26. April 2016 · Kommentare deaktiviert für Ägypten: Verhaftungswelle Menschenrechtsgruppen · Kategorien: Italien, Libyen · Tags:

Quelle: La Repubblica

Regeni, arrestato in Egitto consulente della famiglia: „Liberatelo“

Ahmed Abdallah è presidente del consiglio d’amministrazione della Commissione egiziana per i diritti e le libertà, ong che offre consulenza ai legali del ricercatore torturato e ucciso al Cairo. L’accusa è promozione del terrorrismo.

ROMA – La famiglia Regeni si dice „angosciata“ per l’arresto in Egitto „del dottor Ahmed Abdallah, presidente del consiglio d’amministrazione della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecrf), ong che sta offrendo attività di consulenza per i nostri legali“. L’uomo è stato arrestato ieri come anticipato da Repubblica.

A confermare la notizia, oltre all’avvocato dei Regeni, anche Amnesty International, secondo cui tra le persone arrestate in Egitto figurano „la nota attivista Sanaa Seif, l’avvocato Malek Adly e Ahmed Abdullah, presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà, l’organizzazione non governativa per i diritti umani che sta offrendo attività di consulenza ai legali della famiglia di Giulio Regeni. Ahmed Abdullah è stato prelevato nella sua abitazione nella notte tra il 24 e il 25 aprile dalle Forze speciali. È accusato di istigazione alla violenza per rovesciare il governo, adesione a un gruppo „terroristico“ e promozione del ‚terrorismo'“.L’attivista è stato arrestato alle 3 del mattino nel suo appartamento. Gli agenti lo hanno portato via e hanno sequestrato il suo computer e il suo cellulare e in queste ore dovrebbe tenersi un primo processo  a suo carico. Secondo la ong potrebbero esserci presto nuovi arresti. Il gruppo sostiene che più di cento persone sarebbero state arrestate di recente in otto governatorati diversi, tra cui il Cairo e Alessandria. „Questi arresti hanno preso di mira personaggi pubblici, difensori dei diritti umani e attivisti  – scrive la ong in una nota – E considerato che manifestazioni di protesta sono in programma oggi, il numero degli arrestati è destinato ad aumentare nelle prossime ore“.

„La brutale repressione di fronte alla quale ci troviamo, al Cairo e in altri governatorati – aggiunge la ong – sembra essere il risultato di quanto annunciato di recente dal ministro degli interni che ha detto ‚risponderemo con la massima fermezza e risolutezza a qualsiasi azione che possa turbare la sicurezza pubblica‘.“Questa dichiarazione – proseguono gli attivisti – fa seguito a quella del presidente Abdul Fattah Al Sisi secondo il quale alcuni gruppi che starebbero mettendo a rischio la pubblica sicurezza saranno fermati da polizia e forze armate“.

„Alla luce anche del comunicato di Amnesty International“, la famiglia Regeni esprime „preoccupazione per la recente ondata di arresti in Egitto ai danni di attivisti per i diritti umani, avvocati e giornalisti anche direttamente  coinvolti nella ricerca della verità circa il sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio“.

Amnesty International Italia ha constatato l’inasprimento delle azioni repressive da parte del governo del Cairo: „Siamo di fronte a un salto di qualità nelle azioni repressive dell’Egitto, l’azione politica italiana deve essere commisurata a questa escalation egiziana“ ha osservato il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury. „Dal 21 aprile a ieri c’è stata un’ondata di arresti, sia di massa sia selettivi: di massa perché secondo i nostri numeri sono state arrestate 238 persone, selettivi perché hanno arrestato anche giornalisti stranieri che si sono occupati del caso Regeni, e tra gli arresti più gravi c’è quello di Abdallah, che con i suoi esperti ha fornito e sta fornendo supporto legale alla famiglia di Giulio. L’azione politica delle istituzioni italiane deve essere commisurata all’escalation delle azioni egiziane; e quanto alla collaborazione giudiziaria, mi sembra che siamo fermi“.

Tra gli arrestati di ieri anche numerosi giornalisti, presi durante una retata al sindacato dei giornalisti al Cairo. Ma le rappresaglie hanno riguardato diverse città egiziane. Il 25 aprile è il giorno in cui si celebra il ritiro nel 1982 di Israele dalla penisola del Sinai. Il massiccio spiegamento di forze e mezzi di sicurezza ha di fatto impedito lo svolgimento delle manifestazioni pacifiche indette per protestare contro la cessione di due isole del Mar Rosso all’Arabia Saudita, una decisione che secondo molti gruppi della società civile egiziana è stata presa in modo incostituzionale e privo di trasparenza. Almeno altre 90 persone erano state arrestate tra il 21 e il 24 aprile.

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