Am heutigen Morgen oder Vormittag kenterte ein Schiff mit 500 Boat-people ca. 30 Seemeilen vor der westlibyschen Hafenstadt Zuwarah. 31 Tote wurden geborgen. 200 bis 300 Bootsflüchtlinge sollen im Wasser treiben. Nach unterschiedlichen Angaben von Nachrichtenagenturen und Zeitungen sollen inzwischen „alle“ ins Wasser Gefallene gerettet worden sein, oder aber es heisst, es würden noch „viele“ vermisst.
ANSA.it | 25.05.2017
Migranti: nuovo naufragio al largo della Libia, recuperati 34 corpi
Il bilancio potrebbe aggravarsi, si temono numerosi dispersi
I corpi di 31 persone sono stati recuperati in mare dopo il naufragio di un barcone con a bordo circa 500 migranti diretto verso l’Italia, avvenuto a circa 30 miglia dalle coste libiche, a largo del porto di Zuara. Sono in corso le ricerche di altre persone finite in acqua, ma si temono numerosi dispersi.
Le operazioni sono coordinate dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera: in zona stanno operando nave Fiorillo, della stessa Guardia Costiera, un rimorchiatore e una nave di una organizzazione non governativa.
Secondo quanto si è appreso il barcone si è piegato su un fianco e oltre 200 migranti sono finiti in acqua. Numerosi migranti finiti in mare sono stati tratti in salvo dalla stessa Guardia Costiera e dai marinai di altre navi che stanno operando sul posto. Per la ricerca di altri superstiti la centrale operativa di Roma della Guardia Costiera ha disposto che altre proprie unità ed altri mezzi navali raggiungano al più presto l’area del naufragio.
La Libia ne ’salva e arresta‘ 237 in mare – La Guardia costiera libica ha bloccato 237 migranti su due barconi 12 miglia al largo di Sabratah, a ovest di Tripoli. Lo segnala un messaggio diffuso dal portavoce della Marina libica, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem. L’operazione in cui una motovedetta ha potuto „arrestare e salvare“ i migranti è avvenuta alle 12 di ieri, ha riferito il portavoce precisando che fra gli arrestati – provenienti da Libia, Marocco, Africa subsahariana e Bangladesh – ci sono 20 donne e 15 bambini. Mentre i due battelli venivano scortati verso terra, i loro motori si sono rotti ed è stato necessario far intervenire un rimorchiatore. L’arrivo in porto è avvenuto quindi solo alle 19 e „i migranti illegali“, dopo aver ricevuto „l’aiuto umanitario e medico necessario“, sono stati consegnati al „centro di accoglienza di Al Nasr facente capo all’Autorità della lotta contro l’immigrazione clandestina di Zawiya“, è scritto nel testo.
A Ventimiglia emergenza minori non accompagnati – Sono 187 i minori non accompagnati segnalati a Ventimiglia dalle forze dell’ordine nel corso del 2016 e 67 quelli segnalati nel primo trimestre di quest’anno. Lo rende noto il Comune di Ventimiglia nel procedimento a evidenza pubblica per la manifestazione di interesse per l’accoglienza dei bambini. „Il fenomeno migratorio sul territorio di Ventimiglia ha rappresentato per tutto il 2016 una costante che ha alternato periodi di minore e maggiore flusso – è scritto nel provvedimento -. Nel corso del 2016, sono state 187 state le segnalazioni di minorenni stranieri non accompagnati pervenute da parte delle Forze dell’Ordine con necessità di inserimento presso strutture di accoglienza collocate in Regione Liguria o nei territori limitrofi. Queste segnalazioni sono state 67 nel primo trimestre 2017. E‘ necessario reperire nuove strutture disponibili all’accoglienza di questo particolare target di utenza“.
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Cruzeiro Du Sul | 25.05.2017
Naufrágio de embarcação com 500 pessoas no Mediterrâneo deixa 20 mortos
Pelo menos 20 imigrantes morreram após o naufrágio de uma embarcação que dirigia-se ao litoral italiano com algumas 500 pessoas, segundo confirmou à Agência EFE a Guarda Costeira italiana.
O naufrágio ocorreu em águas do Mediterrâneo, a cerca de 50 quilômetros do litoral líbio, fazendo com que algumas das 200 pessoas a bordo caíssem na água.
A embarcação foi atingida por uma onda e isto fez com que várias pessoas fossem jogadas para fora da embarcação, explicou uma fonte do corpo italiano.
A Guarda Costeira, auxiliada por um rebocador e um barco da ONG MOAS, recuperaram alguns imigrantes que caíram no mar e recolheram os que ficaram na embarcação, mas encontraram cerca de 20 corpos flutuando na água.
A Guarda Costeira indicou que a embarcação partiu durante a noite de ontem (23) desde Zuara (Norte da Líbia) e que as pessoas resgatadas chegarão a um porto italiano ainda nesta quarta-feira (24).
Além disso, as autoridades confirmaram que estão coordenando desde esta manhã (25) pelo menos novas 15 operações de socorro de novas embarcações que se dirigem à Itália. (Agência Brasil)
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Naufragio nel canale di Sicilia: 31 morti, molti i bambini. Centinaia i migranti tratti in salvo
L’imbarcazione si è ribaltata al largo del porto libico di Zuara. In corso anche altre 14 operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia, per un totale di 1700 migranti, un „traffico“ intenso favorito dalle buone condizioni meteo. Viminale: al 23 maggio sbarcati in Italia in 50.039 contro i 34.236 dello stesso periodo 2016 (+46,16%). – ROMA – Almeno 31 morti, annegati in mare. Soprattutto bambini. È il bilancio del naufragio di un barcone carico di migranti nelle acque del Mediterraneo centrale, a largo del porto libico di Zuara. L’imbarcazione, con a bordo circa 500 migranti, si è capovolta, non si sa se per un’onda o per un repentino spostamento delle persone. Almeno duecento sono stati tratti in salvo.
Il comandante della Guardia costiera italiana, Cosimo Nicastro, alla Reuters ha parlato si „almeno 20 cadaveri scoperti in acqua“, mentre sono gli operatori dell’ong Moas a far sapere di aver recuperato 31 corpi, per „la maggior parte bambini“. Il tweet di Chris Catrambone fondatore dell’ong Moas (Migrant Offshore Aid Station).
All’intervento di soccorso, coordinato dalla Centrale operativa di Roma, partecipa la nave Fiorillo della Guardia Costiera, a cui sono destinati i cadaveri delle 31 vittime del naufragio, oltre a un’unità della Ong Moas e a un rimorchiatore. Nell’area delle ricerche sono state indirizzate altre unità navali, per contribuire ai soccorsi. Non risultano altri dispersi.
In tutta l’area del Mediterraneo centrale oggi, per le favorevoli condizioni meteorologiche, si registra un „traffico“ intenso di imbarcazioni dirette verso l’Italia. La Guardia Costiera sta coordinando 14 navi in una quindicina di operazioni di soccorso. quattro, un pattugliatore e tre motovedette, sono della stessa Guardia Costiera.
Intanto il Viminale ha diffuso il bilancio aggiornato al 23 maggio degli sbarchi sulle coste italiane. Il numero dei migranti arrivati da inizio 2017 è cresciuto a 50.039 migranti contro i 34.236 giunti nello stesso periodo del 2016, con un incremento percentuale del 46,16%. Quanto alla provenienza, le principali nazionalità dichiarate al momento dello sbarco sono Nigeria (6.577), Bangladesh (5.702), Guinea (4.736), Costa d’Avorio (4.498), Gambia (3.341), Senegal (3.173) e Marocco (3.058).
Dall’inizio dell’anno sono giunti sulle coste italiane 6.642 minori non accompagnati, ma in questo caso il dato è aggiornato al 19 maggio. Nell’intero 2016 arrivarono in 25.846. .
Quest’anno i porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono stati Augusta (con 11.100 arrivi), Catania, Trapani, Pozzallo, Vibo Valentia, Messina e Cagliari.
More than 30 people have drowned after about 200 people fell from an overcrowded migrant boat off the coast of Libya, the latest tragedy in the Mediterranean Sea.
The vessel was carrying between 500 and 700 people when the accident happened 20 nautical miles off the Libyan coast. It was not clear whether those in the water were knocked off balance by a wave or because there was a rush to one side of the boat as a rescue vessel approached.
The crew of the Phoenix aid boat, chartered by the Maltese NGO Moas, began a rescue operation and were distributing lifejackets. The number of deaths remains unclear.
The Italian coastguard, which was coordinating rescues, dispatched other vessels to the area to look for survivors.
“It’s not a scene from a horror movie, it’s a real-life tragedy that is taking place today at the gates of Europe,” Chris Catrambone, who works with Moas, told AFP. Catrambone, who gave updates on the rescue operation on his Twitter feed, said 31 bodies had been recovered.
The incident was one of 15 rescue operations over the past 24 hours, which have saved up to 1,700 people. There is usually a spike in the spring and summer months in people attempting the perilous crossing to Europe, because of warm weather and calm seas. In the year up to 17 May, 45,754 people departing from the Libyan coast had been rescued at sea and taken to Italy, and more than 8,500 of them had arrived in the last two weeks. The figures represent a big increase on the same period last year.
The EU is training the Libyan coastguard to step up its efforts to turn back boats if they are inside Libyan waters, but aid groups have accused Libyan authorities of subjecting migrants to violence and other abuses if they are returned.
On Tuesday, the German NGO Jugend Rettet, which has been working in rescue operations in the central Mediterranean, claimed that the crew of a speedboat labelled “Libyan coastguard” fired shots at migrant boats during a rescue operation on Tuesday.
In a statement on Facebook, Jugend Rettet said its staff witnessed multiple gunshots being fired from the speedboat. “[They] were seemingly aimed at the people on the boats … Furthermore several boats were pushed back into Libyan waters … This is a violation of the non-refoulement principle – thereby of human rights,” the statement said.
The captain of the NGO’s vessel added: “About 100 people panicked and jumped from the boats … We cannot say whether and how many dead there were in the shooting. We had to be careful not to get a bullet ourselves. We are speechless against this crude violence.”
One journalist reporting on migrant boast rescues said that rescue vessels and migrant boats faced “severe harassment” from the Libyan coastguard, which fired warning shots near them.
In October, the humanitarian group Sea-Watch, based in Germany, said the crew of a speedboat labelled “Libyan coastguard” attacked a migrant boat carrying about 150 people, beating them with sticks and causing many to fall into the water and at least four to drown. Last week Sea-Watch called on the international criminal court to extend the ongoing investigation of human rights violations in Libya to the activities of the Libyan coastguard.
The EU and Italy agreed in February to fund migrant centres managed by UN agencies, but progress has been slow due to the security crisis. On Monday, the UN refugee agency also called on the Libyan government in Tripoli to close its refugee detention centres, describing conditions as inhumane and shocking.
The UN high commissioner for refugees, Filippo Grandi, said after a visit to Tripoli that he was “shocked at the harsh conditions in which refugees and migrants are held” in Libya, which he said was “generally due to lack of resources”.Amnesty International has said it is “deeply concerned that Italian authorities may be attempting to circumvent their obligation to protect people fleeing widespread and systematic human rights violations and abuses in Libya by facilitating the interception of refugees and migrant boats by Libyan authorities in the central Mediterranean.”