22. April 2015 · Kommentare deaktiviert für Überlebende auf Sizilien interniert, Tote auf Malta fortgeschafft · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , ,

Diritti e Frontiere

martedì 21 aprile 2015

Oltre il disumano, internati nel CARA di Mineo i sopravvissuti, a Malta si cancella la strage. I cadaveri dei migranti annegati nella strage più grande del Mediterraneo sbarcati a terra tra indifferenza dei turisti e commemorazioni ufficiali. L’Europa rimane a guardare da lontano.

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Così stanno riuscendo a cancellare presto dalla memoria degli italiani la strage più grande del Mediterraneo, che tanti cercano di sfruttare per i propri vantaggi economici o politici, per mettere almeno un piede in Libia, o per garantirsi uno sprazzo di visibilità mediatica. Neppure un rappresentante europeo allo sbarco delle vittime a Malta, si fa di tutto per fare „scomparire“ la strage e per nascondere all’opinione pubblica europea i corpi delle vittime.

Comunque anche a Malta la popolazione riesce ancora ad avere pietà, mentre i politici ripropongono la politica dei respingimenti collettivi, „push back“ termine ricorrente nella stampa maltese.

Non è stato un caso se Renzie, subito dopo la strage ha concordato proprio con il governo maltese le modalità per fare scomparire le bare. No, le bare non dovevano arrivare in Italia, a Malta, invasa dai turisti, dove abbondano i gruppi xenofobi, lo sbarco delle vittime, avvolte in semplici sacchi, è avvenuto in modo molto discreto, si potrebbe dire uno „sbarco clandestino“ pochi hanno visto le immagini, la sensibilità del popolo bue che in Europa continua a credere negli appelli contro gli scafisti non sarà offesa. Quello che non si vede non fa male, i morti in mare non si vedono, le bare a Malta non si vedono, non si vede neppure la nave portoghese King Jacob,  che ha operato il tentativo di salvataggio, rintanata in un porto libico. Adesso sta emergendo che c’è stata una collisione, ma naturalmente la responsabilità è sempre dei presunti scafisti, che si sarebbero nascosti per non farsi identificare, abbandonando i comandi e causando lo scontro. Una tesi che rimane tutta da dimostrare.

Di certo c’è la risposta europea, tutta in chiave repressiva, nella direzione di un intervento mirato di polizia internazionale in Libia. E le farmeticazioni di Renzi sostenuti da giornalisti „embedded“ che sostiene ancora che i salvataggi possono essere garantiti anche da navi commerciali, una tesi che viene smentita persino dalla Procura di Catania. Ma la brava giornalista di Rai News 24 precisa che la nave King Jacob aveva già effettuato altri tre salvataggi, dunque erano „esperti“ in materia di salvataggio, proprio come sostiene Renzi. Come osserva Giovanni Maria Bellu, quanti giubbotti e quante zattere di salvataggio hanno le navi commerciali, quale preparazione specifica in materia di soccorso in mare hanno gli equipaggi di queste navi ? Una mistificazione continua che i mezzi di informazione del mainstream rilanciano a ripetizione. Una falsità ripetuta cento volte diventa più attendibile della verità. Succede al tempo del fascismo, un nuovo fascismo, il fascismo maggioritario,e questo riguarda tutti noi. E come al tempo del fascismo ci sono anche le parate ufficiali, come quella che sta andando in onda al CARA di Mineo ( Catania), il Cara dello scandalo di Mafia Capitale, il Cara degli arresti dei trafficanti, il Cara dei suicidi dimenticati.

VISITE GUIDATE DI GIORNALISTI INTERNAZIONALI, RELEGATI IN MINIBUS, AL CARA DI MINEO. UNA VERGOGNA CONTINUA. OPERAZIONE DI RILEGITTIMAZIONE IN CORSO. RIMOSSA L’INDAGINE SU MAFIA CAPITALE. HANNO PORTATO I SUPERSTITI NELLA STESSA STRUTTURA DALLA QUALE I TRAFFICANTI GESTIVANO I TRASFERIMENTI SECONDARI VERSO IL NORDEUROPA.

Palermo.Repubblica.it

LA GIORNALISTA DEFINISCE UN’ECCELLENZA IL CARA DI MINEO. SCANDALOSA INTERVISTA CON IL DIRETTORE A RAI NEWS 24. DAVVERO COMPLIMENTI. SMACCATO TENTATIVO DI RIPULITURA DELL’IMMAGINE DEL CENTRO NEL QUALE SI TROVANO OLTRE 3000 „OSPITI“.

COMUNICATO STAMPA
No all’internamento a Mineo dei superstiti della più grande tragedia del Mediterraneo
E‘ il 19 Aprile, ancora una volta muoiono centinaia e
centinaia di persone in mare. Nessuno ci fa più caso. Valgono meno dei pezzi di un domino. Ma il domino diverte. E soprattutto non lascia tracce. I morti si. Le tracce sono i 28 superstiti. Recuperati e Salvati. Tenuti sulla nave di salvataggio per due giorni ed oggi a Catania. La loro prossima destinazione sarà il CARA di Mineo. “ La base operativa dei trafficanti di uomini“ come dice un’inchiesta portata avanti dalla Procura di Palermo. Nella conferenza stampa di questa mattina la Procura ha indicato come fra gli indagati sia Asghedom Ghermay, detto Amice, un eritreo che tiene contatti con i trafficanti e conta su una rete di complici che operano nel CARA di Mineo.
Appare del tutto incomprensibile quindi la decisione di trasferire i sopravvissuti proprio in quel Centro. Soprattutto alla luce di quanto aggiunto dal Procuratore e cioè che sono in corso indagini per accertare se la rete scoperta sia responsabile del viaggio che ha portato sulle coste siciliane, negli ultimi giorni, circa mille persone, e che non vi sia certezza rispetto al fatto che la stessa possa essere coinvolta anche nel viaggio tragico di cui i 28 sono i soli sopravvissuti (fonte il Giornale di Sicilia http://gds.it/…/organizzavano-i-viaggi-dei-barconi-arresti…/). Eppure è questo il posto in cui dormiranno e resteranno i 28 superstiti del naufragio del 19 Aprile. Pezzi di un domino. Pezzi da buttare giù con un pizzico. Per non lasciare tracce.

Fulvio Vassallo Paleologo
Associazione L’Altro Diritto Sicilia

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