11. Juni 2018 · Kommentare deaktiviert für De Magistris: „Il porto di Napoli pronto ad accogliere i migranti“ · Kategorien: Italien, Malta · Tags: ,

Die Bürgermeister von Neapel, Messina, Palermo und Reggio Calabria erklären sich bereit, ihre Häfen zu öffnen und die Boat People aufzunehmen.

La Repubblica | 11.06.2018

Il sindaco del capoluogo campano risponde così alla decisione del ministro dell’Interno: „Metodo brutale, noi siamo per le vite umane“. Con lui, i primi cittadini di Messina, Palermo, Reggio Calabria. Molte le critiche da sinistra. Grasso (Leu) commenta la foto di Salvini: „Olio di ricino su tela“

di MATTEO PUCCIARELLI E ANTONIO FRASCHILLA

Il sindaco di Napoli è pronto ad accogliere la nave Aquarius nel porto della sua città. Luigi De Magistris infatti annuncia che „Napoli è pronta, senza soldi, a salvare vite umane“. Dice il primo cittadino: „Se un ministro senza cuore lascia morire in mare donne incinte, bambini, anziani, esseri umani, il porto di Napoli è pronto ad accoglierli“. Dopo di lui, anche i sindaci di Messina e Palermo si dicono disponibili a far attraccare l’imbarcazione nelle proprie città.

NAPOLI CITTA‘ RIFUGIO – De Magistris condivide da anni la stessa battaglia culturale della sindaca di Barcellona Ada Colau che ha definito la propria città – in controtendenza rispetto ad un sentimento generale in tutta Europa di chiusura – „una città rifugio“ per i migranti. E‘ ancora da verificare sul piano formale se sia possibile disobbedire alla decisione di Matteo Salvini, ma con questa mossa il sindaco tenta di rilanciare un’opposizione di principio al governo giallo-verde.

Spiega il sindaco: „Quella di Salvini è una decisione brutale e contro ogni legge nazionale e internazionale. Così come, se confermata, ci pare sbagliata la dichiarazione di estraneità del governo maltese. Contro le decisioni brutali che mettono a repentaglio vite umane e contro i palleggi, Napoli, città solidale da sempre schierata con chi chiede di essere aiutato, scende in campo: il porto sia aperto, si organizzino subito aiuti ed assistenza. La vita umana per noi continua ad avere un valore assoluto, senza distinzione di colore di pelle“.

MESSINA, REGGIO CALABRIA, PALERMO: PORTI APERTI – Non solo Napoli. Anche Messina, Palermo, Reggio Calabria sono pronte a far attraccare l’imbarcazione nel proprio porto. “La nave Aquarius doveva attraccare a Messina, noi siamo pronti ad accoglierla anche contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini”. Renato Accorinti, sindaco di Messina, ha convocato una giunta di urgenza e inviato una nota al Prefetto e al ministero dando subito la disponibilità all’accoglienza della nave con a bordo i migranti. “Noi diciamo no alle politiche dal sapore fascista del ministro. Siamo città dell’accoglienza e lo saremo anche questa volta, la nave deve attraccare nel nostro porto”. Sulla stessa linea anche il sindaco Leoluca Orlando è pronto ad accogliere la nave Aquarius: „Palermo, la città che a partire dal proprio nome è „tutta un porto“, è stata e sarà sempre pronta ad accogliere le navi, civili o militari che siano, impegnate nel salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. Quelle navi e quegli uomini che rispettano la legge del mare e la legge internazionale, sottraendo alla morte uomini, donne e bambini che alcuni vorrebbero consegnare nelle mani della criminalità internazionale. A violare la legge internazionale, quella che impone come priorità assoluta il salvataggio delle vite umane, è il Ministro dell’Interno italiano che, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha dato ulteriore dimostrazione della natura culturale dell’estrema destra leghista.” E prende posizione anche il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Con poche chiare parole: „Noi restiamo umani“.

LE REAZIONI DELLA POLITICA – Oltre ai due sindaci, sono in molti a criticare la decisione del ministro dell’Interno. Maurizio Martina chiama in causa Giuseppe Conte, chiedendone un intervento: „Il presidente Conte assuma un’iniziativa di fronte a quello che sta accadendo dopo le scelte di Salvini“, ha scritto il segretario reggente del Pd su Facebook. „Gli sbarchi si sono ridotti dell’80% dall’anno scorso, non c’è nessuna emergenza ora. L’Italia non va lasciata sola e oggi più che mai non servono drammatici braccio di ferro tra Paesi ma soluzioni coordinate.Chiudere i porti in questo modo può portare solo a gravi rischi umanitari“.

Su Twitter è intervenuta in maniera molto netta Laura Boldrini (Leu): „#Salvini chiude i porti. Poi chiuderà le strade. Poi ci chiuderà in casa. Dopodichè, quando non avrà più nulla da chiudere se non i suoi vergognosi profili social, avrà raggiunto il suo obiettivo: un Paese isolato, riportato ai tempi di sua nonna“. Sempre da Leu, il leader Pietro Grasso ha ritwittato la foto di Salvini con una didascalia chiaramente accusatoria: „Museo della memoria futura. ‚Come è iniziata?‘. Olio di ricino su tela 2018“.

Kommentare geschlossen.