La mancanza del consenso tedesco complica evidentemente il passaggio comunitario del „migration compact“, il pacchetto di misure proposto da Roma. Per il governo tedesco, non esiste „alcuna base per un finanziamento comune dei debiti per le spese sostenute dagli Stati membri per la migrazione“ fa sapere il portavoce Steffen Seibert, ricordando che vi sono altri strumenti disponibili nel bilancio europeo. Il governo tedesco, assicura Seibert, „esaminerà in modo approfondito“ le proposte di Renzi, ma la Germania resta „per una soluzione complessiva europea“, che tenga in considerazione anche la rotta del Mediterraneo. „È importante che noi pensiamo anche ad altre misure“. Tra „le altre misure“, Berlino inserisce una sua proposta riguardante gli strumenti finanziari per affrontare la crisi dei migranti: una tassa sulla benzina, di cui il ministro tedesco delle Finanze „Wolfgang Schaeuble ha già discusso col presidente Jean Claude Juncker“. riferiscono fonti Ue.Il peso della posizione tedesca induce alla cautela anche la Commissione Ue sull’utilizzo degli eurobond. La portavoce Margaritis Schinas fa sapere che su quella precisa misura „sono state formulate anche altre proposte. Non posso dare, in questa fase, una posizione della Commissione Ue“. Per contro, la stessa portavoce esprime come „il presidente della Commissione Jean Claude Juncker“ sia „molto contento“ del „migration compact“ promosso dal premier italiano, „lavoreremo a stretto contatto con Matteo Renzi“. Mentre il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk manifesta il suo apprezzamento per l’iniziativa italiana con un tweet.

In una lettera aperta indirizzata venerdì 15 aprile a Juncker e a Tusk, Renzi aveva formulato le sue richieste ai vertici dell’Unione. Tra i punti, un impegno finanziario forte a livello europeo per fronteggiare l’emergenza immigrazione; un impegno da concretizzarsi anche attraverso gli eurobond. Nella proposta vengono delineati i „migration bond“, l’emissione di bond comuni per l’immigrazione.

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I ministri degli Esteri dell’Unione si incontrano oggi in Lussemburgo per discutere di immigrazione, proprio nel giorno in cui si registra l’ennesima tragedia nel mar Mediterraneo: il Consiglio dell’Ue, presieduto dall’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Federica Mogherini, è anche la prima occasione di discussione della proposta italiana per i 28 Stati membri. Facendo il punto dei lavori, Mogherini dichiara che le proposte italiane „nel Consiglio esteri sono state ben accolte. Molti elementi supportano lavori e attività che già facciamo. Pensiamo che costituisca un positivo contributo politico per mantenere il focus sul lavoro e aumentare l’impegno combinato di istituzioni e Stati membri“.

Da Lussemburgo, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ritiene che „nei commenti (negativi) del portavoce della Cancelliera ci sia una sovrapposizione di due questioni diverse: gli eurobond in generale“, a cui la Germania è sempre stata contraria, „e questa nuova proposta italiana che invece mi sembra sia guardata con attenzione dal governo tedesco“. Parlando con la stampa a margine del Consiglio esteri dell’Ue, Gentiloni afferma di credere che la contrarietà tedesca „si riferisca a un altro tipo di eurobond, per essere sinceri“.

Il titolare della Farnesina si è mostrato piuttosto soddisfatto di come si è svolta la discussione sulla proposta italiana durante il Consiglio e per le reazioni positive non solo della Commissione ma anche „di diversi Paesi attorno al tavolo dei ministri degli Esteri“. „In generale – aggiunge Gentiloni – la discussione sottolinea l’importanza di considerare la rotta del Mediterraneo centrale come l’assoluta priorità, non perché sia in atto un’invasione, ma perché, dopo che si è riusciti a ridurre i flussi nella rotta balcanica, bisogna prevenire deviazioni di rotta in questa direzione“.