 Boat-people auf · Kategorien: Alarm Phone, Libyen · Tags:

Quelle: Euronews

Tratti in salvo dalla Libia 112 migranti, tutti di origini africana

Sono 112 i migranti che la Guardia costiera libica ha intercettato al largo delle coste. Tutti di nazionalità africana, sono stati tratti in salvo, in un braccio di mare che è diventato una fossa comune, e riportati a riva.

Soltanto dall’inizio di maggio 113 persone avrebbero perso la vita in quattro diversi naufragi, ma la rotta mediterranea sembra ormai l’unica possibile per chi cerca di raggiungere l’Europa.

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