The mayor and the prefect are giving support to the activists at the train station of Bardonecchia.
La Repubblica | 02.04.2018
Il prefetto Torino Saccone in Valsusa per ringraziare i volontari della Ong: „Fate un ottimo lavoro“
di CARLOTTA ROCCI
La Francia non cambia atteggiamento sulla vicenda di Bardonecchia: „Non c’è stata nessuna violazione della sovranità italiana, solo un stretta applicazione dell’accordo del 1990 che consente di effettuare da una parte e dell’altra delle frontiera dei controlli“: lo ha ribadito il gabinetto del ministro dell’Azione e dei Conti pubblici, Gerald Darmanin. Un parere che era già stato espresso sabato ma che non aveva soddisfatto la Farnesina che ha deciso di sospendere la possibilità per gli agenti francesi di intervenire sul suolo italiano. In settimana, si è appreso, il direttore generale delle Dogane francesi, Rodolphe Gintz, sarà in Italia per incontrare il suo omologo italiano e „ripristinare l’accordo, ora sospeso“.
Secondo il gabinetto del ministro Darmanin, anche lui atteso a Roma (la data non è stata ancora stabilita), gli „sconfinamenti per controlli“, previsti dall’accordo del 1990 sia da parte francese sia da parte italiana, sono „frequenti“. Ne avvengono „in media uno o due al mese, compresi quelli nei locali in questione“, cioè la stazione di Bardonecchia. Inoltre, precisano le fonti, „in questo caso non si trattava di un controllo migratorio ma di una ricerca di stupefacenti“.
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