30. April 2017 · Kommentare deaktiviert für „L’accordo tra Italia e Libia potrebbe favorire il traffico di migranti“ · Kategorien: Italien, Libyen

Internazionale | 29.04.2017

Annalisa Camilli

A Gaeta è una giornata di sole, i battaglioni della guardia di finanza sono schierati davanti al mare sulla terrazza della caserma Bausan, stretta tra il golfo e la cittadina fortificata. In mare le due motovedette che l’Italia restituirà alla guardia costiera libica si esibiscono in caroselli a sirene spiegate. Un elicottero sorveglia la parata. Il ministro dell’interno Marco Minniti è arrivato da Roma per assistere alla riconsegna alla guardia costiera libica di due motovedette. Erano state donate dall’Italia alla Libia nel 2009, ma erano state danneggiate nel 2011 durante la guerra in Libia, e restituite agli italiani nel 2012.

“Entro l’anno ne saranno consegnate in tutto dieci”, dice il ministro, che nel suo discorso definisce la guardia costiera libica “la più importante struttura nel Nordafrica” per il controllo dell’immigrazione irregolare. Poco dopo, Minniti consegna i diplomi ai venti cadetti libici che hanno seguito un corso di addestramento a Gaeta per tre settimane. Altri diciannove saranno formati nelle prossime settimane dalla scuola nautica della guardia di finanza, per un totale di quattro equipaggi.

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30. April 2017 · Kommentare deaktiviert für „Sie stören, das ist der wahre Grund der Diffamierungskampagne“ · Kategorien: Italien, Mittelmeer · Tags: , ,

borderline-europe Sizilien | 28.04.2017

Derzeit findet in Italien eine massive Medienhetze gegen die zivilen Seenotrettungs-Organisationen im Mittelmeer statt. Nicht nur Frontex, auch Staatsanwaltschaften und Politiker*innen versuchen, die NGOs zu diskreditieren. Eine Lagebeschreibung aus Italien

Judith Gleitze

Es ist eine unerträgliche Heuchelei, vor allem, wenn diese Angriffe von jemandem kommen, der eine politische Rolle bekleidet […] Die Existenz der „Schmuggler“, des kriminellen Systems, das diese Überfahrten der Migrant*innen nach Europa in den meisten der Fälle organisiert, sind eine direkte Folge der europäischen und der nationalen Migrationspolitiken (und dies seit dem Schengener Abkommen 1985).“ So Antonio Cinieri auf seinem Blog „Migrazioni“ (5).

Seit öffentlich wurde, dass nicht nur Frontex gegen die NGOs schießt, die im Mittelmeer Menschenleben retten, ist das Thema in Italien hochgekocht. Die italienische Staatsanwaltschaft, hier federführend Carmelo Zuccaro aus Catania (aber auch die Staatsanwaltschaften in Palermo und Cagliari untersuchen die Zusammenhänge NGOs-Libyen), betont immer wieder, es gebe Anzeichen dafür, dass „einige NGOs und die Trafficker in Libyen in direktem Kontakt stehen“. Man sei „ziemlich sicher“, so Zuccaro, dass das stimme (4).

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