05. Januar 2016 · Kommentare deaktiviert für Lampedusa: Flüchtlinge protestieren gegen Abnahme von Fingerabdrücken · Kategorien: Italien · Tags: ,

Quelle: Ansa.it

Migranti: protesta eritrei a Lampedusa

Corteo dei superstiti del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, organizzato dal Comitato 3 ottobre. Lampedusa, 3 ottobre 2014, ANSA/CORRADO LANNINO

Corteo dei superstiti del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, organizzato dal Comitato 3 ottobre. Lampedusa, 3 ottobre 2014, ANSA/CORRADO LANNINO

(ANSA) – LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 5 GEN – Circa 200 eritrei arrivati a Lampedusa alla vigilia di Natale, stanno protestando sul sagrato della Chiesa Madre dell’isola contro l’obbligo di rilasciare le impronte digitali. Il gruppo di migranti si è spostato a piedi dal centro di accoglienza di contrada Imbriacola fino alla piazza di Lampedusa dove sono presenti le forze dell’ordine.

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siehe auch: Giornale di Sicilia

Protesta degli eritrei a Lampedusa, notte all’addiaccio

Rifiutano di farsi prendere le impronte digitali

LAMPEDUSA. „Vinceremo, non perché siamo forti, ma perché non c’è altra possibilità“, dice Chizoba dopo aver trascorso la giornata di ieri e la notte davanti alla chiesa di Lampedusa, insieme a circa duecento connazionali eritrei e a un piccolo gruppo di sudanesi. Protestano perché non vogliono farsi prendere le impronte digitali.

E proprio ieri la lunga estate siciliana si è interrotta anche nell’isola più a sud d’Europa, dove sono arrivati pioggia, vento e freddo. Il maltempo, però, non preoccupa questo gruppo di migranti giunti in Italia alla vigilia di Natale e ricoverati nel centro d’accoglienza di contrada Imbriacola, che attualmente ospita circa 700 persone.

Da Lampedusa potranno andar via solo dopo aver consentito alle autorità di prendere le loro impronte digitali. Ed è proprio questo il punto: Chizoba e i suoi compagni non hanno alcuna intenzione di adempiere a questo compito: hanno paura che messo il dito sul tampone d’inchiostro ognuno di loro dovrà dire addio al „sogno di andare in Svezia, Inghilterra, Germania“, mete che invocano mentre parlano con gli isolani che portano loro cibo e coperte e mentre il parroco Mimmo Zambito li invita a ripararsi in chiesa, rimasta aperta tutta la notte.

Ma loro, come se non volessero violare un luogo sacro, sono rimasti fuori, tranne alcune donne e bambini che nottetempo hanno trovato riparo sotto il portico dell’ingresso. E stamane hanno ripreso la pacifica battaglia, sfilando in corteo, sotto la pioggia, per le vie di Lampedusa; poi si sono radunati di nuovo davanti alla chiesa, sperando di riuscire a rimediare qualcosa da mangiare.

Ieri sera gli isolani avevano fatto il giro di bar e trattorie per racimolare un po‘ di cibo e qualche thermos di caffè; a pranzo hanno preparato 15 chili di riso e l’hanno distribuito a tutti, cominciando dai bambini. Al centro d’accoglienza il cibo c’è, ma per averlo bisogna tornare lì. Nessuno ha intenzione di farlo. Quando stamane uno dei migranti ha avuto un malore, i loro compagni non volevano che salisse sull’ambulanza per andare al pronto soccorso; temevano che qualcuno gli avrebbero preso le impronte digitali.

Diversamente che in passato, quando le proteste erano rientrate in poche ore, stavolta gli eritrei non hanno alcuna intenzione di retrocedere: „Lo sappiamo che sarà dura, piove e c’è vento; ma dopo quello che abbiamo passato in Libia non abbiamo più paura di nulla. Non crediamo nelle procedure di ricollocamento: alcuni nostri connazionali sono da tre mesi in attesa di trovare un posto dove andare. Certamente non vogliamo finire in Polonia, in Lituania o in Portogallo“.

Ieri gli eritrei mostravano scritte in inglese per richiamare l’attenzione, oggi qualcuno le ha tradotte per loro: „Rispettate i nostri diritti“, recita un cartello bagnato dalla pioggia.

05. Januar 2016 · Kommentare deaktiviert für „Dänen kontrollieren an deutscher Grenze“ · Kategorien: Deutschland, Skandinavien · Tags:

Quelle: FR

Das Land verschärft seine Flüchtlingspolitik und führt Passkontrollen an der Grenze zu Deutschland ein. Ministerpräsident Rasmussen begründet die Neuerung als eine Art unausweichlicher Notwehr-Reaktion auf die „Suspendierung des Asylrechts für Papierlose durch Schweden“.

Von Thomas Borchert

Die Skandinavier, früher mal bewunderte Vorreiter für offene Grenzen und Humanität gegenüber Schwächeren, schließen einer nach dem anderen ihre Pforten, um die Zahl Asylsuchender nach unten zu drücken. Ganze zwölf Stunden nach dem Start eines scharfen schwedischen Kontrollsystems für Einreisende aus Dänemark hat dessen Regierung Passkontrollen ab sofort an der Grenze mit dem südlichen Nachbarland Deutschland verfügt.

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05. Januar 2016 · Kommentare deaktiviert für Migranti, nuovo naufragio: 21 morti in Turchia tra cui 3 bimbi. “Controlli alla frontiera con la Slovenia, l’Italia ci pensa” · Kategorien: Griechenland, Italien, Slowenien, Türkei · Tags: , ,

Quelle: Il Fatto Quotidiano

I corpi sono stati trovati all’alba nel distretto di Ayvalik, sulla costa egea. L’imbarcazione partita da Smirne e diretta all’isola greca di Lesbo si è capovolta in mare. Il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. Secondo il Corriere della Sera, dopo le decisioni di Danimarca e Svezia, il Viminale intende arginare il flusso di persone che non vengono registrate dall’altra parte del confine

In un contesto in cui Danimarca e Svezia blindano i loro confini ripristinando i controlli alle frontiere per arginare gli ingressi di migranti, e la Francia in “stato di emergenza” post attentati terrà chiusi i confini per tre mesi, anche l’Italia sembra pronta a farlo attivando un cordone alla frontiera con la Slovenia. Decisioni che arrivano nelle stesse ore in cui la cronaca registra nuovi naufragi e ancora vittime, tra cui diversi bambini. L’ultimo è avvenuto poche ore fa sulle coste della Turchia. Tra i ventuno adulti ci sono anche tre piccoli.

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05. Januar 2016 · Kommentare deaktiviert für „These Denmark-Sweden border controls turn back the clock to a pre-Europe age“ · Kategorien: Skandinavien · Tags:

Quelle: The Guardian

ID checks on the Öresund bridge don’t just make the lives of local people difficult – they contradict Sweden’s fundamental values

Andreas Önnerfors

On Monday, a new Swedish law came into force that demands, for the first time in around 50 years, that travellers at the Denmark-Sweden border produce photo ID. The centre for these checks will be Kastrup, Denmark’s international airport, where there is also a train line between the two countries. But the Öresund bridge, which over the past 15 years has been a proud monument of integration across national borders, will also now lose its symbolism.

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05. Januar 2016 · Kommentare deaktiviert für „Auf dem Weg ins Mittelalter“ · Kategorien: Deutschland · Tags:

Quelle: Der Freitag

Armut Je höher die Zahl der Asylsuchenden, desto dringlicher wird die Umverteilung des Reichtums in Deutschland

von Christoph Butterwegge

Armut ist ein heftig umkämpfter, aber kein politischer Kampfbegriff, wie Konservative und Neoliberale gern behaupten. Das Armutsverständnis hängt nicht bloß von den sozioökonomischen Rahmenbedingungen und den herrschenden Wertvorstellungen ab – sondern auch von dem Erfahrungshorizont, der gesellschaftlichen Stellung und dem weltanschaulichen, religiösen und politischen Standort des Betrachters. Es gibt keine allgemeingültige Definition und es dürfte sie niemals geben. Die Erscheinungsformen der Armut sind zu vielfältig.

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05. Januar 2016 · Kommentare deaktiviert für „Türkei: Wieder Leichen an türkischer Küste angespült“ · Kategorien: Griechenland, Türkei · Tags: ,

Quelle: DW

Bei einem Bootsunglück in der türkischen Ägäis sind mindestens 21 Flüchtlinge ertrunken. Ihre Leichen wurden an zwei unterschiedlichen Ufern der westtürkischen Küste angespült – unter ihnen auch drei Kinder.

Zehn Leichen fand die Küstenwache am Strand des Bezirks Dikili, elf weitere Tote am Ufer des Bezirks Ayvalik, wie ein Polizeimitarbeiter der örtlichen Leitstelle berichtete. Die Nachrichtenagentur Dogan meldete, es seien acht Überlebende gerettet worden.

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