08. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „For refugees in Greece, waiting is the hardest part“ · Kategorien: Griechenland · Tags:

Al Jazeera | 08.05.2017

‚This is like a zoo and we’re like animals,‘ says one refugee as others say a ‚mental war‘ is being waged on them.

by Patrick Strickland

Elliniko, Greece – Mohamed Asif Ostadazimi points to his paintings and sketches, explaining each one. We are in an old supply room that he has turned into an art studio in the Elliniko refugee camp in a suburb of the Greek capital, Athens.

„This one is like Jackson Pollock’s work,“ he says, motioning in the direction of a canvas covered in a kaleidoscope of colours. Pollock is his favourite artist, and Ostadazimi vows to one day visit his home.

Lifting an accusatory finger towards a canvas that depicts a woman’s eyes peering from behind a fence, he says: „That is here [in the camp].“

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08. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Migranti a Milano, tragedia in zona stazione: giovane rifugiato si toglie la vita davanti ai passanti“ · Kategorien: Italien · Tags:

La Repubblica | 07.05.2017

Trovato impiccato non lontano dal nuovo centro di accoglienza. Aveva 31 anni, arrivava dal Mali ed era da un anno e mezzo in Italia. L’assessore Majorino: „Rafforzare ancora di più la rete degli interventi sociali, in questo Paese è priorità assoluta“

di ZITA DAZZI e FRANCO VANNI

Si è suicidato appendendosi con un cappio a un pilone verso i binari della ferrovia, davanti ai passanti, in via Ferrante Aporti. Un giovane migrante di colore, senza addosso documenti o altri elementi di riconoscimento, è stato trovato così dagli agenti di polizia stamattina, domenica, a poca distanza dal Casc, il centro di aiuto sociale del Comune che da qualche giorno sta svolgendo le funzioni che prima venivano svolte all’hub di via Sammartini. Qui vengono controllati i documenti e i profughi vengono inviati ai centri d’accoglienza in città. I migranti neo arrivati, secondo le nuove disposizioni, non possono più restare nella zona della stazione ma vengono inviati in via Lombroso e al Palasharp, in strutture dedicate ai senza fissa dimora.

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08. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für „Binnen 48 Stunden: 6000 Flüchtlinge aus Mittelmeer gerettet“ · Kategorien: Italien, Libyen, Mittelmeer · Tags: , , ,

ARD Tagesschau | 07.05.2017

Innerhalb von 48 Stunden sind rund 6000 Flüchtlinge aus dem Mittelmeer gerettet worden. An der Aktion waren neben libyschen Fischern, der italienischen Marine und der EU-Grenzschutzagentur Frontex auch verschiedene NGOs beteiligt.

Helfer im Mittelmeer haben binnen zwei Tagen rund 6000 Bootsflüchtlinge gerettet. Am Samstag brachten Schiffe der Marine, der Küstenwache, der EU-Grenzschutzbehörde Frontex und von Nichtregierungsorganisationen etwa 3000 Flüchtlinge in Sicherheit, wie die italienische Marine mitteilte. Am Freitag waren es ebenso viele gewesen. Viele von ihnen wurden nach Italien gebracht.

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08. Mai 2017 · Kommentare deaktiviert für Migranti, l’analista Iacovino: “Guardia costiera libica accusa le ong? Ha collusioni con i trafficanti di esseri umani” · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , ,

Il Fatto Quotidiano | 07.05.2017

Il numero uno Rida Aysa ha sostenuto che le ong fanno pensare a chi parte „che sarà inevitabilmente soccorso“, aggravando la situazione. Ma il coordinatore degli analisti del Centro Studi Internazionali spiega che il corpo di guardia è „espressione di potentati locali“ in lotta tra loro per il controllo dei traffici. Per questo l’impegno dell’Italia a addestrare 90 guardacoste e fornire dieci nuove motovedette rischia di essere un boomerang.

Le ong sono responsabili dell’aumento del flusso dei migranti attraverso il Mediterraneo perché “hanno dato loro a intendere che saranno inevitabilmente soccorsi e questo ha aggravato la crisi”. Le dichiarazioni di Rida Aysa, capo della Guardia Costiera libica per la regione centrale, hanno sollevato nuove polemiche sull’operato delle organizzazioni che soccorrono i migranti in mare, dopo la richiesta del Procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, di fare chiarezza sul possibile collegamento tra ong e trafficanti. Parole, quelle di Aysa, subito riprese dal deputato della Lega Nord, Alessandro Pagano, e da Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia. “Pensare che la Guardia Costiera libica sia espressione delle istituzioni è un grave errore – spiega però Gabriele Iacovino, capo degli analisti del Centro Studi Internazionali (Cesi) – A parte alcune eccezioni, come i militari di Misurata, i guardacoste libici sono spesso espressione dei potentati locali che, in molti casi, gestiscono il traffico di esseri umani”.

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