Quelle: Statewatch
Progress Report on the Implementation of the hotspots in Italy
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siehe auch: MeridioNews
Lampedusa, il primo hotspot voluto dall’Europa
«Migranti in strada, situazione igienica al collasso»
Cronaca – Decine di cittadini eritrei stanno protestando per le vie dell’isola. A darne notizia è il collettivo Askavusa: «Il motivo è sempre lo stesso – dichiarano -. Non vogliono essere identificate perché non vogliono rimanere in Italia». Nel frattempo, sott’accusa la situazione sanitaria nel centro. Guarda le foto
di Simone Olivelli
Nuove proteste dei migranti, stamattina, a Lampedusa. A darne notizia è il collettivo Askavusa: «Il motivo è sempre lo stesso – dichiara Giacomo Sferlazzo, uno gli attivisti -. Queste persone non vogliono essere identificate perché non vogliono rimanere in Italia». I manifestanti, infatti, sono tutti ospiti dell’hotspot che negli scorsi mesi ha aperto sull’isola. I nuovi centri, nelle intenzioni dell’Unione europea, dovrebbero servire all’identificazione dei migranti, così da consentire di definire quali tra essi – fondamentale, in tal senso, è la nazionalità – possano rientrare nelle quote di ridistribuzione, che l’Ue ha previsto nel tentativo di ripartire il peso del fenomeno migratorio tra i vari paesi.
Cittadini eritrei protestano contro l’identificazione
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