31. August 2015 · Kommentare deaktiviert für Wie Bulgarien sein Flüchtlingsproblem löst · Kategorien: Balkanroute, Bulgarien

Quelle: Telepolis

von Frank Stier

Bulgarien ist von der Flüchtlingswelle, die von Griechenland über die Balkanroute zieht, bislang weitgehend ausgespart worden

Nur wenige Flüchtlinge halten sich an diesem heißen Sonntagnachmittag Ende August 2015 auf dem Hof des Flüchtlingslager Ovtscha Kupel in Sofia auf. Einige Männer sitzen im Schatten, Kinder spielen, Frauen sind nur vereinzelt zu sehen. Mit seiner Kapazität von 860 Plätzen ist Ovtscha Kupel das größte Flüchtlingslager der bulgarischen Hauptstadt, momentan ist es aber nur zu 60% belegt, vor allem mit syrischen Flüchtlingen.

Weiterlesen »

31. August 2015 · Kommentare deaktiviert für Zygmunt Baumann: „Die Migranten wecken unsere Ängste“ · Kategorien: Lesetipps · Tags:

Quelle: La Repubblica

Zygmunt Bauman: „I migranti risvegliano le nostre paure. La politica non può rimanere cieca“

Il filosofo, teorico della „società liquida“, parla del dramma profughi: „Le tragedie di questi giorni sono il segnale di una stanchezza morale. Ma non rassegniamoci ai muri“

di ANTONELLO GUERRERA

„UN GIORNO Lampedusa, un altro Calais, l’altro ancora la Macedonia. Ieri l’Austria, oggi la Libia. Che „notizie“ ci attendono domani? Ogni giorno incombe una nuova tragedia di rara insensibilità e cecità morale. Sono tutti segnali: stiamo precipitando, in maniera graduale ma inarrestabile, in una sorta di stanchezza della catastrofe“. Zygmunt Bauman, filosofo polacco trapiantato in Inghilterra, è uno dei più grandi intellettuali viventi. Anche lui è stato un profugo, dopo esser scampato alla ferocia nazista rifugiandosi in Unione Sovietica. Ma Zygmunt Bauman è anche uno dei pochi pensatori che ha deciso di esporsi apertamente di fronte al dramma dei migranti. Mentre l’Europa cerca disperatamente una voce comune che oscuri le parole vacue e quelle infette degli xenofobi.

Weiterlesen »

31. August 2015 · Kommentare deaktiviert für „Mauern errichten, um Probleme abzuwälzen, ist eine alte Strategie“ · Kategorien: Balkanroute, Europa, Italien · Tags: , ,

Quelle: Il Fatto Quotidiano

“Gli sbarchi a Lampedusa c’erano anche con Berlusconi. Parliamo di emergenza perché siamo impreparati”

Maurizio Ambrosini, sociologo dell’università Statale di Milano, spiega: „Sul piano della politica internazionale l’emergenza esiste, con 15 guerre nel mondo“, ma „innalzare muri è una vecchia strategia per allontanare i problemi“. Poi aggiunge: „La Ue di oggi assomiglia ai Paesi che alla vigilia delle Seconda guerra mondiale respingevano le navi con gli ebrei in fuga“

La questione profughi risveglia l’Europa dei muri. Quella che doveva aver finito di esistere con la caduta di quello di Berlino, nel 1989. “Sono una tecnologia vecchia, per cercare di tenere lontano da noi i problemi”, commenta Maurizio Ambrosini, sociologo dell’università Statale di Milano e autore, tra gli altri, di “Non passa lo straniero?” (Editrice Cittadella) un libro che racconta la guerra in corso, tra le politiche d’integrazione e di chiusura. I muri si alzano per impedire che i profughi arrivino al cuore dell’Europa. Ma sono efficaci? Servono solo a porsi fuori dai confini segnati dalle Convenzioni internazionali, secondo il professor Ambrosini. Anche l’Italia provò ad innalzare una barriera invisibile con Roberto Maroni ministro dell’Interno: respinse 900 richiedenti asilo verso la Libia, nel 2010. “Si aprì un conflitto rilevante con le Nazioni Unite, per la prima volta. Mi chiedo se ne valga la pena percorrere quella strada, che ci consegnerebbe allo status di Stato canaglia”.

Weiterlesen »

31. August 2015 · Kommentare deaktiviert für „Flüchtling bei Schießerei getötet“ · Kategorien: Griechenland, Mittelmeer · Tags: ,

Quelle: ARD | Tagesschau

Bei einer Schießerei zwischen einem EU-Patrouillenboot und Schleppern in der Ägäis ist ein 17-jähriger Flüchtling getötet worden. Die bewaffneten Schlepper hatten das Boot der Grenzschützer gerammt und offenbar das Feuer eröffnet.

Von Thomas Bormann, ARD-Hörfunkstudio Istanbul

Der 17-jährige Flüchtling hatte eine vermeintliche sichere Flucht über das ägäische Meer gewählt: Nicht in einem Schlauchboot, das kentern könnte, sondern in einer hochseetauglichen Yacht. Schlepper verlangen dafür deutlich mehr Geld, bis zu 2000 Euro pro Person. Doch die Yacht mit dem jungen Mann und weiteren 70 Flüchtlingen an Bord geriet gestern ins Visier der europäischen Grenzschützer.

Weiterlesen »