05. Juli 2018 · Kommentare deaktiviert für Aquarius stellt Seenotrettung vorläufig ein · Kategorien: Europa, Malta · Tags:

Das Boot von SOS Mediterranee und Ärzte ohne Grenzen suspendiert die Rettungsmissionen im Mittelmeer vorläufig, während die erste Gruppe der Migranten der Lifeline, die beschlagnahmt im Hafen von Malta liegt, die Insel Richtung Frankreich verlassen hat. Der Europarat bezeichnet die Arbeit der NGOs als entscheidend, sie dürfe nicht behindert werden.

La Repubblica | 05.07.2018

Migranti, l’affondo sui diritti umani del Consiglio d’Europa: “Ong cruciali, non ostacolarle”. Ma l’Aquarius ferma le operazioni

L’imbarcazione di Sos Mediterranée e Msf per il momento sospende le missioni di soccorso nel Mediterraneo, mentre il primo gruppo di migranti della Lifeline, sotto sequestro a Malta, lascia l’isola diretto in Francia. Il Consiglio d’Europa contro le politiche migratorie degli Stati: „Basta con la retorica ostile, il numero di nuovi arrivati è diminuito“.

di ALESSANDRA ZINITI

La Aquarius resta ferma al porto di Marsiglia dove è approdata qualche giorno fa per uno scalo tecnico, costretta a una lunghissima rotta per la chiusura dei porti a Malta e in Italia anche per il rifornimento. Per il momento le missioni di soccorso nel Mediterraneo sono sospese. „A causa dei recenti sviluppi politici che impediscono alle navi delle Ong di salvare vite in mare – spiegano i vertici di Sos Mediterranee che gestisce la nave in team con Medici senza frontiere – siamo costretti a prenderci un po‘ di tempo per valutare la situazione. Torneremo in mare prima possibile“.

Ma proprio oggi dal Consiglio d’Europa arriva un forte riconoscimento all’azione umanitaria delle Ong. A lanciare un invito a non ostacolarle è il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatovic. „Le tragedie recenti che provocano centinaia di vite perse dovrebbero ricordarci l’urgenza di agire – dice – in questo contesto le Ong svolgono un ruolo cruciale e dovrebbero essere libere di utilizzare i porti e altre strutture per le operazioni di salvataggio e per aiutare i migranti. Purtroppo un certo numero di stati membri stanno ostacolando il lavoro delle Ong mettendo in pericolo la vita di molte persone“.

Ma la commissaria si spinge oltre, criticando duramente le recenti conclusioni del Consiglio europeo e le decisioni sui flussi migratori prese dai singoli Paesi. „L’attuale approccio degli Stati all’arrivo di rifugiati e migranti – continua – ha trasformato un fenomeno gestibile in una questione molto controversa, e questo ha causato immense sofferenze e difficoltà a migliaia di persone che cercavano la nostra protezione“. Il rispetto dei diritti umani dei migranti da parte degli Stati della Ue è un „dovere morale e legale“ – sottolinea – mentre la questione migratoria di questi giorni è frutto di una retorica politica ostile, poiché il numero di nuovi arrivati in Europa è diminuito“.

Intanto il primo gruppo di migranti soccorsi dalla nave della Ong tedesca Lifeline, attualmente sotto sequestro a Malta, ha lasciato l’isola diretti in Francia secondo l’accordo che prevede la loro accoglienza in nove Paesi europei. Lo ha annunciato il premier maltese Joseph Muscat. „La condivisione delle responsabilità e i rimpatri sono possibili e si può farli in modo efficace e umani“. E un team investigativo di esperti di varie agenzie europee è da oggi imbarcato sull’ammiraglia dell’operazione „Sophia“ di Frontex nel Mediterraneo, la nave „San Giusto“ della Marina militare italiana, di base ad Augusta (Siracusa) per raccogliere informazioni sul traffico di migranti. La missione investigativa fa seguito alle decisioni del Consiglio europeo del 14 maggio scorso e rafforza i compiti che già sono dei militari in nave. Ne fanno parte cinque specialisti di Europol, Frontex, Agenzia europea per i confini e la guardia costiera, e della stessa flotta Eunavfor Med che svolge l’operazione „Sophia“. Compito del team è „facilitare la raccolta di informazioni sul traffico di esseri umani, sull’attuazione dell’embargo Onu sulle forniture di armi alla Libia, sulle esportazioni illegali di petrolio dalla Libia e sulle attività criminali riferite alla sicurezza della stessa operazione“ navale di Frontex.

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