17. November 2014 · Kommentare deaktiviert für Italien: Marokkanische Boat-people sollen abgeschoben werden · Kategorien: Italien, Libyen, Marokko · Tags: , ,

L’Ora Quotidiano

Maxisbarco, arrestati quattro scafisti

Il viaggio organizzato su Facebook

Presi i marinai tunisini che capitanavano le imbarcazioni con a bordo 863 migranti, tratti in salvo ieri nel Canale di Sicilia dalla nave della Marina “San Giorgio” e sbarcati a Pozzallo

di Redazione

Sono stati arrestati gli scafisti del maxisbarco che ieri ha portato sulle coste di Pozzallo 863 migranti. Sono quattro tunisini che hanno guidato altrettante imbarcazioni sovraccariche di profughi e tratti in salvo nel Canale di Sicilia dalla nave della Marina Militare “San Giorgio”.
Gli investigatori hanno anche accertato che su Facebook, in arabo, un intermediatore, il cui profilo è ritenuto falso, offre contatti e possibilità di incontri per organizzare il viaggio. Sullo stesso social network esistono pagine aperte da rifugiati che sono arrivati in Europa e che forniscono contatti e informazioni sulla loro esperienza. Alcune delle famiglie siriane arrivate ieri a Pozzallo avrebbero usato questi contatti per partire. Con le loro famiglie sono salite su barconi fatiscenti e affrontato il mare in burrasca che ne ha messo più volte in pericolo la vita. Sono stati poi soccorsi da navi della marina militare italiana, che hanno avuto difficoltà nell’operare per il mare forte, e infine trasbordati sulla San Giusto che ha fatto rotta verso Pozzallo. irca 400 di loro sono stati già trasferiti in altri centri, e altri stanno partendo da Comiso, con un volo charter, per il Nord Italia.

I quattro fermati dalla polizia sono Jaysal Sard, di 24 anni, Mechri Salem, di 23, Nizar Aziza, di 43, e Mustafa Balid, di 33. La questura di Ragusa sta provvedendo a respingere i migranti provenienti dal Marocco. Secondo quanto accertato gli extracomunitari avrebbero pagato in media 1.700 dollari a testa. Gli organizzatori avrebbero intascato circa un milione e mezzo di dollari.
Sempre in queste ore a Messina il somalo Almi Ali, 36 anni, è stato fermato dalla polizia con l’accusa di essere lo scafista del gruppo di 230 immigrati giunti sabato pomeriggio in rada Paradiso. E’ stato individuato in base alle testimonianze dei profughi, somali, eritrei, ghanesi e nigeriani, che hanno raccontato di essere partiti dalla Libia il 13 novembre scorso dopo aver viaggiato per settimane dai paesi d’origine attraverso Etiopia e Sudan. Alcuni hanno trascorso un periodo in carcere a Tripoli perché privi di documenti. Per la traversata hanno pagato circa 1.300 dollari a testa.

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