30. Juni 2016 · Kommentare deaktiviert für Libyen, Italien: mindestens 10 Frauen ertrunken · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

Die italienischen Rettungskräfte der Küstenwache kamen zu spät: Das Flüchtlingsboot war schon halb gesunken, die Bootsflüchtlinge im Wasser. Bislang wurden mind. 10 Leichen von Frauen geborgen, 107 Personen wurden aus dem Wasser gerettet. Mehr ist momentan noch nicht bekannt.

Quelle: La Repubblica

Nuova strage nel Canale di Sicilia, morte dieci migranti. Ad Augusta arriva il relitto del maxinaufragio con 700 vittime

Il barcone affondato nell’aprile 2015 recuperato dalla nave Ievoli Ivory nella rada del porto siciliano. Stamattina un gommone si è rovesciato al largo delle coste libiche: 107 persone tratte in salvo. Renzi: „Restituito alle vittime il diritto alla memoria, monito all’Europa su quali sono i veri valori“

di FRANCESCO VIVIANO

Un gommone carico di migranti si è rovesciato a venti miglia circa dalle coste della Libia: almeno dieci donne sarebbero annegate, mentre 107 superstiti sono stati tratti in salvo dalla guardia costiera. Una nuova strage che avviene nel giorno in cui arriva in Sicilia il relitto del peschereccio affondato il 18 aprile 2015 nel Canale di Sicilia che ha provocato 700 vittime, e che sarebbe la più grave tragedia avvenuta nel Mediterraneo. „Ho ordinato il recupero perché noi italiani conosciamo il valore della parola ‚civiltà'“, ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Secondo quanto si è appreso, la centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, ricevuta una richiesta di soccorso, ha inviato la nave Diciotti: l‘ equipaggio, giunto sul posto, ha trovato il gommone semiaffondato e molti naufraghi in acqua. Sono stati tratti in salvo 107 migranti, tra cui donne e bambini e sono stati anche recuperati i cadaveri delle 10 donne che erano morte in mare. Il naufragio è avvenuto con condizioni meteorologiche pessime, mare forza 3, vento a 30 nodi e onde alte due metri. Nave Diciotti è ancora in zona alla ricerca di eventuali dispersi e poco lontano dal luogo del naufragio ha soccorso un’altra imbarcazione salvando i 117 migranti che erano a bordo. Lo ha comunicato con un tweet la Guardia Costiera.

Intanto il relitto del barcone affondato nell’aprile 2015 è giunto nella rada del porto di Augusta, in provincia di Siracusa: a bordo ci sono ancora diverse centinaia di cadaveri, che per oltre un anno sono rimasti a una profondità di 370 metri.

Il peschereccio è stato recuperato e trasportato dalla nave Ievoli Ivory con l’ appoggio delle navi della Marina militare. La carcassa del barcone sarà adesso caricata su una chiatta che la trasporterà nel porto della cittadina siracusana.

Lo scafo e‘ stato sollevato dal fondale marino verso la superficie attraverso il modulo di recupero installato a bordo della Ievoli Ivory. Sulla nave San Giorgio della Marina Militare, che sta fornendo la protezione a tutto il dispositivo navale, è imbarcata, oltre al personale del gruppo operativo subacquei della Marina, una squadra di vigili del fuoco che ha il compito di effettuare i primi rilievi sul relitto e anticipare le informazioni utili alle squadre pronte a terra. Il peschereccio sarà collocato all’interno di una tensostruttura refrigerata, lunga 30 metri, larga 20 e alta 10. Inizierà, quindi, il recupero delle salme da parte dei vigili del fuoco con la collaborazione successiva del personale del corpo militare della Croce rossa italiana. Un’operazione che nel complesso ha sfiorato il costo di 10 milioni di euro.

Renzi: „L’Italia salva vite e rispetta i valori della sua cultura“. „Nel mese di aprile 2015, gli scafisti condussero alla morte settecento persone stipate in una carretta del mare e chiuse a chiave nella stiva. Quell’evento colpì molto tutte le persone di buona volontà. L’Italia chiese allora la convocazione di un Consiglio europeo straordinario. E da lì abbiamo iniziato a cambiare la politica continentale sui migranti, un passo alla volta“. Lo scrive su Facebook il premier Matteo Renzi. „Quella nave contiene storie, volti, persone, non solo un numero di cadaveri. Ho dato disposizione alla Marina Militare di andare a recuperare il relitto per dare una sepoltura a quei nostri fratelli, a quelle nostre sorelle che altrimenti sarebbero rimasti per sempre in fondo al mare -prosegue il premier-. L’ho fatto perché noi italiani conosciamo il valore della parola ‚civiltà‘. E ci hanno insegnato fin dai primi giorni di scuola che il rispetto per la sepoltura è uno dei grandi valori della nostra cultura“. Il premier prosegue: „Dare una tomba a ciascuno di loro significa restituire il diritto alla memoria. E significa ammonire l’Europa su quali siano i valori che contano davvero. Continuiamo tutti i giorni a cercare di salvare vite umane, anche oggi. Il relitto è stato recuperato ieri, quattordici mesi dopo: qui ci sono alcune foto. Grazie alla Marina Militare, fiero di essere italiano. Lavoriamo tutti i giorni perché l’Europa sia all’altezza dei valori che l’hanno fatta grande“.

Operazione di recupero da 9,5 milioni di euro. E‘ di 9,5 milioni di euro il finanziamento fin qui disposto dalla Presidenza del Consiglio per l’intera operazione di recupero del relitto. Lo ha detto il controammiraglio della Marina militare italiana Pietro Covino nel corso della conferenza stampa al pontile Nato di Melilli. „Nella prima fase, relativa all’ispezione del relitto, sono stati spesi un milione e 400 mila euro; nella seconda, legata alla progettazione del recupero, il finanziamento è stato di 1 milione e 600 mila euro, nell’ultima fase che comprende la mobilitazione dei mezzi, il costo è stato di 6 milioni e mezzo di euro“. Le autopsie e le identificazioni delle salme sono coordinate dell’equipe guidata da Cristina Cattaneo, della sezione di Medicina legale dell’Università di Milano, saranno gratuite. Il controammiraglio ha stimato che il relitto dovrebbe contenere tra i 250 ed i 300 migranti.

Sbarchi a Trapani e Reggio Calabria. A Trapani i 578 migranti di cui SOS Mediterranee si è preso cura dal giorno del soccorso. A bordo della nave sono presenti 111 migranti salvati dai soccorritori di SOS Mediterranee e 467 trasbordati da una nave della Marina Militare italiana. I soccorsi sono avvenuti martedì durante una intensa attività di migrazione nel Mar Mediterraneo. Il primo soccorso è avvenuto la mattina del 28, mentre le unità navali del dispositivo EunavforMed operavano altri salvataggi. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno sono state trasbordate su nave Aquarius, come richiesto dalla Centrale Operativa delle Capitanerie di Porto, 81 persone e a seguire altre 118 e successivamente ulteriori 268 per un totale di 467 persone affidate alla Ong dalla Marina Militare. Al termine del trasbordo SOS Mediterranee ha ricevuto disposizioni dalla stessa Centrale Operativa per condurre le persone salvate nel porto siciliano di Trapani. „Tra i migranti a bordo di nave Aquarius risultano 62 minori non accompagnati. Più del 10% del numero complessivo di migranti. Singolare anche il numero di nigeriani: 420 su 578. Circa il 73% di essi proviene da un Paese attualmente dilaniato da conflitti interni e dal dilagante Boko Haram.

Quest’ultima, organizzazione criminale priva di scrupoli, sarebbe la causa principale della migrazione di giovani nigeriani – si legge in una nota – Come testimoniato da una coppia di sorelline a cui sarebbero stati uccisi entrambi i genitori, l’unica via per la salvezza da Boko Haram sarebbe appunto quella di lasciare il paese come loro dichiarano di aver fatto. Sui 79 minori a bordo della Aquarius ben 63 risultano senza genitori o parenti adulti. Oltre alla massiccia componente nigeriana, risultano sempre in notevole percentuale cittadini del Mali, del Ghana, del Gambia e della Costa d’Avorio.

I dati statistici sulle nazionalità di provenienza evidenziano i Paesi attualmente esposti a grave rischio umanitario“. Nel porto di
Reggio Calabria è attraccata la nave offshore „Bourbon Argos“, battente bandiera lussemburghese, con 430 migranti a bordo. Sono 370 uomini, 39 donne e 21 minori tutti accompagnati. Le loro condizioni sono buone. Le operazioni di sbarco degli immigrati inizieranno non appena saranno completati i controlli di Polizia a bordo.

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