Quelle: La Repubblica
In sole 24 ore la Guardia costiera ha coordinato 40 interventi di salvataggio, altri sono in corso. Su un gommone il cadavere di una donna
di ALESSANDRA ZINITI
Quattromila e quattrocento li hanno già tratti in salvo in 40 interventi di pressocchè contemporanei ma la sala operativa della Guardia costiera continua ad avvistare natanti nel Canale di Sicilia e la stima ipotizzata è che in sole 24 ore cinquemila migranti siano stati presi a bordo dalle decine di mezzi di soccorso della flotta di Frontex ma anche delle tante navi umanitarie e su mercantili di passaggio dirottati a tempo record per dare aiuto a gommoni e barconi che di solito non riescono a navigare autonomamente per più di qualche ora. A bordo di uno dei gommoni anche il cadavere di una donna, ma al momento non si segnalano nè naufragi nè incidenti durante le sempre pericolose e delicate operazioni di soccorso.
In azione navi della Marina militare, che hanno salvato 1800 persone, ma anche la ‚Diciotti‘ della Capitaneria di porto, e altri mezzi dei dispositivi Mare Sicuro e Eunavfor Med e delle organizzazioni umanitarie come Medici senza frontiere (che ha recuperato oltre 1300 migranti), Moas e Sos Mediterranee. Dopo otto giorni di tregua forzata, per le cattive condizioni del tempo, i flussi dalla Libia sono ricominciati inarrestabili. E‘ una strategia a singhiozzo quella utilizzata dai trafficanti di uomini che, non appena il meteo è favorevole e soprattutto non appena hanno a disposizioni nuove imbarcazioni su cui far salire non meno di cento migranti alla volta, aprono le porte delle „connecting house“, vere e proprie prigioni in cui i profughi subiscono ogni sorta di violenza, e fanno partire migliaia di persone contemporaneamente.
Già da domani mattina, dunque, negli hotspot e nei porti siciliani e del Sud Italia è prevista una nuova ondata di sbarchi con la contingente urgenza di liberare e trovare posti disponibili nei centri di prima accoglienza.
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siehe auch WAZ
Italiens Küstenwache rettet 5000 Flüchtlinge an einem Tag
Rom. Im Mittelmeer haben Rettungsmannschaften so viele Flüchtlinge an Bord genommen wie sonst binnen einer Woche. Eine Tote wurde geborgen.
Internationale Seenotrettungseinheiten haben innerhalb eines Tages im südlichen Mittelmeer 5000 Flüchtlinge gerettet. Die italienische Küstenwache koordinierte nach eigenen Angaben vom Donnerstagabend 43 Rettungseinsätze, an denen neben eigenen Einheiten Schiffe der EU-Kontrollmission Eunavformed, die italienische Marine sowie private Hilfsorganisationen beteiligt waren. Sie kamen den Angaben zufolge am Donnerstag 40 Schlauchbooten, zwei Kuttern und einem kleinen Boot zu Hilfe.
Nach einer Periode schlechten Wetters sei damit binnen eines Tages die sonst in einer Woche übliche Zahl erreicht worden, sagte ein Mitarbeiter der italienischen Küstenwache. Italien stellt sich nach der Schließung der Balkanroute auf einen neuen Flüchtlingszustrom während der Sommermonate ein.
Bei gutem Wetter steigt die Zahl der Boote
Bereits in den vergangenen Wochen waren täglich mehrere Tausend Menschen aus Seenot gerettet worden. Bei gutem Wetter steigt die Zahl der Boote, die von der libyschen Küste aus nach Italien aufbrechen. Nach Angaben der Internationalen Organisation für Migration (IOM) hatte Italien seit Jahresbeginn bis Mittwoch die Ankunft von 55.563 Migranten gezählt. (epd/ dpa)
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