26. Juli 2018 · Kommentare deaktiviert für Call for Action / Aufruf: 40 Boat-people nach Malta! – „Sarost 5“ · Kategorien: Libyen, Malta, Tunesien · Tags: , ,

Seit zwei Wochen müssen die 40 Menschen schon an Bord von Sarost 5 auf dem Mittelmeer ausharren. Der tunesische Rote Halbmond besuchte das Schiff und berichtete, dass zwei schwangere Frauen dringend ärztliche Hilfe brauchen und sofort von Bord gehen müssten. Aber Malta blockiert weiter und kommt seiner völkerrechtlichen Verpflichtung nicht nach, einen sicheren Hafen auf Malta zu bieten, da es keinen anderen sicheren Hafen gibt.

Deshalb fordern wir euch auf, folgendes zu tun:

1. Schreibt an Abgeordnete und bittet sie, sofort zu handeln und eine sofortige Lösung zu fordern. http://www.europarl.europa.eu/meps/de/full-list.html

2. Schreibt an eure Journalist*innenkontakte und bittet sie, über die Situation zu schreiben.

3. Retweetet und tweetet an Journalist*innen, über den Fall zu berichten: https://twitter.com/alarm_phone

4. Schreibt eine E-Mail an Herr Cochetel, den Zuständigen des UNHCR für das Zentrale Mittelmeer, und fordert den UNHCR auf, sich für Flüchtlingsrechte einzusetzen und eine sofortige Lösung der 40 Menschen auf der Sarost5 zu finden. E-Mail: cochetel@unhcr.org, Twitter: @cochetel 5.

Schreibt E-Mails an die Maltesische Regierung und erinnert sie daran, dass sie seit 2 Wochen keinen sicheren Hafen gefunden haben und rechtlich und moralisch gegen die Verpflichtung verstoßen, einen wirklich sicheren Hafen für die Menschen zu bieten, wo diese Asyl beantragen können. Wir rufen euch auf, an dieser Aktion teilzunehmen, um das Leiden der 40 Menschen an Bord der Sarost endlich zu beenden.

Videos und Berichte der Menschen an Bord der Sarost5 hier: https://goo.gl/rdeFh2

Das Alarm Phone tut alles, um die Stimmen der Menschen zur Öffentlichkeit zu verhelfen. Folgt unseren Updates via Facebook: https://goo.gl/CvJko4  und twitter: https://twitter.com/alarm_phone

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Il Fatto Quotidiano | 26.07.2018

Migranti, nave bloccata al largo della Tunisia, l’ong: “Rischio aborto per le donne incinte, serve sbarco immediato”

Sono partite dalla Libia due settimane fa e da 10 giorni sono bloccati a bordo della Sarost 5 che aspetta ancora i permessi per sbarcare dopo i no di Italia, Francia e Malta. „Hanno bisogno di soccorso medico immediato o perderanno i bambini“

Le due donne incinte presenti a bordo della nave Sarost 5, bloccata da oltre due settimane nel Mediterraneo, rischiano di perdere i bambini che portano in grembo se non saranno sbarcate. A lanciare l’allarme è l’ong WatchTheMed Alarmphone, dopo che la Mezza Luna Tunisina, corrispondente alla nostra Croce Rossa, ha raggiunto il vascello e visitato le due donne. “Hanno bisogno di soccorso medico immediato. È urgente inoltre trovare un porto sicuro dove poter accogliere l’intero gruppo”, scrive l’organizzazione sul suo profilo Facebook, “sono passate 2 settimane e nulla è cambiato per le persone trattenute a bordo”. Una delle donne è incinta di sei mesi, l’altra invece di pochi mesi e sono tra i 40 migranti in attesa dell’ok allo sbarco da oltre due settimane.

L’odissea dei migranti è iniziata con la partenza dalle coste della Libia ed è proseguita con la rottura del motore del barcone su cui viaggiavano. L’imbarcazione è stata poi intercettata il 13 luglio nei pressi del giacimento offshore di Miskar operato dalla compagnia britannica BG. I migranti sono stati quindi trasportati sulla piattaforma petrolifera. In seguito la nave da rifornimento Sarost 5 li ha presi a bordo e ha fatto rotta su Sfax, in Tunisia, dopo il no di Italia, Malta e Francia. Le autorità locali, tuttavia, hanno negato il permesso di sbarcare. I migranti si trovano quindi in un limbo da oltre una settimana. Martedì scorso in aiuto dell’equipaggio e dei migranti che sono sulla Sarost 5, sono arrivate barche con cibo e medicine. Poi medici della Mezzaluna Rossa sono saliti a bordo, visitando i migranti e offrendo medicinali. Secondo la Mezzaluna Rossa tunisina, i migranti soccorsi hanno fra i 17 e 36 anni e vengono da Egitto, Bangladesh, Camerun, Senegal, Guinea, Costa d’avorio e Sierra leone.

Siamo malati, soffriamo, fisicamente e moralmente. Per favore aiutateci, abbiate pietà. Reagite velocemente perché soffriamo tanto”, ha detto una giovane donna a Radio Radicale. “Il morale a bordo è molto basso. Una delle due donne incinta ha preso medicinali senza mangiare, a stomaco vuoto, e sta molto male”: un’altra testimonianza riportata su Twitter da Scandura. Lunedì il capo della Mezzaluna Rossa di Medenine ha parlato all’agenzia di stampa tunisina Tap e ha avvertito: “Ci troviamo di fronte a un grande problema“.

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