01. Februar 2018 · Kommentare deaktiviert für Seenotrettung Mittelmeer: Konflikt Frontex – Küstenwache? · Kategorien: Italien, Libyen, Malta, Tunesien · Tags: , ,

Per Tweet verkündete Frontex gestern (31.01.2018) den heutigen Start seiner neuen Abschottungsmission im Mittelmeer unter dem Operationsnamen „Themis“. Das entsprechende Abkommen zwischen dem italienischen Innenministerium, Frontex und der EU-Kommission wurde bis zur Stunde nicht veröffentlicht. Gestern abend gaben die italienische Tageszeitung Corriere della Sera und das italienische Fernsehen Tgcom24 bekannt, dass das Abkommen den Rückzug der italienischen Küstenwache bis auf 24 Meilen vor Italien und die Regelung beinhalte, dass gerettete Bootsflüchtlinge in den „nächsten“ Hafen gebracht werden müssten. Die Eile und die Geheimhaltung des Abkommenstexts weisen auf die Mit-Handschrift des italienischen Innenministers Marco Minniti hin, der mit dem italienischen Abschottungs-Abkommen mit libyschen Milizen ähnlich vorgegangen ist.

Heutige Verlautbarungen aus Kreisen der EU lassen erahnen, dass es zu einem Konflikt zwischen Frontex und der italienischen Küstenwache kommen kann. Die Migrations-Pressesprecherin der EU-Kommission Natasha Bertaud sagte am heutigen Spätnachmittag, dass die italienische Seenotrettungsstelle IMRCC „bei der Mehrheit der Seenotrettungsfälle“ den Hafen bestimmen werde, in dem die Bootsflüchtlinge aufgenommen werden sollen. Malta und Tunesien sind allen Anzeichen nach nicht zur Aufnahme von Bootsflüchtlingen aus dem zentralen Mittelmeer bereit. Des Weiteren betont die Sprecherin, dass die Verschiebung der Rechtsbegründung von der Frontex-Operation Triton zu Themis ja nicht auf eine Veränderung der Rechtslage zurückgehe. – Für die Rettungs-NGOs und die solidarische Öffentlichkeit ergeben sich angesichts der Konfliktlage und der Unsicherheiten Handlungsperspektiven, die vor Ort ausgelotet werden sollten. Das IMRCC der italienischen Küstenwache wird in die Pflicht zu nehmen sein.

ANSAmed | 01.02.1028

Migranti, nuova operazione Ue Themis risponde appello Italia

In Triton si specificava il Paese di sbarco, ora non più

L’operazione Themis „segue un appello dell’Italia, sostenuto dal Consiglio europeo nelle sue conclusioni di luglio 2017, per cambiare il piano operativo dell’operazione Triton“. Così il portavoce della Commissione per Migrazione e Affari interni Natasha Bertaud. „Per le operazioni di ricerca e salvataggio – prosegue Baertaud – starà al Centro operativo regionale di salvataggio e sorveglianza (Imrcc)“ interessato per il soccorso „decidere in quale porto inviare le barche. Nella maggior parte dei casi è il Centro italiano a decidere“.

Secondo quanto spiegano dall’Agenzia europea Frontex, a differenza del piano operativo di Triton, dove era „chiaramente indicato che tutti i migranti“ salvati nelle operazioni „sarebbero stati sbarcati in Italia“, „il piano operativo di Themis afferma che, come previsto dalla legge internazionale, se un’imbarcazione di Frontex è inviata dalla Imrcc a effettuare un salvataggio, sarà quella particolare Imrcc a decidere il luogo di sbarco“.

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Die Presse | 01.02.2018

Themis statt Triton: Frontex startet neue Mittelmeermission

Italien einigte sich mit EU-Grenzschutzbehörde auf neue Einsatzregeln – Fokus verstärkt auf Ermittlungen gegen Schlepperei

Die 2014 gestartete „Triton“-Flüchtlingsrettungsmission im Mittelmeerraum wird durch die Operation „Themis“ ersetzt. Italien hat sich mit der EU-Grenzschutzbehörde Frontex auf neue Einsatzregeln geeinigt. Demnach fällt die Pflicht, gerettete Flüchtlinge in italienische Häfen zu bringen, berichteten italienische Medien am Donnerstag.

Künftig sollen Migranten zu jenem Hafen gebracht werden, der dem Ort der Rettung am nächsten liegt. Damit sollen mehr Flüchtlinge auch nach Malta geführt werden. Die Flüchtlingsrettung wir nach wie vor ein wesentlicher Aspekt der EU-Mission sein, „Themis“ soll jedoch auch die Ermittlungen rund um Schlepperei und andere grenzüberschreitende Verbrechen verschärfen. Italien wird einer Entfernung von bis zu 24 Meilen von den italienischen Küsten patrouillieren, was näher als bisher ist.

Die neue Mission sieht vor, dass das Frontex-Personal weiterhin in Italien zusammen mit den Polizeikräften in der Migrantenidentifizierung zusammenarbeiten wird. „Themis wird sich besser mit den wechselhaften Aspekten der Migration sowie der internationalen Kriminalität befassen“, berichtete Frontex-Direktor Fabrice Leggeri.

„Wir müssen besser ausgerüstet sein, um zu verhindern, dass kriminelle Gruppen nach Europa eindringen. Das ist für die interne Sicherheit der EU wesentlich“, so Leggeri. Rom begrüßte die Einigung mit „Frontex“. Die Mission im Mittelmeer sei ein positives Beispiel von Solidarität und konstruktiver Zusammenarbeit zwischen EU-Mitgliedsstaaten und EU-Agenturen.

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blitz | 01.02.2018

Migranti: Minniti ottiene la fine dell’obbligo di sbarcarli solo in Italia. Vanno nel primo porto sicuro

ROMA – Svolta europea nelle politiche di accoglienza dei migranti, un successo per l’Italia che da oggi sarà un po’ meno sola nel recupero e nell’assistenza dei profughi che tentano la fortuna nelle acque del Mediteraneo: il ministro dell’Interno Minniti ha infatti ottenuto da Frontex che i migranti debbano essere sbarcati nel più vicino porto sicuro. Cade dunque l’obbligo di portarli direttamente in Italia.

Nuova missione Frontex. Il trasporto dei migranti soccorsi nel Mediterraneo nel porto più vicino, nuove aree di pattugliamento definite in base al modificarsi dei flussi migratori e maggiore attenzione agli aspetti di polizia e intelligence, per individuare tra i migranti possibili combattenti di ritorno dalla Siria e dall’Iraq: parte domani ‘Themis’, la nuova missione di Frontex di assistenza all’Italia nel controllo delle frontiere che sostituirà Triton, l’operazione lanciata dall’Agenzia europea nel 2014.

Un cambio di rotta sostenuto dal nostro paese che fin da settembre aveva proposto la chiusura di Triton e il varo di una nuova missione più coerente con le nuove rotte migratorie. Non è un caso che al Viminale esprimano soddisfazione e parlino di Themis come di “un esempio particolarmente significativo di effettiva solidarietà e cooperazione” tra Stati membri e agenzie europee. Sottolineando che la missione contribuirà “in maniera concreta” a fronteggiare l’immigrazione clandestina ma, soprattutto, a contrastare le attività criminali e i tentativi dei terroristi di raggiungere l’Europa.

Migranti assistiti nel porto più vicino. La novità più importante è l’aver ribadito che i migranti dovranno essere portati nel porto più vicino al punto di soccorso. L’auspicio dell’Italia è infatti che la nuova missione possa dare finalmente applicazione alla legge del mare stabilita dalla convenzione di Amburgo, che finora è stata disattesa e ha costretto il nostro paese a farsi carico di migliaia di barconi che avrebbero invece dovuto esser soccorsi da altri paesi. Due, inoltre, saranno le nuove aree di pattugliamento individuate nel Mediterraneo: una ad est, da Turchia, Grecia e Albania; una ad ovest da Tunisia e Algeria.

E la linea di pattugliamento sarà posta al limite delle 24 miglia dalle coste italiane, di fatto un arretramento rispetto a quanto accade oggi. Ma tutto è suscettibile di cambiamenti: è stato infatti previsto un meccanismo di valutazione ogni tre mesi. Nel caso in cui i flussi migratori dovessero subire un cambiamento, verrà modificata sia l’area operativa sia le regole d’intervento. L’annuncio della missione è arrivato con un tweet di Frontex: l’attività di search and rescue resterà “cruciale”, ma Themis allo stesso tempo, porrà un’attenzione “rafforzata” sugli aspetti più strettamente di polizia e d’intelligence.

“Rispecchierà meglio i modelli mutevoli della migrazione, così come il crimine transfrontaliero – ha spiegato il direttore di Frontex Fabrice Leggeri – e aiuterà inoltre l’Italia a rintracciare attività criminali”. E a prevenire l’arrivo di foreign fighters, che rappresentano un problema non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa. “Dobbiamo essere meglio equipaggiati – ammette infatti Leggeri – per impedire che gruppi criminali che cercano di entrare nell’Ue non vengano individuati. Questo è fondamentale per la sicurezza interna dell’Unione europea”. La nuova missione prevede infine che il personale di Frontex continuerà ad operare in Italia assieme al personale delle forze di polizia per l’identificazione e il fotosegnalamento dei migranti.

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