Il Manifesto | 01.07.2018
Reportage al confine tra Bosnia e Croazia: «Accogliamo migranti perché siamo umani»
Rotta balcanica. Reportage dal campo profughi di Velika Kladuša, al confine tra Bosnia e Croazia. Qui la popolazione locale sostiene i migranti che – attraversando la rotta balcanica – tentano invano di passare in Croazia e giungere in Italia o in Germania
Francesco M. Bassano
Un’ora di auto da Karlovac (Croazia), e una strada secondaria, costeggiata da lapidi dell’ex Jugoslavia e da casolari senza intonaco punteggiati da fori di proiettile, conduce alla desolata dogana tra Croazia e Bosnia, passati i controlli si entra nella città di Velika Kladuša. Una località che sembra esistere solo sulla carta geografica, se non che tra il 1993 e il 1995 divenne la capitale della Repubblica della Bosnia Occidentale, un’entità musulmana ma contraria al governo bosgnacco di Sarajevo e alleata con le milizie serbe e croate, ultimamente tornata alle cronache per la presunta presenza nei dintorni di comunità salafite simpatizzanti di Daesh.