La Repubblica | 13.07.2018
Serge e gli altri schiavi dei campi, in agricoltura 4 su 10 lavorano in nero
Il rapporto Agromafie e Caporalato dell’osservatorio Placido Rizzotto-Flai Cgil: sono 400mila i lavoratori a rischio sfruttamento. C’è chi prende un euro l’ora ed è costretto a pagarne 1,5 per una bottiglietta d’acqua
di VALERIA TEODONIO
Quando Serge arriva in Italia dalla Costa D’Avorio, nel 2016, trova lavoro nei campi. In Sicilia. Lo mettono a raccogliere fragole. „Finalmente“, pensa. Ma scopre presto che la realtà è molto lontana da quella che sognava. E che non gli spetta alcun diritto. Neanche al riposo, o a una paga giusta. Scopre il caldo insopportabile nelle serre di plastica, e la fatica inumana di non fermarsi mai, per nessun motivo, dalle 5 del mattino alle 4 del pomeriggio. Solo 20 minuti per mangiare. Sette giorni su sette. E scopre le ustioni sulla schiena, e che se non vieni al campo anche quando stai male ti buttano fuori, e che se in serra arriva la polizia, ti devi nascondere. E stare zitto. E non protestare. Perché, come dice il „padrone“, „questo lavoro te lo devi meritare“.