10. Juni 2018 · Kommentare deaktiviert für Mittelmeer: Sechs Rettungseinsätze vor der Küste Libyens · Kategorien: IT, Italien, Libyen · Tags: ,

Bei mehreren Rettungseinsätzen vor der libyschen Küste sind über 600 Boat People gerettet worden, darunter sieben schwangere Frauen, elf Kinder.und 123 unbegleitet Jugendliche. Sie befinden sich an Bord der Aquarius (SOS Mediterranee und sind auf dem Weg nach Italien. Gleichzeitig musste sich der Kapitän der Sea Watch in Reggio Calabria einem stundenlanges Verhör aussetzen und Journalisten an Bord wurden gezwungen, der Polizei Filmaufzeichnungen von dem letzte Einsatz auszuhändigen. Während der Innenminister das Engagement der NGOs weiterhin denunziert und ihnen offen droht, hat Premierminister Giuseppe Conte am Rande des G7-Treffens verlauten lassen: Dieser Regierung geht es nicht um die NGOs, sie sind nicht unser Problem.

Corriere della Sera | 10.06.2018

Migranti, notte di soccorsi nel Mediterraneo: oltre 600 profughi in salvo

Sei operazioni di salvataggio al largo della Libia. Tra i migranti sulla nave Acquarius di Sos Mediterranee, anche sette donne incinte e 11 bambini

Notte intensa nel Mediterraneo dove, al largo della Libia, sono state avviate sei operazioni di soccorso in cui sono stati recuperati oltre 600 migranti. Coinvolte tre navi mercantili (Vos Thalassa, Everest e Jolly Vanadio), la Aquarius di Sos Mediterranee — con a bordo personale di Medici Senza Frontiere — e tre motovedette della Guardia Costiera italiana di base a Lampedusa. I migranti sono stati poi trasbordati tutti sulla nave Aquarius. Dove ora ci sarebbero, in attesa di sbarcare, 629 persone tra le quali 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.

L’attacco di Salvini

Il nuovo salvataggio arriva all’indomani dello sbarco a Reggio Calabria di 232 persone, trasportate dalla nave Sea-Watch della Ong tedesca. E di altri arrivi, a Pozzallo: 225 migranti su due diverse imbarcazioni con bandiera olandese. Poco dopo, è intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che su Facebook ha attaccato il suo predecessore Marco Minniti: «Secondo lui “un ministro che arriva sulla ruspa non trasferisce un’immagine rassicurante”. Sarà rassicurante quello che ha fatto il Pd in questi anni… A me interessa solo ridare sicurezza e dignità agli italiani». E ancora su Twitter: «Il nostro obiettivo è ridurre gli sbarchi e aumentare le espulsioni, tagliare i costi per il mantenimento dei presunti profughi e i tempi della loro permanenza in Italia, coinvolgendo istituzioni europee e internazionali che fino ad oggi hanno lasciato gli italiani da soli. Sapremo farci ascoltare!».

Conte: «Sui migranti Italia valuterà comportamento degli altri»

Sulla questione è intervento anche il primo ministro Giuseppe Conte, alla conferenza stampa al termine dei lavori del G7: «Questo governo non ce l’ha con le Organizzazioni non governative», ha assicurato riferendosi alle critiche di Salvini. E più in generale sulla questione migranti, ha aggiunto che «l’Italia valuterà il comportamento degli altri, il nostro Paese è sempre sotto osservazione, questa volta accadrà il contrario». Un argomento che non era tema del vertice ma su cui «si gioca un passaggio importanti non solo per il nostro ruolo in Europa, dove rimarremo, ma il futuro dell’Europa».

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La Repubblica | 10.06.2018

Migranti, oltre mille partiti in poche ore dalla Libia. L’Italia manda tre motovedette da Lampedusa

di ALESSANDRA ZINITI

ROMA – Sono dovute partire persino tre motovedette d’altura da Lampedusa per dare una mano ai soccorsi in zona Sar davanti alle coste libiche. Insieme a due mercantili, richiamati dalla sala operativa di Roma, e alla Aquarius di Sos Mediterranee, unica nave umanitaria presente in questo momento nel Mediterraneo, hanno messo in salvo più di 600 migranti in poche ore. Sono stati un pomeriggio e una notte d’inferno quelli vissuti nel Mediterraneo. A segnalare la posizione di tre dei gommoni l’aereo dei piloti volontari che da qualche settimana partecipa alle operazioni pattugliando dall’alto il mare.

Mille e cento persone partite dalla Libia nel giro di pochissime ore, 500 già sbarcate ieri nei porti di Reggio Calabria e Pozzallo e ora queste altre 600 che tra oggi e domani arriveranno non si sa ancora in quale porto. Ore complicate anche per il ministro dell’interno Matteo Salvini che proprio ieri, nel corso di una diretta Facebook, aveva detto: „Non sarà un’altra estate di sbarchi. Non starò qui a guardare“.

I migranti sono stati ora tutti trasbordati a bordo della Aquarius che ha 629 persone a bordo, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e sette donne incinte, e sta già facendo rotta verso l’Italia. „Una notte estremamente intensa nel Mediterraneo centrale, con sei sei diverse operazioni di salvataggio“,  scrive in un tweet Medici senza frontiere. Che aggiunge: „Il soccorso di due gommoni è diventato critico quando uno dei due si è distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua. Da queste due imbarcazioni abbiamo soccorso 229 persone“.

Ma intanto nel giro di poche ore il Viminale si è trovato di fronte ad una raffica di arrivi record complice anche la singolare assenza dalla zona Sar delle motovedette libiche (fino ai giorni scorsi protagoniste di minacciosi interventi per cacciare le Ong) che in questo weekend sono intervenute solo una volta intercettando un gommone con circa 150 persone appena partito dalle coste libiche. Gli altri sei sono stati tutti soccorsi dai mezzi mobilitati dalla sala operativa dell’Mrcc di Roma che ora dovrà dare disposizioni sul loro sbarco. In Italia naturalmente.

Ieri, a conclusione del G7 in Canada, sui temi dell’immigrazione è intervenuto anche il premier Conte che ha in parte smussato il duro attacco di Salvini alle Ong. „Questo governo non ce l’ha con le Ong – ha detto – Non sono loro il problema. Per adesso la gestione dei flussi migratori con  l’approccio articolato sta funzionando ma non può essere questa la soluzione“.

E poi l’ennesimo richiamo alle responsabilià dell’Europa. „L’Italia per una volta valuterà gli altri, ci aspettiamo solidarietà vera. Questo significa che il regolamento di Dublino sarà modificato per dimostrare che questa Europa la vogliamo più equa. Non vogliamo più soldi, vogliamo che la gestione dei flussi migratori e delle procedure di rimpatrio sia un problema gestito a livello collettivo europeo e condiviso“, ha  aggiunto.

Intanto, con il Mediterraneo pieno di gommoni in difficoltà e un dispositivo di soccorsi ai minimi termini, la Sea Watch, che ieri mattina è sbarcata a Reggio Calabria con 232 persone, ha dovuto ritardare la sua partenza per far ritorno in zona Sar per il prolungarsi delle indagini disposte dal Viminale sul salvataggio di martedi  nel quale Malta avrebbe rifiutato, come ha sempre fatto, il proprio intervento.

In una nota, la Ong tedesca scrive: „Dopo il lungo interrogatorio del comandante, durato 4 ore, sembrava che la nave avesse ottenuto il via libera alla partenza, tuttavia la questura di Reggio ha chiesto ai giornalisti a bordo, di consegnare il materiale video girato durante il salvataggio. Al fine di sbloccare la situazione e consentire a Sea Watch di tornare nell’area operativa il materiale richiesto ai giornalisti è stato trasmesso agli organi di polizia giudiziaria. I giornalisti sono stati condotti nei locali della questura a bordo di vetture della polizia“.

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