08. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für Migranti, l’analista Iacovino: “Guardia costiera libica accusa le ong? Ha collusioni con i trafficanti di esseri umani” · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , ,

Il Fatto Quotidiano | 07.05.2017

Il numero uno Rida Aysa ha sostenuto che le ong fanno pensare a chi parte „che sarà inevitabilmente soccorso“, aggravando la situazione. Ma il coordinatore degli analisti del Centro Studi Internazionali spiega che il corpo di guardia è „espressione di potentati locali“ in lotta tra loro per il controllo dei traffici. Per questo l’impegno dell’Italia a addestrare 90 guardacoste e fornire dieci nuove motovedette rischia di essere un boomerang.

Le ong sono responsabili dell’aumento del flusso dei migranti attraverso il Mediterraneo perché “hanno dato loro a intendere che saranno inevitabilmente soccorsi e questo ha aggravato la crisi”. Le dichiarazioni di Rida Aysa, capo della Guardia Costiera libica per la regione centrale, hanno sollevato nuove polemiche sull’operato delle organizzazioni che soccorrono i migranti in mare, dopo la richiesta del Procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, di fare chiarezza sul possibile collegamento tra ong e trafficanti. Parole, quelle di Aysa, subito riprese dal deputato della Lega Nord, Alessandro Pagano, e da Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia. “Pensare che la Guardia Costiera libica sia espressione delle istituzioni è un grave errore – spiega però Gabriele Iacovino, capo degli analisti del Centro Studi Internazionali (Cesi) – A parte alcune eccezioni, come i militari di Misurata, i guardacoste libici sono spesso espressione dei potentati locali che, in molti casi, gestiscono il traffico di esseri umani”.

Weiterlesen »

07. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Bangladesh is now the single biggest country of origin for refugees on boats as new route to Europe emerges“ · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

The Independent | 06.05.2017

Exclusive: ‚They’re sold a dream, and the dream often turns sour‘

Lizzie Dearden

As the refugee crisis enters its fourth year, the demographics of the men, women and children arriving on Europe’s shores are undergoing an unprecedented shift.

Syrians have so far made up the largest group of migrants attempting treacherous journeys across the Mediterranean Sea, followed by Afghans, Iraqis, Eritreans and sub-Saharan Africans.

But as smugglers in Libya continue to expand their ruthless human trade, their counterparts in Asia are seeing an opportunity.

Weiterlesen »

06. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für Ong tedesche: “Ue abbandona migranti”. Sea Watch: “Frontex e Sophia hanno cercato incidente in mare per screditarci” · Kategorien: Europa, Italien · Tags: , ,

Il Fatto Quotidiano | 06.05.2017

Pauline Schmidt, portavoce di Jugend Rettet: „Mai avuto contatti con i trafficanti“. Ruben Neugebauer, di Sea Watch: „La Guardia costiera italiana fa tutto il possibile per salvare le persone, le missioni dell’Ue no“. E sui finanziatori: „La legge sulla protezione dei dati impedisce di pubblicare i nomi dei donatori senza il loro consenso, ma se un’autorità giudiziaria dovesse richiederli li otterrebbe facilmente“

“Non abbiamo mai avuto contatti con i trafficanti e piuttosto che indagare su di noi bisognerebbe chiedersi perché Frontex e la missione Sophia non svolgono il proprio lavoro”. È questa la risposta delle Ong tedesche che operano nel mediterraneo, See Watch, Sea Eye e Jugend Rettet, alle accuse che gli sono state rivolte in merito ai presunti contatti con gli scafisti e ai finanziamenti ricevuti. “È assurdo pensare che i trafficanti possano finanziare le Ong se addirittura non caricano i barconi con abbastanza carburante”, dice a IlFattoQuotidiano.it Hans Peter Buschheur, portavoce della piccola associazione Sea Eye, che lavora in acque internazionali tra l’isola di Malta, la Sicilia e la Libia e ha sede a Ratisbona.

Weiterlesen »

06. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Cédric Herrou, il contadino dalla parte dei migranti“ – Video · Kategorien: Frankreich, Italien, Video

Internazionale | 06.05.2017

Cédric Herrou ha 37 anni, è un contadino francese, coltiva ulivi nella val Roia, al confine tra Italia e Francia, dove negli ultimi anni sono passati migliaia di migranti. Il 10 febbraio un tribunale di Nizza ha condannato Herrou a pagare una multa di tremila euro con la condizionale per aver aiutato alcuni profughi ad attraversare il confine. Lo ha invece assolto dalle altre accuse: quella di aver occupato insieme a una cinquantina di eritrei una struttura dismessa delle ferrovie dello stato francesi e di aver favorito il movimento e la residenza di migranti irregolari in Francia. Era accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver aiutato duecento migranti ad attraversare la frontiera e per aver dato da mangiare e da bere a 57 di loro. Rischiava fino a cinque anni di prigione e trentamila euro di multa per aver aiutato queste persone che non avevano regolari documenti “a entrare e a spostarsi” nel paese.

Negli ultimi mesi Herrou è diventato il simbolo dei cittadini che in tutta Europa si sono mobilitati per aiutare i migranti, ma che in molti casi sono incorsi in veri e propri processi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Weiterlesen »

06. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Räuber überfallen Flüchtlingsboot im Mittelmeer“ · Kategorien: Italien, Libyen, Mittelmeer · Tags:

DW | 06.05.2017

Wer übers Mittelmeer nach Europa flüchten will, riskiert alles. Und hat zwangsläufig auch alles dabei. Skrupellose Piraten nutzen die Hilflosigkeit der Bootsflüchtlinge auf besonders perfide Weise aus.

Nach Angaben der libyschen Marine haben bewaffnete Männer im Mittelmeer ein Flüchtlingsboot mit 129 Insassen überfallen. Die Räuber seien dem Schlauchboot per Speedboot hinterhergefahren und zwangen die Menschen, ihnen ihren gesamten Besitz auszuhändigen. Anschließend hätten sie den Außenmotor des Schlauchboots abmontiert und die Flüchtlinge ihrem Schicksal überlassen. Erst nach Stunden habe man das Flüchtlingsboot geortet und gerettet, teilte die Küstenwache mit.

Die Flüchtlinge stammten alle aus Schwarzafrika, sagte Marinesprecher Ajub Kassem der Nachrichtenagentur AFP. Unter ihnen waren 27 Frauen und zwei Kinder.

Weiterlesen »

05. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Interceptan una patera con doce inmigrantes en el Estrecho“ · Kategorien: Marokko, Spanien · Tags: ,

La Vanguardia | 04.05.2017

La Marina Real marroquí ha rescatado una embarcación tipo patera en la que viajaban doce inmigrantes subsaharianos, todos ellos varones, cuando se dirigían hacia las costas de Cádiz.

Según han informado a Efe fuentes policiales, la patera estaba siendo buscada después de la información proporcionada que alertó sobre la presencia de una pequeña embarcación que había salido desde las costas marroquíes más próximas a Ceuta.

Weiterlesen »

05. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Roma acogerá el 6 de julio una reunión internacional sobre inmigración“ · Kategorien: Europa, Italien, Libyen · Tags:

La Vanguardia | 04.05.2017

Roma acogerá el próximo 6 de julio una reunión internacional sobre la gestión del fenómeno migratorio en la que participarán representantes de la Unión Europea (UE), de Libia y de países de tránsito de inmigrantes.

El ministro de Asuntos Exteriores de Italia, Angelino Alfano, explicó hoy en una intervención en la Cámara de los Diputados que en la cita participarán también representantes de la Organización Internacional para las Migraciones (OIM) y del Alto Comisionado de Naciones Unidas para los Refugiados (ACNUR).

No obstante, no citó cuáles serán los Estados de tránsito de inmigrantes que estarán presentes.

Weiterlesen »

05. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Bis Libyen und nicht weiter“ · Kategorien: Libyen

ARD Tagesschau | 05.05.2017

Im Süden Libyens sitzen Hunderttausende Menschen in sogenannten Gefangenenzentren fest – unter menschenunwürdigen Bedingungen. Eine Lösung ist nicht in Sicht, das Land selbst braucht Hilfe.

Von Björn Blaschke, ARD-Studio Kairo

Der Schließer schiebt den Metallriegel beiseite und zieht die schwere Stahltür auf. Der Geruch nimmt einem den Atem: Ausdünstungen von ungewaschenen Menschen und muffiger Kleidung. Die Luft in dem hohen Raum kann nicht zirkulieren. Die vergitterten Lichtschächte in den nackten Betonwänden sind zu schmal. Auf dem unverputzten Boden, eng auf eng: Schaumgummimatratzen. Mit billigen Kunstfaserdecken.

Der Raum: groß wie eine Turnhalle; Platz für vielleicht 100 bis 150 Menschen. Eine Großraumzelle für Frauen. Unter libyscher Leitung. Die Vereinten Nationen nennen es DC: Detention Center. Zu deutsch Gefangenenzentrum. Manche Frauen schlafen, andere starren an die Decke. Wer hier eingesperrt ist, hat die finale Etappe der großen Reise nicht mehr geschafft. Die, die aus einem der vielen südlicheren afrikanischen Länder aufgebrochen waren, um über Libyen und das Mittelmeer nach Europa zu gelangen.

Wer in einem DC wie diesem in der libyschen Hauptstadt Tripolis einsitzt, wurde von Libyern im Land aufgegriffen oder aus der See gefischt. Der Traum von einem besseren Leben: geplatzt. Illegal eingereist, ohne Visum. Letzte Station Gefangenenzentrum.

Weiterlesen »

05. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für Initiative Bürgerasyl in Hanau gestartet – Ziviler Ungehorsam gegen Abschiebungen nach Afghanistan angekündigt! · Kategorien: Deutschland · Tags:

„Wir werden von Abschiebungen bedrohten Flüchtlingen aus Afghanistan Bürgerasyl gewähren, das heißt, wir werden Platz machen in unseren Wohnungen und notfalls die Menschen verstecken, die in Krieg und Verfolgung zurückgeschickt werden sollen.“

Mit diesen Sätzen wurde bei einer Protestkundgebung am gestrigen Nachmittag (4. Mai 2017) in Hanau eine neue lokale Initiative gegen die „Charter in den Krieg“ vorgestellt.

Während das US-Militär Mitte April die „Mutter aller Bomben“ über Afghanistan abwirft und eine Woche später bei einem der schwersten Taliban-Angriffe über 140 Soldaten sterben, startete am 23. April die mittlerweile fünfte Sammelabschiebung aus München nach Kabul. An Bord waren dieses Mal 14 afghanische Schutzsuchende, die zum Teil seit vielen Jahren in Deutschland lebten und arbeiteten und nun zwangsweise zurückgeschickt wurden. Auch hessische Behörden waren erneut an dieser skandalösen Abschiebung in den Krieg beteiligt.

Weiterlesen »

05. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Bootsflüchtlinge im Mittelmeer: Lebensretter sollen plötzlich Schlepper sein“ · Kategorien: Italien, Libyen, Mittelmeer · Tags: , , ,

NZZ | 05.05.2017

In Italien hetzen ein Staatsanwalt und die Opposition gegen private Seenotretter, die Migranten aus dem Mittelmeer bergen. Innerhalb von Wochen haben sie es geschafft, die Stimmung zu drehen.

von Andrea Spalinger, Rom

Bis vor kurzem wurden Nichtregierungsorganisationen (NGO) und private Helfer, die auf dem Mittelmeer Bootsflüchtlinge retten, in Italien als Helden gefeiert und mit Verdienstmedaillen überhäuft. Nun werden sie als Helfershelfer der Schlepper verteufelt und müssen sich vor parlamentarischen Kommissionen verteidigen. Die Stimmung hat sich innerhalb von wenigen Wochen gedreht. Hatten zuvor nur rechtspopulistische Hardliner gegen die Rettungsaktionen auf hoher See mobil gemacht, schiessen heute diverse Oppositionspolitiker und sogar ein Minister gegen die NGO.

Angefangen hatte alles mit einem kritischen Bericht der EU-Grenzschutzagentur Frontex. Deren Chef, Fabrice Leggeri, ist überzeugt, dass die Rettungsaktionen vor der libyschen Küste einen Anreiz für Schlepperorganisationen schaffen. Damit steht er auch in Italien nicht alleine da. In Interviews hat der Franzose den privaten Helfern nun aber sogar vorgeworfen, in direktem Kontakt mit Menschenhändlern in Libyen zu stehen. Der Oberstaatsanwalt von Catania, Carmelo Zuccaro, nahm den Ball auf. Die NGO steckten unter einer Decke mit den Schmugglern und verfolgten mit ihrem Engagement finanzielle Interessen, behauptete er und leitete eine Untersuchung ein. Konkrete Beweise hat er nach eigenen Angaben keine. Das hält ihn aber nicht davon ab, seine Beschuldigungen gegenüber italienischen Medien täglich zu bestärken.

Weiterlesen »