07. Oktober 2013 · Kommentare deaktiviert für Italien – Libyen: Abkommen zu Kollektivabschiebungen auf See · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

„[…] E’ accaduto un anno e mezzo fa quando, il 3 aprile 2012 il ministro Cancellieri ha firmato a Tripoli un accordo bilaterale con il consiglio di transizione libico che autorizzava le autorità italiane ad intercettare i richiedenti asilo e a riconsegnarli ai soldati libici. Dell’accordo non si sa niente per tre mesi. A giugno Amnesty International solleva il caso rivelando la mancanza di impegni sul fronte dei rifugiati. “Non sono neppure citati nell’accordo”, denunciava l’allora portavoce dell’alto commissariato Onu Laura Boldrini. Nel giro di poche ora il ministro Terzi è costretto a fornire rassicurazioni senza però negare la circostanza o assumere impegni vincolanti. Del resto il tema era scottante per l’Italia.

Mentre il nostro Paese chiedeva all’Europa di “fare la sua parte” e non essere lasciato solo, di istituire corridoi umanitari e una cabina comune di regia, incassava proprio dall’Europa l’infamante accusa di aver respinto nelle braccia dei soldati migranti in fuga per motivi politici. Il caso era scoppiato nel 2009, quando 11 somali e tre eritrei insieme ad altre 200 persone erano state imbarcate su navi italiane per un ritorno forzato a Tripoli. L’Italia aveva sostenuto che era un’operazione di salvataggio, ma non aveva neppure spiegato ai migranti che stavano facendo rotta dall’inferno da cui scappavano. La Corte Europea il 3 aprile 2012 condanna l’Italia per violazione dei diritti umani per quei respingimenti in mare perché “chiunque sale a bordo di una nave italiana deve essere soggetto alla Convenzione dei diritti umani”. Il governo accetta la sentenza e si impegna al “rispetto assoluto dei diritti umani e alla salvaguardia degli uomini in mare”. […]“

via Naufragio Lampedusa, tre mesi fa l’ultimo accordo Italia-Libia. Sulla carta – Il Fatto Quotidiano

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