Anche la Germania dice sì alla richiesta del governo di accogliere i migranti che erano diretti in Italia: 50 persone, come Francia e Malta. Le navi sono ancora in attesa al largo di Pozzallo, in Sicilia, e a bordo verranno consegnati viveri per due giorni.

Si tratta delle ultime imbarcazioni finite in un braccio di ferro internazionale che, dopo la svolta arrivata in serata con l’ok di Malta e Francia ad accoglierne 50 a testa, sembra ora avviarsi a soluzione. „Speriamo che la situazione si slocchi il prima possibile – dice il sindaco Roberto Ammatuna – a bordo ci sono persone che soffrono e non merci“.

La Farnesina ha inviato note diplomatiche alle ambasciate dei Paesi Ue per sollecitare la disponibilità dei rispettivi governi ad accogliere, ciascuno, una parte dei soccorsi. E le navi, la Protector di Frontex e il pattugliatore Monte Sperone della Guardia di Finanza, nel frattempo restano bloccate in rada in attesa che arrivi la decisione per lo sbarco in un porto sicuro delle 450 persone soccorse sabato su un barcone nei pressi dell’isola di Linosa. Diverse quelle trasportate in ospedale e arrivate in gravi condizioni di denutrizione.

I pasti sono in preparazione nel centro di identificazione di Pozzallo. Una motovedetta della Guardia costiera li consegnerà alla Protector, con a bordo 176 migranti, mentre una motovedetta della Guardia di Finanza li consegnerà alla Monte Sperone, che trasporta gli altri 266. A quest’ultima verranno forniti anche omogeneizzati e succhi di frutta per la ventina di minorenni a bordo, che nella notte sono stati visitati da operatori sanitari.

Intanto, la nave Open Arms dell’Ong spagnola Proactiva Open Arms sta di nuovo dirigendosi verso la Sar libica. E‘ quanto segnalato sul sito Marine Traffic, che monitora le rotte. L’imbarcazione risulta seguita a breve distanza dallo yacht Astral, della stessa Ong. „Anche se l’Italia chiude i porti – scrive su Facebook l’organizzazione non governativa – non può mettere le porte al mare. Navighiamo verso quel luogo dove non ci sono clandestini o delinquenti, solo vite umane in pericolo. E troppi morti sul fondale“.