Nel lager di Lampedusa essere infami è il “protocollo”
© Stefano Liberti
Perfino i media mainstream oggi evocano i lager per definire il trattamento inflitto ai profughi segregati a Lampedusa. In effetti, le immagini del servizio di Valerio Cataldi per il Tg2 ricordano – anche nell’estetica, se così si può dire — le code degli internati nei campi di concentramento: la totale spersonalizzazione, l’umiliazione della nudità, l’esposizione al freddo, perfino la presenza di un omone che dirige l’operazione con la brutalità di un kapò… Eppure, sin da quando, nel 1998, usammo l’analogia dei lager per definire i Cpt da ogni parte si obiettò – fino a ieri– che l’analogia era impropria, iperbolica, infondata.
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Eurosur e Frontex: la geostrategia dell’Unione europea
di Giovanni Caprara
Il Governo italiano ha rafforzato il dispositivo nazionale per il pattugliamento del Canale di Sicilia con l’operazione Mare Nostrum, una missione militare ed umanitaria la cui finalità è prestare soccorso ai migranti prima che possano ripetersi altri tragici incidenti. L’obiettivo sarà quello di intervenire a supporto degli esuli avvicinandosi il più vicino possibile ai porti dei Paesi nord africani dai quali salpano i barconi fatiscenti che li traghettano in Europa.
La speranza è che tale operazione funga come deterrente nei confronti di coloro che organizzano questo illecito traffico di esseri umani, intercettandoli ancor prima che possano abbandonare al loro destino i passeggeri e cogliendoli, dunque, in piena flagranza di reato, punibile, in base a quanto prescrive la giurisprudenza, con la detenzione da 5 a 15 anni. Tale deterrenza si trasmuterebbe in illusoria nel caso in cui Mare Nostrum venisse interpretata dai trafficanti come un aiuto per raggiungere le coste italiane, sperando poi nella riduzione dell’eventuale pena comminata. Il destino dei migranti non è vincolato da chi presta loro aiuto e basandosi su quanto recita il Diritto di Navigazione Internazionale, la valutazione di dove scortarli sarà presa in base alla zona in cui è avvenuto il contatto.
Libyan coastguard catches 195 migrants
The Libyan coastguard picked up two boats of migrants bound for Europe yesterday, one of which was discovered during a routine patrol.
The vessel, found off the coast of Garabulli by members of Tripoli Coastguard who were on a reconnaissance mission, had 103 illegal immigrants on board. It was escorted back to Tripoli Port and the migrants were taken to an illegal immigration detention centre in the capital’s Abu Saleem district.
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