30. Mai 2016 · Kommentare deaktiviert für EU fordert von Italien mehr Abschottung · Kategorien: Europa, Italien, Libyen · Tags: , , ,

Der Deutsche Matthias Ruete, Generaldirektor der Generaldirektion Migration und Inneres der Europäischen Kommission, hat am 25. Mai – also im Kontext zahlreicher Schiffskatastrophen zwischen Libyen und Italien – in einem Brief an die italienische Polizei und an die italienische Migrationsabteilung der Regierung die Abschottungsmängel des Landes scharf gerügt. Die geretteten und überlebenden Bootsflüchtlinge würden nicht wie vorgesehen in die italienischen Hotspots gebracht; die italienischen Hotspots und Abschiebegefängnisse müssten rasch ausgebaut werden und zur Registrierung und zum Verhör der Bootsflüchtlinge müssten mobile Teams eingesetzt werden.

Die italienische Regierung hat bislang verzichtet, auf diese skandalöse EU-Mahnung zu reagieren, und hat den Brief heute veröffentlicht.

Angesichts von mehr als 900 Ertrunkenen in der letzten Woche (laut MSF) stünde mehr denn je der sofortige Einsatz von EU-Fähren statt EU-Militär, Frontex und EU-Lagerhaft an.

Quelle: La Stampa

„[…] Il 25 maggio il direttore generale del Dipartimento immigrazione a Affari interni della Ue, Matthias Ruete, ha scritto al capo della polizia italiana Franco Gabrielli e al capo del Dipartimento per l’Immigrazione, Mario Morcone. Una lettera nella quale, dopo aver riconosciuto alcuni meriti alla amministrazione italiana, si introduce un nuovo elemento di accusa: la maggior parte degli sbarchi in Italia avverrebbe al di fuori degli hotspot. Ruete chiede conto del ritardo col quale si starebbe provvedendo alla creazione di team “mobili”, capaci di trasferirsi da un porto all’altro allo scopo di identificare i migranti.

Ma soprattutto nella lettera si chiede come mai i Cie, i centri di identificazione ed espulsione, continuino ad avere una così bassa capienza. Ruete è un funzionario, non un’autorità politica e non è a lui che il governo italiano deve una replica. Davanti all’infittirsi dell’emergenza ieri Renzi ha preferito non esporsi e riflettere. […]“

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