Quelle: La Repubblica
Die Tageszeitung nannte im Juli 2011 das Lager für tunesische Boat-people auf der Insel Pantelleria ein „italienisches Guantanamo“. Hier die Reportage vom 11.07.2011:
Pantelleria, quel carcere per migranti
Vivono come fantasmi senza diritti
L’ex caserma Barone, sull’isola di Pantelleria, è dismessa da almeno un decennio perché inagibile. Doveva diventare un hotel di lusso ma oggi ospita 80 tunisini. Non è un Centro di identificazione e di espulsione, ma neanche di accoglienza. È un limbo dove non ci sono mediatori culturali, né assistenza legaleROMA – Doveva diventare un albergo di lusso ma l’ex caserma Barone sull’isola di Pantelleria si è trasformata in un carcere fantasma fuori legge. Materassi per terra, un cortile di cemento recintato con una rete metallica sormontata dal filo spinato, porte di ferro che fanno circolare poco l’aria. Per lo stato italiano non esiste una prigione in quel sito. Il ministero della Difesa l’ha dismessa, assieme al faro di Punta Spadillo, con l’intenzione di darli entrambi in gestione a privati per farne dei resort. E invece negli edifici in abbandono da decenni, dichiarati inagibili dal genio militare, sono reclusi circa 80 tunisini, sbarcati sull’isola in due occasioni, a fine giugno e due giorni fa. Fino al 7 luglio erano ‚ospitati‘ altri 150 uomini, richiedenti asilo arrivati dalla Libia. In passato pure una decina di minori sono stati trattenuti per giorni negli stessi locali. Con il caldo afoso di questi giorni si soffoca. Ma soprattutto l’ex caserma preoccupa perché è un luogo, senza nome, in cui si imprigionano decine di persone al di fuori da qualunque norma giuridica.