06. September 2017 · Kommentare deaktiviert für Summit riservato tra Minniti e Haftar «Migranti e confini, 3 ore di colloqui» · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

Corriere Della Sera | 05.09.2017

È la prima volta che un esponente del governo italiano incontra Haftar: «Si è parlato del caos in Libia e del desiderio di consolidare un’unica autorità sovrana»

di Lorenzo Cremonesi

Marco Minniti ha incontrato il generale Khalifa Haftar a metà della settimana scorsa nell’ufficio-fortezza di quest’ultimo presso l’aeroporto di Bengasi. Un summit molto riservato, quasi segreto, tanto che le prime informazioni a riguardo sono emerse solo ieri pomeriggio a Bengasi e ripubblicate brevemente dal portale libico Al Wasat. Il ministro degli Interni italiano si è mosso rapido (dopo la tappa libica era in partenza per l’Algeria), ma era molto tempo che lavorava per poter parlare a quattr’occhi con l’uomo forte della Cirenaica che afferma di «controllare ormai oltre il 70 per cento del territorio libico», incluse molte delle rotte dei migranti in arrivo dall’Africa subsahariana e attraverso il cuore del deserto del Fezzan verso il Mediterraneo. La notizia è confermata in modo inequivocabile. «L’incontro è durato a lungo, forse oltre tre ore, in un’atmosfera molto cordiale, rilassata, e ha toccato temi fondamentali per la Libia, l’Italia e il contesto europeo. Ovviamente si è parlato di migranti, dei modi per fermare e regolare i flussi, del controllo dei confini libici, ma anche della situazione di frammentazione e caos che ancora domina sulla politica del Paese con il desiderio di consolidare un’unica autorità sovrana e centrale», raccontano al Corriere fonti presenti all’incontro.

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06. September 2017 · Kommentare deaktiviert für „Who are the Rohingya and what is happening in Myanmar?“ · Kategorien: Nicht zugeordnet · Tags:

The Guardian | 05.09.2017

Fresh outbreak of violence after decades of ethnic tensions has prompted tens of thousands of people to flee to Bangladesh

Who are the Rohingya?

Described as the world’s most persecuted people, 1.1 million Rohingya people live in Myanmar. They live predominately in Rakhine state, where they have co-existed uneasily alongside Buddhists for decades.

Rohingya people say they are descendants of Muslims, perhaps Persian and Arab traders, who came to Myanmar generations ago. Unlike the Buddhist community, they speak a language similar to the Bengali dialect of Chittagong in Bangladesh.

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06. September 2017 · Kommentare deaktiviert für „EuGH-Urteil: Ungarn und Slowakei müssen Flüchtlinge aufnehmen“ · Kategorien: Europa, Ungarn · Tags: ,

Süddeutsche Zeitung | 06.09.2017

  • Der Europäische Gerichtshof (EuGH) urteilt, dass der 2015 beschlossene Verteilungsschlüssel für Flüchtlinge aus Griechenland und Italien rechtens ist.
  • Ungarn und die Slowakei hatten gegen die Flüchtlingsquote geklagt. Kein Land könne gezwungen werden, gegen seinen Willen Asylbewerber aufzunehmen, so ihr Argument.
  • Ungarn müsste im Rahmen der europäischen Flüchtlingsquote 1294 Asylbewerber aufnehmen, die Slowakei 902, verweigert dies jedoch bislang.

Der Europäische Gerichtshof hat geurteilt, dass Ungarn und die Slowakei auch gegen ihren Willen Flüchtlinge aufnehmen müssen. Eine entsprechende von der EU beschlossene verbindliche Aufnahmequote sei rechtens, teilte der EuGH am Mittwoch mit.

Ein Sprecher des slowakischen Außenministeriums sagte der Welt, die Slowakei werde das Urteil akzeptieren. Der Wirtschaftsminister hingegen sagte: „Die Quote funktioniert nicht, weshalb die Gerichtsentscheidung jetzt recht irrelevant ist.“

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06. September 2017 · Kommentare deaktiviert für Regeni, l’Egitto oscura il sito dei legali della famiglia: “E’ la vendetta di Al Sisi. Da Roma ok per far dimenticare Giulio” · Kategorien: Ägypten, Italien · Tags: , ,

Il Fatto Quotidiano | 05.09.2017

„Per il governo egiziano il rinvio dell’ambasciatore significa solo una cosa – spiega Ahmed Abdallah, presidente dell’Egyptian Commission for Rights and Freedom – che i rapporti fra noi e l’Italia si sono normalizzati e che quindi tutto ciò che ha a che fare con Giulio deve scomparire“

di Laura Cappon

“Il regime sta iniziando la vendetta contro di noi”. Ahmed Abdallah è il presidente dell’Egyptian Commission for Rights and Freedom, l’organizzazione egiziana che rappresenta legalmente la famiglia di Giulio Regeni in Egitto. La preoccupazione nella sua voce è tangibile perché questa mattina il sito web dell’ECRF è stato bloccato dalle autorità del Cairo. Sorte già toccata negli ultimi mesi a 133 siti internet, tra giornali e portali web di partiti politici e associazioni, secondo l’Arabic Network for Human Rights Association.

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