19. März 2017 · Kommentare deaktiviert für „Folgorato sul tetto del treno per la Svizzera, 20 giorni fa rimase ucciso un migrante“ · Kategorien: Italien, Schweiz · Tags:

La Repubblica | 18.03.2017

L’uomo è gravissimo. Potrebbe trattarsi di un episodio analogo, ma la polizia cantonale per il momento non diffonde i dettagli. A Como associazioni italiane e svizzere per ricordare il giovane che ha perso la vita a fine febbraio. Era partito da Milano

di DAVIDE CANTONI

Un nuovo tragico episodio sul tetto di un treno partito dall’Italia in direzion Svizzera. Le notizie al momento sono ancora pochissime ma secondo quanto ricostruito finora dalla polizia cantonale un uomo nel pomeriggio, intorno alle 17 all’altezza della stazione di Chiasso, è rimasto folgorato dalla scarica sprigionatasi dalla linea di contatto tra ferrovia e convoglio. L’incidente è avvenuto „per motivi e modalità che l’inchiesta dovrà stabilire“, spiegano gli agenti. Sul posto anche i pompieri di Chiasso e Mendrisio oltre all’equipe medica che dopo aver soccorso l’uomo lo ha trasportato a Lugano, è gravissimo. Sono in corso accertamenti per stabilire l’identità della vittima.

Pur con tutta la prudenza del caso non è da escludersi che possa trattarsi di un migrante. Un episodio analogo infatti è accaduto lo scorso 27 febbraio, quando un 20enne del Mali era salito sul tetto di un treno partito da Milano ed è morto folgorato da una scarica di 15mila Volt poco prima della stazione di Balerna. La conferma sulla sua identità era arrivata solo qualche giorno dopo. In quell’occasione è stato l’esame delle impronte digitali a permettere di identificare la vittima.

Per ricordare il giovane malese domani pomeriggio a Como cittadini italiani e svizzeri, insieme alle comunità migranti del territorio, si ritroveranno per celebrarne la memoria. A promuovere l’iniziativa associazioni e realtà provenienti dai due lati della frontiera: le ticinesi Firdaus, Associazione DaRe, Azione Posti Liberi e la sezione svizzera di Amnesty International insieme alla Caritas di Como, all’Ufficio diocesano Migrantes, alla Rete Como Senza Frontiere e all’Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti.

A lanciare l’idea di un momento di preghiera in territorio italiano era stato don Giusto Della Valle, referente Migrantes della diocesi di Como e parroco comasco molto attivo nell’assistenza e l’aiuto ai profughi. Appuntamenot fissato alle 15.15 alla stazione S. Giovanni di Como. Alle 16 un momento di riflessione e preghiera animato dalle comunità migranti del territorio, in collaborazione con i rappresentanti delle diverse religioni (cristiane e musulmane).

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