16. Juli 2018 · Kommentare deaktiviert für Blockiertes Flüchtlingsschiff: 4 Somalier vor oder bei Rettung ertrunken · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

According to the IOM, the survivors saw 4 people drown (see tweet here) „Migrants arrived in #Pozzallo reported that 4 Somali migrants died last Friday. They were still on the fishing boat (sailed last Wednesday from Zwara) without food nor water,when they spotted a (not identified) ship in the distance: 30 people jumped into the water to reach it, 4 drowned“

La Repubblica | 16.07.2018

[…] Quattro giovani sarebbero morti durante la traversata, secondo le drammatiche testimonianze raccolte dagli operatori dell’Oim all’hotspot di Pozzallo. „Più persone ci hanno raccontato che sono partiti mercoledì da Zwara. Venerdì stavano per terminare le scorte di cibo e acqua, quando hanno visto una nave in lontananza. Ma l’imbarcazione era lontana e una trentina di persone si sono buttate in mare: quattro giovani sarebbero morti“, spiega Flavio Di Giacomo dell’Oim. A testimoniarlo anche i parenti delle vittime, tutte di nazionalità somala; tra loro anche un ragazzo di 17 anni. La polizia di Ragusa sta verificando la notizia. […]

:::::

Avvenire | 17.07.2018

Verso la Spagna la nave della ong Open Arms con donna e bimbo morti

Dopo le operazioni di recupero dei corpi e della donna abbandonata in mare ancora viva. La testimonianza di una giornalista tedesca: nessuno si è rifiutato di salire a bordo della nave libica

Ilaria Solaini

La nave Open Arms denuncia l’omissione di soccorso in acque internazionali, dopo il ritrovamento al largo delle coste libiche dei cadaveri di una donna e di un bambino di circa 5 anni, e di una donna di nome Josefa, ancora viva.

La nave dell’Ong spagnola Proactiva Open Arms sta navigando nelle acque della cosiddetta Sar libica, seguita a breve distanza dallo yacht Astral, della stessa Ong. „Anche se l’Italia chiude i porti – aveva scritto su Facebook l’organizzazione non governativa – non può mettere le porte al mare. Navighiamo verso quel luogo dove non ci sono clandestini o delinquenti, solo vite umane in pericolo. E troppi morti sul fondale“. Una risposta, quelli degli spagnoli, arrivata dopo l’ennesimo annuncio mediatico del vice premier Matteo Salvini che aveva ribadito la sua linea dura di chiusura dei porti italiani: „Due navi di Ong spagnole sono tornate nel Mediterraneo in attesa del loro carico di esseri umani. Risparmino tempo e denaro, i porti italiani li vedranno in cartolina“.

Già dalle prime del mattina Luigi Manconi, coordinatore dell’Unar, aveva riferito del ritrovamento da parte di Open Arms del relitto e dei cadaveri avvenuto nelle ultime ore al largo della Libia: „Quelli di Open Arms hanno trovato questa mattina un relitto in mare, con due cadaveri e una persona ancora viva in evidente stato di ipotermia. Aspetto di avere altre notizie“.

Stando alla versione riportata alla giornalista Annalisa Camilli di Internazionale, che si trova a bordo dell’Astral e ha parlato con il portavoce di Open Arms Riccardo Gatti, „per la dottoressa di bordo Giovanna Scaccabarozzi la donna era morta da diverse ore mentre il bimbo era deceduto da poco. Nessun dettaglio per il momento su cosa sia successo agli altri passeggeri del gommone“.

La donna sopravvissuta e salvata oggi si chiama Josefa, viene dal Camerun ed è rimasta due giorni in mare attaccata ad un pezzo di legno prima che i volontari di Open Arms la salvassero. Secondo il reportage di Camilli su Internazionale, i resti del gommone sono stati individuati questa mattina alle 7.30 ad 80 miglia dalle coste libiche. A soccorrere la donna è stato Javier Figuera, uno spagnolo di 25 anni: „Quando le ho preso le spalle per girarla – dice – ho sperato con tutto il mio cuore che fosse ancora viva. Dopo avermi preso il braccio non smetteva di toccarmi, di aggrapparsi a me“. A quel punto, prosegue Camilli, sono arrivati altri soccorritori e l’hanno trasportata sulla nave, dove ora si trova con sintomi di ipotermia.

Open Arms e in particolare il suo fondatore Oscar Camps ha fornito altre spiegazioni e pubblicato su Twitter alcune foto del relitto ritrovato in mare: Avvenire ha scelto di non pubblicarle tutte per il rispetto della dignità delle vittime.

 

Kommentare geschlossen.