Quelle: Redattore Sociale
“Violata la memoria dei morti del 3 ottobre. Hotspot, trappole per profughi”
Due anni dopo la strage di Lampedusa il sacerdote eritreo Mussie Zerai accusa la politica per non aver pensato a prevenire nuovi naufragi. “Già 3.000 vittime nel 2015: per evitarne altre serve un vero e proprio piano di evacuazione in Libia, Turchia e Giordania”
ROMA – “E’ finito il tempo delle parole ed è arrivato il tempo delle azioni. Ma le azioni non sono quelle che stiamo ascoltando nel dibattito politico, non sono gli hotspot o le quote. Siamo ancora fermi a mettere i cerotti, invece di prevenire le ferite: siamo ancora a raccogliere i cocci. Ma tutto questo offende la memoria di quelle vittime, in nome delle quali, si era detto: mai più”.