l racconto del sub di Lampedusa
„Quei corpi sott’acqua, abbracciati“
Simone D’Ippolito è stato fra i primi a soccorrere le vittime del naufragio di Lampedusa, e a raggiungere il relitto a 50 metri: „Scene tremende che non dimenticherò. „Allo Stato dico: ora serve un corridoio umanitario, basta con queste tragedie“
[…]“C’erano corpi dappertutto, dentro il relitto, incastrati, ma anche sopra e persino attorno alla barca. Ho visto almeno cento corpi. Tutti morti. Ma la cosa che mi ha più colpito sono stati quei corpi abbracciati, prima di esalare l’ultimo respiro. Forse perché nessuno di noi vuole morire da solo. Ho ancora questa scena davanti agli occhi e non riesco a pensare ad altro“.
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