15. August 2015 · Kommentare deaktiviert für Immigration: Fast 70.000 Menschen in diesem Jahr in Sizilien an Land gegangen · Kategorien: Italien, Mittelmeer

Quelle: R.it Palermo

Immigrazione: quasi 70 mila persone sbarcate in Sicilia quest’anno

Il Italia sbarcati 102 mila migranti, cinquemila nell’ultima settimana. Quasi il 70 per cento arrivati sulle coste siciliane. In maggioranza eritrei, nigeriani e somali. Oggi nuovi sbarchi, i dispersi nel naufragio di ieri potrebbero essere più di sessanta

Superata la soglia dei centomila migranti sbarcati nel 2015. Dal primo gennaio ad oggi sono giunte 102mila persone, circa cinquemila nell’ultima settimana. Nello stesso periodo del 2014 gli arrivi erano 98.400. Sono soprattutto eritrei (27.245), seguiti da nigeriani (12.451), somali (7.883), sudanesi (5.870) e siriani (5.688). La Sicilia è la principale regione di sbarco (69.705), seguita dalla Calabria (18.923), mentre è la Libia il principale porto di partenza (92.275). Sono le cifre fornite dal ministero dell’Interno che fotografano l’ondata di profughi che il sistema di accoglienza stanta a gestire. La Sicilia rimane in prima fila, come dimostrano anche gli sbarchi delle ultime ore.

Sul naufragio del gommone verificatosi ieri emergono, intanto, nuovi particolari. C’erano da 117 a 120 persone nel gommone soccorso ieri a circa 40 miglia dalla Libia dalla nave della Marina militare Fenice e dunque i dispersi non sarebbero 50 ma più di una sessantina. A renderlo noto all’agenzia France Presse un rappresentante dell’Organizzazione internazionale dei migranti (Oim) presente a Lampedusa dove sono sbarcati stanotte i 52 superstiti dopo il soccorso delle 171 persone che ha portato anche alla scoperta di questa altra possibile strage di migranti. Secondo i primi elementi forniti dai sopravvissuti i migranti erano originari di Ghana, Mali, Nigeria, Camerun ed altre zone dell’Africa subsahriana. Non ci sarebbero stati bambini a bordo ma 32 donne, fra le superstiti ne risultano soltanto 15. Una di queste ha perso la sorella nel naufragio ed è in stato di shock. „Non potremo mai sapere con certezza quante persone erano partite“, sottolinea il portavoce di Oim in Italia, Flavio Di Giacomo. La Marina militare continua a perlustrare la zona malgrado le cattive condizioni del mare che, secondo i soccorritori, dovrebbero per qualche ore fermare nuove traversate.

Ma fino a ieri, malgrado le condizioni del mare non fossero buone le traversate dalla Libia all’Italia di gommoni e barconi carichi di migranti continuavano. Sono arrivati stamane a Pozzallo con nave Phoenix 202 migranti (151 uomini, 36 donne e 15 minori). In parte sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza della cittadina marinara, gli altri sono in partenza verso altri centri della Sicilia. Sette le persone ricoverate in ospedale: cinque in gravidanza a Modica e una per ustioni da idrocarburi, mentre, un migrante per trauma ad un polso. Sempre a Pozzallo la polizia di Ragusa ha fermato altri tre scafisti ritenuti alla guida dei quattro gommoni, con a bordo complessivamente 453 i migranti soccorsi dalla Guardia Costiera e sbarcati due giorni fa nel porto di Pozzallo. Altri quattro erano stati individuati e fermati già ieri. Tra i destinatari dell’ultimo provvedimento anche un 16enne e un giovane che era stato già trasferito a Messina, dove è stato prelevato e riportato a Ragusa. I fermati sono Dudou Jatta, 20 anni, originario del Gambia, Abdul Fati, 20 anni, del Senegal, ed il minorenne C. A., 16 anni, anche lui del Gambia.

Nel porto di Reggio Calabria è giunta la nave „Kvb 001 Poseidone“ dalla quale sono sbarcati 417 migranti di varie nazionalità. Si tratta di 259 uomini, 95 donne, di cui tre in stato di gravidanza e 63 minori di presunta nazionalità eritrea, sudanese, siriana, etiope. Le attività di primo soccorso ed assistenza sono state coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria.
E oggi la stazione centrale di Messina si è trasformata in un bivacco dopo l’ultimo sbarco di migranti. Numerosi i cittadini extracomunitari che stazionano davanti all’ingresso o nei pressi della fermata degli autobus nella speranza di salire su un mezzo per raggiungere il nord Italia o la Germania. Ieri a Lampedusa un gruppo di immigrati minorenni ha dato vita a una protesta al centro di accoglienza di Lampedusa. I giovani stranieri si sono allontanati in massa dalla struttura e sono andati al porto commerciale perché non volevano essere trasferiti a gruppi ma in un unico blocco. Poliziotti, carabinieri e uomini della Capitaneria di Porto hanno controllato che la situazione non degenerasse. Gli operatori di Ai. Bi Amici dei Bambini, Save the children e le suore di don Molinelli per ore hanno mediato fino a quando gli stranieri non hanno desistito.

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