Immigrazione, da Berlino no agli eurobond. Renzi: „Se Merkel ha altre soluzioni lo dica“
Juncker „molto contento“ del „migration compact“ proposto dal premier, mentre la Germania invita a pensare ad „altre misure“. Come la tassa sulla benzina avanzata dal ministro Schaeuble. Consiglio Ue dei ministri degli Esteri a Lussemburgo. Gentiloni: „Interesse per la nostra proposta. E sono altri gli eurobond che non piacciono ai tedeschi“
BRUXELLES – „L’Ue deve farsi carico del tema, noi abbiamo proposto gli eurobond, bene Juncker. Se la Merkel e i tedeschi hanno soluzioni diverse ce le dicano, non siamo affezionati a una soluzione. Ma sia chiaro che il problema lo deve risolvere l’Ue tutta insieme. L’Italia è tornata dalla parte di chi propone soluzioni non di chi urla“. Così Matteo Renzi in un intervista al Tg1, che segue la buona accoglienza ricevuta in seno alla Commissione europea dalla proposta italiana sui migranti, ma anche il „no grazie“ dalla Germania sulla misura degli eurobond per finanziare investimenti nelle infrastrutture dei Paesi africani di origine e transito dei migranti.
Welcome Migration Compact from @matteorenzi. Agree to work on ambitious plan in EU & G7/20 on cooperating w/ 3rd countries to stem migration
— Donald Tusk (@eucopresident) 15 aprile 2016
In una lettera aperta indirizzata venerdì 15 aprile a Juncker e a Tusk, Renzi aveva formulato le sue richieste ai vertici dell’Unione. Tra i punti, un impegno finanziario forte a livello europeo per fronteggiare l’emergenza immigrazione; un impegno da concretizzarsi anche attraverso gli eurobond. Nella proposta vengono delineati i „migration bond“, l’emissione di bond comuni per l’immigrazione.
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I ministri degli Esteri dell’Unione si incontrano oggi in Lussemburgo per discutere di immigrazione, proprio nel giorno in cui si registra l’ennesima tragedia nel mar Mediterraneo: il Consiglio dell’Ue, presieduto dall’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Federica Mogherini, è anche la prima occasione di discussione della proposta italiana per i 28 Stati membri. Facendo il punto dei lavori, Mogherini dichiara che le proposte italiane „nel Consiglio esteri sono state ben accolte. Molti elementi supportano lavori e attività che già facciamo. Pensiamo che costituisca un positivo contributo politico per mantenere il focus sul lavoro e aumentare l’impegno combinato di istituzioni e Stati membri“.
Da Lussemburgo, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ritiene che „nei commenti (negativi) del portavoce della Cancelliera ci sia una sovrapposizione di due questioni diverse: gli eurobond in generale“, a cui la Germania è sempre stata contraria, „e questa nuova proposta italiana che invece mi sembra sia guardata con attenzione dal governo tedesco“. Parlando con la stampa a margine del Consiglio esteri dell’Ue, Gentiloni afferma di credere che la contrarietà tedesca „si riferisca a un altro tipo di eurobond, per essere sinceri“.
Il titolare della Farnesina si è mostrato piuttosto soddisfatto di come si è svolta la discussione sulla proposta italiana durante il Consiglio e per le reazioni positive non solo della Commissione ma anche „di diversi Paesi attorno al tavolo dei ministri degli Esteri“. „In generale – aggiunge Gentiloni – la discussione sottolinea l’importanza di considerare la rotta del Mediterraneo centrale come l’assoluta priorità, non perché sia in atto un’invasione, ma perché, dopo che si è riusciti a ridurre i flussi nella rotta balcanica, bisogna prevenire deviazioni di rotta in questa direzione“.