06. September 2015 · Kommentare deaktiviert für Frontex: Statt Seenotrettung – Vorbereitung der Hotspot-KZs · Kategorien: Griechenland, Italien, Libyen · Tags: , , ,

Quelle: Diritti e frontiere

Grande esempio di collaborazione tra la nave militare irlandese LE NIAMH e la nave umanitaria SEA-WATCH. Centinaia di migranti soccorsi nel mar libico. Dove è finita la missione TRITON ? Quattro domande a Frontex.

Pubblicato da Fulvio Vassallo

La nave irlandese Le Niamh, che opera al di fuori degli assetti dell’operazione Fontex/Triton, continua a salvare centinaia di persone al largo delle coste libiche, risponde alle chiamate di soccorso, rilanciate dalle navi di Sea-Watch e di MSF, come se fosse una nave umanitaria. Onore agli uomini della marina militare irlandese, ai quali presto sara‘ dato il cambio da un altra nave con altro equipaggio, sempre irlandese. Quelli che non cambiano mai sono gli eroici equipaggi della Guardia Costiera italiana sempre pronti ad intervenire con qualunque tempo.

Intervento questa mattina alle 9,30 a nord di Tripoli a sole 30 miglia dalla costa, dopo un allarme lanciato dalla nave umanitaria tedesca Sea Watch. Ed i giornalisti parlano di rifugiati non di migranti.

  • Kildare

PROBABILMENTE SONO IN CORSO ALTRE ATTIVITA‘ DI RICERCA E SOCCORSO. COME SEMPRE NEI GIORNI DI SABATO E DOMENICA. PRESTO IL TEMPO PEGGIORERA‘ E SI RISCHIERANNO ALTRE TRAGEDIE IN MARE.

PROVIAMO A FARE QUATTRO DOMANDE A FRONTEX IN VISTA DEL VERTICE DEI MINISTRI EUROPEI CHE SI SVOLGERA‘  A BRUXELLES IL PROSSIMO 14 SETTEMBRE.

  • come si spiega la sostanziale riduzione degli assetti di Frontex/Triton nelle operazioni di salvataggio in mare, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, in particolare sulla rotta del Mediterraneo centrale, dove a gestire le operazioni sono state prevalentemente la Guardia costiera italiana e la Marina militare italiana, avvalendosi nelle attività di ricerca e salvataggio anche di mezzi inviati da altri stati come l’Irlanda, e dei mezzi delle organizzazioni umanitarie di MSF, MOAS e SEA-WATCH ?
  • quali rapporti operativi intercorrono oggi tra Frontex e l’operazione Eunavfor Med? (le navi inglesi e tedesche accreditate dalla stampa come facenti parte del dispositivo Triton in realtà sembrerebbero fare parte non dell’operazione Triton di Frontex ma di Eunavfor Med, che ricordiamo è coordinata dalla portaerei Cavour). Vi sono differenze relativamente alla partecipazione ad attività SAR ( ricerca e salvataggio) coordinate dalla Centrale operativa della Guardia Costiera italiana ?
  • come Frontex ha utilizzato e intende utilizzare nell’operazione TRITON i fondi ricevuti (triplicati) nel mese di aprile, per le attività da svolgere nel Mediterraneo centrale? Quanti mezzi saranno impiegati per attività di ricerca e salvataggio, quanti per la gestione delle strutture per l’identificazione (hotspot) e quale budget di spesa è previsto per l’esecuzione delle operazioni di rimpatrio forzato dei migranti irregolari che non risultassero richiedenti asilo?
  • come ritiene Frontex di utilizzare i fondi destinati alla Grecia nell’ambito dell’operazione Poseidon? Quali rapporti di coordinamento ha stabilito l’agenzia Frontex con la Guardia Costiera greca e quali eventuali rapporti di altro genere intercorrono, o sono intercorsi, con la Guardia costiera turca con particolare riferimento allo svolgimento di operazioni di ricerca e salvataggio ?
  • Nel documento del Consiglio del 25-26 giugno (Draft conclusions, sezione 5) si legge che esperti di Frontex collaboreranno alla messa in funzione e gestione degli hotspot „assicurando la pronta identificazione, registrazione e prelievo delle impronte dei migranti“. Tale procedimento verrà effettuato con l’uso della forza e con altre misure coercitive di limitazione della libertà personale, come il trattenimento? (Statewatch: Coercive measures or expulsion: Fingerprinting migrants).
  • Se Frontex avrà maggior potere nei casi di respingimento,espulsione e rimpatrio dei migranti non riconosciuti come aventi diritto alla protezione internazionale, anche sulla base della Direttiva sui rimpatri 2008/115/CE, come ritiene di poter rispettare gli standard e le garanzie di difesa specificate anche nelle legislazioni nazionali e internazionali in materia di diritti umani? Come si intende garantire trasparenza nelle procedure, inclusi i ricorsi individuali? Sarà garantito in ogni caso l’accesso dei cd. „migranti economici“ agli organi della giurisdizione nazionale, anche per salvaguardare il diritto ad un ricorso effettivo sancito dall’art. 13 della Convenzione Europea a salvaguardia dei diritti dell’Uomo e dall’art. 13 del Regolamento frontiere Schengen in caso di respingimento alla frontiera?

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