26. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für „Die afrikanische Migration wird steigen“ · Kategorien: Afrika, Europa

Wiener Zeitung | 26.02.2017

Afrika-Experte Alex Vines über die Folgen der hohen Geburtenraten und wie sinnvoll ein Marshallplan für Europas südlichen Nachbarn ist.

Von Klaus Huhold

„Wiener Zeitung“: Die EU plant einen Marshallplan für Afrika – ein Projekt, das sehr stark von deutscher und österreichischer Seite vorangetrieben wird. Ist das ein erfolgsversprechendes Konzept?

Alex Vines: Ein allumfassender Plan für den ganzen Kontinent wird schwierig umzusetzen sein. Denn das Wirtschaftswachstum hat in Afrika unterschiedliche Geschwindigkeiten, verschiedene Regionen sind verschieden entwickelt. Die Afrikanische Union hat ebenfalls eine Vision, die sich Agenda 2036 nennt. Es liegen also verschiedene Pläne auf dem Tisch. Meiner Meinung nach sollte man bei solchen Vorhaben regionale Schwerpunkte setzen und sich dabei auf einzelne, regionale Blöcke konzentrieren. Ecowas (westafrikanischer Staatenbund, Anm.) hat zum Beispiel große Fortschritte in der gemeinsamen Sicherheits-, aber nicht so sehr in der Handelspolitik gemacht.

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26. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für „Italia: Nuvolera, migranti chiuse a chiave nel Cas“ · Kategorien: Italien · Tags:

Il Manifesto | 26.02.2017

Malaccoglienza. „Limitate la libertà personale e i diritti delle richiedenti asilo“, nel centro di accoglienza straordinaria, denunciano le associazioni. Sit in di protesta, ma è vietato entrare

«Non ci fanno uscire» è il grido lanciato da alcune donne “ospitate” nel centro di accoglienza straordinaria (Cas). di Nuvolera, in provincia di Brescia. A sentire le grida è stato il progetto Melting Pot, che dal 1996 segue i flussi migratori in Italia e in Europa, e che grazie all’aiuto di interviste con alcuni operatori, ed ex operatori della cooperativa Olinda oltre che donne, ha verificato che le migranti erano chiuse a chiave in stanze affollate senza ricevere informazioni adeguate su diritti e pratiche di richiesta d’asilo. E’ stata riscontrata, anche, l’assenza di corsi di inserimento lavorativo e di lezioni di italiano. Anche il pocket-money giornaliero è stato spesso oggetto di discrezionalità nell’essere consegnato. Radio Onda d’Urto ha approfondito la denuncia di Melting Pot.

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26. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für „Gewalt gegen Geflüchtete 2016: Fast zehn Angriffe am Tag“ · Kategorien: Deutschland · Tags:

taz | 26.02.2017

Mehr als 3.500 Mal sind Flüchtlinge oder ihre Heime im vergangenen Jahr angegriffen worden. Dabei wurden 560 Menschen verletzt, darunter 43 Kinder.

Im vergangenen Jahr hat es in Deutschland mehr als 3.500 Angriffe auf Flüchtlinge und Flüchtlingsunterkünfte gegeben. Dabei wurden 560 Menschen verletzt, unter ihnen 43 Kinder, wie die Zeitungen der Funke-Mediengruppe unter Berufung auf eine Antwort des Bundesinnenministeriums auf eine Parlamentsanfrage berichteten.

Demnach wurden 2.545 Angriffe auf Flüchtlinge außerhalb ihrer Unterkünfte gezählt. Hinzu kamen 988 Angriffe auf Flüchtlingsheime – das waren nur geringfügig weniger als im Vorjahr mit 1031 Angriffen. Zudem wurden 217 Mal Hilfsorganisationen oder freiwillige Asyl-Helfer attackiert.

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26. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für Testimonies of the Violence at the Hungarian-Serbian border · Kategorien: Serbien, Ungarn · Tags: , ,

Migszol | 19.02.2017

Testimony #6 – Cold

At a night in January I made an attempt to cross the Hungarian border. 48 people were with me, but 9 of them got scared just before the border fence and decided to go back. The rest of us succeeded and managed to get across the border onto the Hungarian side.

We were walking through the forest about 15 kilometers north of the border when we heard cars coming and decided to hide. 4 marked police cars arrived. There were around 15 policemen with trained dogs, heat-sensors and handguns. They saw us in the light. They rounded us up, and released dogs on us.

Then, without asking any questions first, the police officers started kicking and beating us. Afterwards they searched each of us, checking pockets and backpacks, destroying money and smartphones. Money was shred up in front of our faces, smartphones smashed on the ground. Policemen took out batteries and SIM cards from each phone and destroyed them separately.

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26. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für Call for Prisoners Support of Rözske 11 Yamen A. and Ahmed H. · Kategorien: Ungarn · Tags: ,

Ahmed H. was sentenced to 10 years imprisonment because of „terrorism“ in November. On the 28th of February there will be a second level court trial about the other ten of the Röszke 11, who had their first verdict July last year. From these 10 people only Yamen A. is still in prison in Hungary. The other 9 people finished their sentence and left Hungary.

Yamen A. was sentenced to 3 years in the beginning of July last year. Since then he is in isolation imprisoned in Szeged. The “reason” why he was sentenced to greater punishment than the other 9 accused is that Yamen was talking 10 minutes to a megaphone on the 16th of September when thousands of people were protesting for the freedom of movement.

We call individuals and collectives to show their solidarity on the 28th of February with small or big actions!

We also urgently need money to finance the lawyers costs: A crowdfunding website now tries to raise the money for Ahmed H.s lawyer, please share.

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26. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für „Palermo: dalla Siem Pilot sbarcano mille migranti, anche un neonato“ – Fotos · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , , ,

La Repubblica | 25.02.2017

Maxi sbarco di migranti nel porto di Palermo, dove è giunta la nave norvegese Siem Pilot con a bordo 993 profughi. Tra di loro anche 100 donne e 136 minori, soccorsi nel canale di Sicilia. Le prime cure sono state prestate ad un neonato, dato alla luce ieri sera a bordo della nave. Il piccolo sta bene e pesa circa 3 chili. Si chiama Destiny Seabear, come le due scialuppe di salvataggio impegnate nel soccorso della mamma. A coordinare la macchina dell’accoglienza la Prefettura, con personale del Comune, medici dell’Asp, personale della Caritas e della Croce Rossa. (Foto Igor Peyx)

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Il Fatto Quotidiano | 25.05.2017

Nel porto del capoluogo siciliano sono stati trasportati da una nave norvegese 657 uomini, 100 donne e 136 minori. „Il bimbo sta bene, pesa 2,2 chili e si trova nell’ospedale Ingrassia“ ha detto il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Candela. Il bambino è stato chiamato Seabear, orso di mare, come una delle due scialuppe di salvataggio utilizzate nell’operazione. Ministro Lorenzin va a trovare mamma e figlio

Sono 993 i migranti arrivati questa mattina nel porto di Palermo. Una nave norvegese, Siem Pilot, ha portato in salvo 657 uomini, 100 donne e 136 minori dal canale di Sicilia al capoluogo siciliano. C’è anche un bambino, nato a bordo della nave. “Il bimbo sta bene, pesa 2,2 chili e si trova nell’ospedale Ingrassia di Palermo dove ha ricevuto le prime cure – spiega il direttore dell’Asp di Palermo, Antonio Candela – Per tutti i migranti le condizioni di salute sono buone, ci sono stati solo sette ricoveri per patologie minori”.

Il piccolo e la madre sono in buone condizioni di salute. Il bambino nato da poche ore è stato chiamato Seabear, orso di mare, come una delle due scialuppe di salvataggio dell’imbarcazione. La task-force coordinata dalla Prefettura palermitana sta provvedendo ad accogliere e prendere in carico i migranti. Sul molo Puntone ci sono anche i finanzieri e gli agenti della Squadra Mobile per individuare eventuali scafisti. “I flussi di migranti stanno aumentando anche a causa delle instabilità sempre più forti nell’aria mediorientale e africana. Cosa che comporta una assunzione di responsabilità”. Lo ha detto ai cronisti Beatrice Lorenzin che ha fatto visita alla mamma e al piccolo nato ieri. “L’Italia sta facendo la sua parte ma non può farla da sola – ha aggiunto il ministro della Salute – Serve uno sforzo europeo e nel frattempo bisogna fare in modo che le persone non muoiano”.

Nel porto di Reggio Calabria è arrivato invece il rimorchiatore Golfo Azzurro con a bordo 324 migranti prevalentemente proveniente da paesi sub-sahariani. Il gruppo è composto da 270 uomini, 16 donne, due bambini piccoli e 36 minori non accompagnati. Ad attenderli il dispositivo di accoglienza coordinato dalla Prefettura di Reggio Calabria. Prima della fotosegnalazione e dell’identificazione ad opera del personale dell’Ufficio immigrazione della Questura, i migranti sono stati visitati dai medici del servizio “medicina di frontiere” e del 118. Riscontrati numerosi casi di scabbia, immediatamente trattati nell’unità mobile di decontaminazione allestita dalla Protezione civile, disturbi gastroenterici. Alcuni dei migranti, inoltre, avevano ferite agli arti inferiori provocate dalle concitate operazioni di trasbordo da un natante all’altro. Due donne risultano in stato di gravidanza. Le loro condizioni sono buone.