12. Juli 2018 · Kommentare deaktiviert für Italy accuses migrants of hijacking rescue ship off Libya · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

BBC News | 12.07.2018

Italy’s Interior Minister Matteo Salvini has accused some migrants of hijacking the ship that rescued them off the Libyan coast.

It is alleged that in order to avoid being returned to Libya, at least two passengers forced the ship to turn away from the inbound Libyan coastguard.

The 67 passengers were eventually handed over to the Italian coastguard.

Mr Salvini called two suspects „violent hijackers, who will have to get off the Diciotti ship in handcuffs“.

Details of the incident remain unclear, but Italian media report that police boarded the coastguard vessel Diciotti to quiz its passengers.

They focused on two people in particular – one Ghanaian and one Sudanese – but did not uncover concrete evidence of a violent crime.

Officers then travelled to international waters to speak to the crew of the Vos Thalassa, the original rescue vessel which was supposedly hijacked, La Repubblica newspaper reported.

The Diciotti remained in the water off the city of Trapani, Sicily, while the investigation continued.

The final decision on the fate of the alleged hijackers rests with the local prosecutor in Trapani.

The local mayor, Giacomo Tranchida, told La Stampa: „If a poor beggar falls into the sea, we must save him… it is the law of the sea“.

The case in Trapani is the latest involving a migrant ship bound for Italian ports. Italy’s new government has blocked a number from arrival since taking office.

Mr Salvini, as interior minister, has brought in much tougher policies on migrant arrivals, as he promised to do during the recent election campaign.

The drama in Trapani comes as Mr Salvini meets with some of his European counterparts in Innsbruck, Austria, to discuss migration strategy.

Italy wants Europe’s external borders to be secured to stem the flow of arrivals on its shores; while Germany and Austria are more concerned with internal movement from Italy northward, towards their own borders.

After a meeting with Germany’s under-fire Interior Minister Horst Seehofer and Austrian counterpart Herbert Kickl, the trio appeared together at a joint press conference.

Mr Seehofer said that following the meeting, he was „somewhat optimistic“, while Mr Salvini called it a „very positive meeting“.

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Il Fatto Quotidiano | 12.07.2018

Migranti, nave Diciotti entra nel porto di Trapani: in corso inchiesta su eventuali scafisti a bordo e sui disordini

Dopo quattro ore di attesa in rada, l’imbarcazione della Guardia costiera ha ricevuto l’autorizzazione all’attracco dal ministero dei Trasporti. E‘ in corso un vertice in Procura, in attesa del rapporto di polizia e Sco su quanto accaduto a bordo della Vas Thalassa

Dopo quattro ore di attesa in rada, la nave Diciotti ha ricevuto dal ministero dei Trasporti l’autorizzazione a entrare nel porto di Trapani. L’imbarcazione con a bordo i 67 migranti soccorsi nei giorni scorsi dal rimorchiatore Vos Thalassa e poi trasbordati sulla nave della Guardia costiera italiana è attesa ora al molo Ronciglio. Secondo quanto scrive l’Ansa, la decisione di far aspettare la Diciotti in rada dipendeva dall’inchiesta in corso per identificare eventuali scafisti che potrebbero essere stati salvati assieme ai migranti, oltre che per chiarire quanto avvenuto a bordo della Vos Thalassa, visto che il comandante del mercantile aveva segnalato una situazione di “grave pericolo” per l’equipaggio richiedendo l’intervento della Diciotti, dopo le proteste di due persone a bordo. Due sono anche i denunciati, scrive Repubblica: si tratta del cittadino ghanese e di quello sudanese identificati già mercoledì.

Dal Viminale, dicono fonti del ministero dell’Interno, non era arrivata nel frattempo nessuna indicazione sull’attracco. Intanto è in corso un vertice in Procura a Trapani, presieduto dal procuratore capo Alfredo Morvillo, per fare il punto della situazione sui migranti a bordo che si sarebbero resi protagonisti dei momenti di tensione a bordo della nave Vos Thalassa. Fino a questo momento, come apprende l’Adnkronos, non sarebbero ancora arrivati sul tavolo del procuratore gli atti della Polizia e del Servizio centrale operativo (Sco) che stanno conducendo le indagini per accertare quanto sia accaduto sul mercantile. Soltanto dopo aver ricevuto l’informativa e dopo l’attracco nel porto di Trapani della Diciotti con a bordo i profughi la Procura deciderà, avendo a quel punto la competenza in base alla legge, come procedere.

Determinanti saranno le testimonianze del comandante e dell’equipaggio per stabilire l’entità delle minacce fatte da alcuni dei migranti dopo che si erano accorti che stavano per dirigersi verso la Libia. La polizia ha anche acquisito mail e testi di messaggi che si sono scambiati in quei frangenti la Vos Thalassa e la società che la gestisce e le successive informazioni fornite al comando generale della Capitaneria di porto italiana che ha disposto l’intervento della nave Diciotti e il trasbordo dei migranti sulla nave della guardia costiera.

Ma indagini sono in corso anche per identificare eventuali scafisti dell’imbarcazione sulla quale si trovavano i  migranti soccorsi la sera del 9 luglio scorso. Successivamente la Guardia costiera è intervenuta perché il comandante del mercantile ha segnalato una situazione di “grave pericolo” per l’equipaggio, tutto composto da italiani, minacciato da alcuni migranti soccorsi all’arrivo in zona di una motovedetta libica. E per questo sono stati fatti trasbordare su nave Diciotti della Guardia costiera italiana dove quindi, assieme ai migranti, ci potrebbero essere anche degli scafisti.

Nel frattempo c’è un sit-in di protesta contro il ministro dell’Interno Salvini è stato organizzato al porto di Trapani. Una trentina di persone in tutto, alcune indossano la maglietta rossa altre la maglietta di Libera, sono al molo Ronciglio gridando slogan come “Restiamo umani”. Alcuni indossano delle manette. All’iniziativa aderiscono diverse associazione, comprese Libera e Cgil che contestano i “muri che qualcuno vuole mettere fra i migranti e le nostre città” e invitano il Movimento 5 stelle a “non farsi trascinare da Salvini”.

E il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, all’Adnkronos attacca Matteo Salvini: “Faccia il ministro. Gli spot elettorali li faccia dentro il suo partito e non governando il Paese che ha una Costituzione salda”. “L’eventuale privazione della libertà personale la dispone la magistratura in caso di violazioni di leggi italiane e non certo Salvini con un tweet“, dice Tranchida, replicando a distanza al capo del Viminale e alla sua frase: “I violenti dirottatori dovranno scendere dalla nave Diciotti in manette“. “E ovvio che le leggi valgono per tutti – ha aggiunto il primo cittadino trapanese – e chi ha sbagliato deve pagare, ma l’accertamento dei reati spetta alla magistratura e non al ministro. Salvini tenga bene a mente che sta governando un Paese e che non può farlo continuando un’eterna campagna elettorale“.

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