Quelle: Corriere della Sera
Da Lampedusa al muro di Orban: il sito sui migranti (finanziato anche da Soros) approda in Italia
Il progetto «Open migration» sostenuto dal filantropo ungherese racconta, partendo da una analisi oggettiva dei dati, come e in quale misura i flussi migratori stanno cambiando la storia dell’Europa e non solo
di Simona De Santis
L’anno che sta per concludersi segna uno snodo storico per il fenomeno delle migrazioni: quasi un milione di profughi, solo negli ultimi dodici mesi, sono arrivati in Europa spinti da guerre e fame. Un flusso che non si ferma, nemmeno in questi giorni. Dall’ecatombe di Lampedusa del 18 aprile scorso al muro ungherese «anti-migranti», fatti, volti e storie raccontano di un 2015 che segnerà la storia delle migrazioni e della stessa Unione Europea. C’è chi ha deciso di raccontare il complesso fenomeno delle migrazioni, delle politiche di frontiera, del diritto d’asilo, dell’integrazione, partendo da una sistematizzazione e da una analisi, il più possibile accurate, dei dati disponibili sul tema: si tratta del progetto «Open migration», della Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili (CILD, sostenuta da Open Society, la fondazione dell’economista e filantropo George Soros), un sito – in lingua italiana, con una cospicua quantità di contenuti tradotta anche in inglese – che presenta grafici e approfondimenti divisi in tre grandi aree tutte legate da un filo rosso: ovvero la ricostruzione dei flussi migratori, del percorso, dei lunghi viaggi intrapresi dai migranti, dalla partenza dai paesi di origine fino all’attraversamento delle frontiere. Con un obiettivo: scardinare, partendo dai dati, gli stereotipi che ostacolano una effettiva comprensione del fenomeno migranti.