Am Rande des heutigen Gesprächs des deutschen und französischen Außenministers mit der von den westlichen Großmächten eingesetzten libyschen „dritten Regierung“ (neben den libyschen Regierungen in Tripolis und Tabruk) berichten die Medien von dem EU-Vorschlag, dass der EU-Rat GASP am kommenden Montag (18.04.2016) der libyschen „dritten Regierung“ die Ausweitung des EU Militäreinsatzes EUNAVFOR in die libyschen Gewässer unterbreiten will. Der libyschen „dritten Regierung“ ist es bisher nicht gelungen, an Land Fuss zu fassen. Sie residiert auf der Marinebasis vor Tripolis und verfügt über einen Teil der militarisierten Küstenwache als „eigene Truppe“. Auf dieser Marinebasis trafen heute der deutsche und der französische Außenminister zu kurzen Gesprächen ein. – Am Montag soll eine entsprechende Videokonferenz zwischen Luxemburg und der besagten libyschen Marinebasis stattfinden. Sollte die Ausweitung des Einsatzes von EUNAVFOR beschlossen werden, könnten europäische Militärs Bootsflüchtlinge vor der Küste Libyens aufbringen und mithilfe der libyschen Küstenwache nach Libyen zurückbringen lassen.
Siehe auch heutige FFM-Online News:
Libia: dopo Gentiloni, da Sarraj anche ministri francese e tedesco. Hollande verso il Cairo
Pubblicato: Aggiornato: Quattro giorni dopo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, anche i capi delle diplomazie di Francia e Germania hanno voluto dimostrare pure fisicamente l’appoggio al nascente governo di unità nazionale libico con una rapida visita a Tripoli. Del resto sono ore decisive per la preparazione delle richieste che la nuova Libia dovrebbe rivolgere alla comunità internazionale per farsi aiutare ad affrontare l’Isis che ha occupato il golfo della Sirte o almeno arginare il flusso di migranti verso l’Europa.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault e il collega tedesco Frank-Walter Steinmeier sono giunti a sorpresa nella capitale libica per incontri con il premier designato Fayez al-Sarraj e componenti del suo consiglio presidenziale, nucleo del nascente governo di unità nazionale che dovrebbe ricomporre la spaccatura del paese in cui si è installato l’Isis. L’inviato speciale dell’Onu per la Libia, il tedesco Martin Kobler, su twitter ha sottolineato che la visita di Gentiloni martedì e quella odierna dei due ministri sono „chiari segni del sostegno internazionale“ per Sarraj (giovedì c’era stata la visita dell’ambasciatore spagnolo assieme ai colleghi francese e tedesco). Del resto, ha ricordato il ministro Ayrault, „un paese nel caos“ è „un pericolo per l’Europa“.
-
Tuesday @PaoloGentiloni. Today @jeanmarcayrault and #steinmeier @GermanyDiplo. clear signs of International support to #Libya and #GNA
— Martin Kobler (@KoblerSRSG) 16 aprile 2016
Per lunedì, al Consiglio dei ministri degli Esteri e della Difesa dell’Ue in programma a Lussemburgo, è prevista una videoconferenza con Sarraj e l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione, Federica Mogherini, venerdì ha preannunciato che proporrà di „allargare la missione Eunavfor Med alle acque libiche“ (da ottobre l’operazione ‚Sophia‘ della missione europea contrasta il traffico di esseri umani nelle acque internazionali).
Al Cairo intanto nelle prossime ore comincia l’annunciata visita che Hollande compirà da fino a martedì, la seconda dall’agosto scorso. La presidenza egiziana ha annunciato che la delegazione francese è composta da circa 140 società e saranno apposte firme ad accordi „in diversi campi come energia, infrastrutture, turismo e cultura“ (30, avrebbe precisato l’ambasciatore francese André Parant). Un sito egiziano d’opposizione ha accreditato l’ipotesi, evocata dalla Tribune il mese scorso, che l’Egitto acquisti anche un „satellite di telecomunicazioni militari“ da 600 milioni di euro. Con l’analoga somma di 500-600 milioni per quattro navi da guerra di cui parlò il giornale francese, si arriva giusto al „contratto da 1,1 miliardi di dollari“ stigmatizzato sabato dal New York Times come prezzo di un presunto „vergognoso silenzio“ di Parigi sul caso di Giulio Regeni.
Sisi e Hollande discuteranno „questioni internazionali di comune preoccupazione“, ha annunciato la presidenza con implicito riferimento alla Libia, dove per lunedì è atteso un nuovo tentativo da parte del parlamento libico insediato a Tobruk di dare la fiducia all’esecutivo Sarraj, senza il quale manca di legittimazione. Previsioni sull’esito sono difficili viste recenti dichiarazioni del presidente del parlamento Aqila Saleh, contrario a varare il governo Sarraj mentre è ancora incerto il ruolo del capo delle milizie fedeli a Tobruk, il generale Khalifa Haftar.