21. August 2015 · Kommentare deaktiviert für Mazedonien: Polizei schiesst mit Tränengas auf Flüchtlinge · Kategorien: Griechenland, Mazedonien

Seit der gestrigen mazedonischen Grenzschliessung haben sich Tausende Flüchtlinge im Niemandsland zwischen Griechenland und Mazedonien angesammelt. Heute morgen schiesst die mazedonische Polizei mit Tränengas auf sie. Lt. Standard soll „in der Gemeinde Gevgelija in der Nacht auf Freitag die Lage eskaliert und ein Sonderpolizist von einem Migranten erstochen worden sein. Weitere Details zu diesem Fall waren zunächst nicht bekannt. Am Freitagvormittag veröffentlichte die Nachrichtenagentur AP Fotos, auf denen zu sehen ist, wie Steine Richtung Polizei fliegen und auf der anderen Seite verletzte Flüchtlinge versorgt werden“.

Quelle: Repubblica.it

Migranti, polizia macedone spara lacrimogeni al confine con la Grecia: 8 feriti

Le forze dell’ordine hanno usato anche granate assordanti per disperdere la folla. In migliaia da Siria, Iraq e Afghanistan premono per entrare nei paesi della zona Schengen. Ieri Skopje aveva chiuso le frontiere

SKOPJE – Situazione sempre più difficile al confine greco-macedone per la massa di migranti che cerca di entrare nel Paese balcanico allo scopo di raggiungere il nord Europa.

La polizia macedone ha usato gas lacrimogeni per disperdere migliaia di migranti, bloccati in una terra di nessuno al confine con la Grecia. Otto migranti sono rimasti lievemente feriti. Le forze speciali della polizia macedone hanno sparato anche granate assordanti per disperdere la folla e un giovane è stato trovato sanguinante probabilmente a causa delle schegge provocate dalle granate.

Un membro delle forze dell’ordine è stato accoltellato da un migrante ieri sera verso le 23 nella stazione ferroviaria di Gevgelija. La polizia, con l’aiuto di veicoli blindati, ha coperto di filo spinato la linea ferroviaria utilizzata dai migranti per attraversare il confine a piedi ed entrare in Macedonia. Circa 3mila migranti, molti con bebè e bambini, hanno trascorso la notte in un campo senza cibo e con poca acqua. „Non so perchè ci stanno facendo questo“, ha detto Mohammad Wahid, un iracheno. „Non ho un passaporto, nè documenti di identità. Non posso tornare e non so dove andare. Rimarrò qui fino alla fine“, ha aggiunto.

Ieri, Skopje aveva chiuso le frontiere, dichiarando lo stato d’emergenza ai confini meridionali e settentrionali, di fronte al flusso crescente di persone che cercano di attraversare il paese per raggiungere la zona Schengen. Nelle operazioni di contenimento è stato coinvolto l’esercito, „per garantire la sicurezza nelle zone interessate e per affrontare il gran numero di richiedenti asilo“ così ha spiegato il governo macedone. I migranti arrivano in Grecia dalla Turchia (oltre 160mila quest’anno): grande afflusso si è registrato sull’isola di Kos dove non sono mancati tafferugli nei giorni scorsi con le forze dell’ordine.

Critica in particolare la situazione a Gevgelija, al confine meridionale con la Grecia, snodo per migliaia di migranti che cercano di prendere un treno per raggiungere i Paesi dell’Ue. Finiti i vagoni a disposizione per trasferirli, Skopje nei giorni scorsi aveva chiesto ai Paesi vicini un aiuto davanti a una situazione definita „allarmante“.

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siehe auch: Spiegel Online

Mazedonien: Polizei setzt Tränengas gegen Flüchtlinge ein

Die Lage in Mazedonien spitzt sich zu, immer mehr Flüchtlinge drängen in das Land. Erst rief die Regierung den Ausnahmezustand aus, jetzt greift die Polizei mit aller Härte durch.

Die mazedonische Polizei ist an der Grenze zu Griechenland mit Tränengas und Blendgranaten gegen Flüchtlinge vorgegangen. Die hinter Stacheldraht verschanzten Bereitschaftspolizisten wollte die aufgebrachte Menge davon abhalten, von Griechenland nach Mazedonien zu kommen, berichtete ein Reporter der Agentur Reuters.

Das griechische Fernsehen zeigte Migranten, die in Panik aus dem Niemandsland zwischen den beiden Staaten zurück nach Griechenland flüchteten. Nach ersten Berichten sollen mindestens vier Menschen verletzt worden sein.
Mazedonien hatte am Donnerstag den Ausnahmezustand ausgerufen und damit die Grenzen faktisch dicht gemacht. Mehrere Tausend Flüchtlinge schliefen in der Nacht unter freiem Himmel.

Die ehemalige jugoslawische Teilrepublik hat sich zu einem der Haupt-Transitländer für Flüchtlinge entwickelt. Tausende Migranten versuchen täglich, über Griechenland weiter in die nördlichen Staaten der EU zu gelangen.

Seit Juni gilt in Mazedonien ein neues Gesetz, das Flüchtlingen 72 Stunden Zeit gibt, durch das Land zu reisen und dabei auch öffentliche Verkehrsmittel kostenlos zu nutzen. Seitdem schwillt die Zahl der Flüchtlinge im Grenzort Gevgelija täglich weiter an. In Griechenland waren allein im Juli 50.000 Menschen aus unterschiedlichen Staaten angekommen, weit mehr als im gesamten vergangenen Jahr.

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