12. März 2018 · Kommentare deaktiviert für Migrants : les maraudeurs sauvent une maman enceinte dans la tourmente du Montgenèvre. Le petit garçon voit le jour à l’hôpital de Briançon · Kategorien: Frankreich, Italien, Schengen Migration · Tags:

Bei Briançon, an der französisch-italienischen Grenze, spüren die französischen Grenzer eine Familie auf, in Begleitung von AktivistInnen des Refuge Solidaire. Die Mutter steht kurz vor der Geburt eines dritten Kindes und wird schließlich in das Krankenhaus von Briançon gebracht. Der Vater mit zwei Kindern wird nach Italien abgeschoben. Die Mutter bringt unter Schock ihr Baby zur Welt. Nach Intervention des medizinischen Krankenhauspersonals wird schließlich die Familie in Italien angerufen und ebenfalls nach Frankreich gebracht. Refuge Solidaire weist darauf hin, dass sich die französischen Grenzer mit ihren Abschiebungen nach Italien fortlaufend brutalisieren.

Dici | 11.03.2018

La situation déjà compliquée devient intenable pour ne pas dire insoutenable à la frontière franco-italienne des Hautes-Alpes et ce, quel que soit le point de vue que l’on puisse avoir sur le problème des migrants. C’est en tout cas ce qui apparaît selon ce témoignage que nous avons reçu sachant que les autorités auront à priori une version différente des faits.

Ce samedi soir, les maraudeurs sont comme presque tous les soirs au pied des pistes de la station près de la douane. C’est la que chaque nuit les migrants essayent de passer la frontière. C’est alors que les bénévoles du Refuge Solidaire tombent sur une famille : le père, la mère et deux enfants de 2 et 4 ans en pleine tourmente. Ils apprennent alors que la maman est enceinte de 8 mois et demi et décident de l’évacuer tout de suite sur l’hôpital de Briançon.

Ils tombent alors sur un contrôle des douanes à la Vachette mis en place pour arrêter les passeurs comme une trentaine l’ont été en 2017. Mais la maman va accoucher. Après discussion, ce sont les pompiers qui viennent évacuer la maman vers l’hôpital de Briançon et le reste de la famille est ramené en Italie.

Quelques heures plus tard, la maman donne naissance à un petit garçon et, selon les bénévoles, c’est sur l’insistance du corps médical que les policiers vont rechercher la famille en Italie qui est finalement réunie en pleine nuit à Briançon. Du côté des autorités, on précise que le reste de la famille n’a pas fait l’objet d’une reconduite à la frontière.

Un témoignage bouleversant et glaçant comme l’écrit Joël Pruvost qui l’a adressé.

Ce dernier invite à un rassemblement ce mercredi à 9h devant la PAF de Montgenèvre pour soutenir le bénévole convoqué par la Police. […]

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La Repubblica | 13.03.2018

„Migrante bloccata a Briancon dai gendarmi durante il travaglio: salva in extremis“

La denuncia di Tous Migrants: fermata al Colle con marito e altri due bimbi

di JACOPO RICCA

“Una migrante in travaglio è stata trattenuta per più di un’ora dagli agenti della gendarmerie, al confine con l’Italia. Il comportamento dei poliziotti francesi ha messo a rischio la vita della madre e del neonato e il volontario che gli stava dando assistenza è stato incriminato”. Con queste parole gli attivisti di Tous Migrants, l’organizzazione di Briançon che da oltre un anno fornisce assistenza ai migranti che cercano di valicare le Alpi in alta Valsusa, denunciano quanto accaduto nel weekend al passo del Monginevro: “Un dramma umano è stato evitato per pochissimo”.

Una famiglia di profughi, composta da padre, madre incita al nono mese, e una coppia di bambini di 2 e 4 anni è stata intercettata da alcuni volontari subito oltre il confine franco-italiano a Mongenevre, nella notte di sabato scorso. “La donna era sul punto di partorire e quando il volontario ha capito la situazione di emergenza ha deciso di caricarli sulla sua auto per portarli all’ospedale di Briançon. A metà strada l’uomo però è stato fermato dalla polizia che, “nonostante le grida di dolore e le contrazioni della donna ha bloccato il veicolo per più di un’ora – attaccano quelli di Tous Migrants – Un’ora di angoscia e sofferenza. Alla fine la madre è stata soccorsa dai pompieri che l’hanno portata in ospedale dove ha avuto un taglio cesareo d’urgenza”.

I figli e il marito della signora, mentre questa partoriva, sono stati trattenuti al posto di frontiera e solo grazie a una chiamata arrivata dall’ospedale di Briançon i tre non sono stati rimandati subito in Italia: “Sono sfuggiti all’espulsione, almeno per un po‘ saranno al sicuro, ma dovranno restare lontani dalla mamma” raccontano i volontari. Oltre al danno la beffa il volontario che stava cercando di portarli all’ospedale è stato accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e domani dovrà presentarsi al posto di frontiera di Mongenevre dove sarà formalizzata l’inchiesta nei suoi confronti.

Proprio lì, al confine tra Italia e Francia, è stata convocata, alle 9, in concomitanza con l’appuntamento per l’incriminazione, una manifestazione degli attivisti transalpini che rivolgono un appello anche agli italiani che, nei mesi scorsi, hanno organizzato proprio in quella zona un corteo per protestare contro la politica sull’immigrazione di Italia e Francia: “Il problema è che questa situazione profondamente drammatica non è una fatalità, ma il prodotto di una politica antimigratoria disumana che priva gli agenti francesi di qualsiasi facoltà di discernimento e ci fa precipitare tutti un’indescrivibile situazione di disumanità. Questa è l’ultima goccia che fa debordare la nostra coscienza di cittadini”.

L’organizzazione Tous Migrants vuole manifestare solidarietà ai volontari: “Loro ogni giorno, contro lo Stato e i contrabbandieri di esseri umani, spendono il loro tempo per salvare salvare le vite e la dignità umana, a partire dalla nostra – scrivono in un comunicato – Non sono i cittadini solidali ad essere nell’illegalità, ma lo Stato, che da mesi ha violato i diritti fondamentali delle nostre frontiere con la deportazione di minori, l’inosservanza delle procedure, la mancanza di un interprete durante le operazioni coi migranti. Spetta ora alla società civile rafforzare il confine, ma il confine dell’umanità”.

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Ausführliche Dokumentation zur gefährlichen Winterüberquerung der italienisch-französischen Alpen bei Briançon und der lokalen solidarischen Netze findet sich hier.

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