19. April 2018 · Kommentare deaktiviert für Pushing Migrants Back to Libya, Persecuting Rescue NGOs: The End of the Humanitarian Turn – Part II · Kategorien: Italien, Lesetipps, Libyen

University of Oxford | 19.04.2018

PART II

Guest post by Paolo Cuttitta, Researcher at the Amsterdam Centre for Migration and Refugee Law, Vrije Universiteit Amsterdam. His most recent articles focus on humanitarianism and human rights, as well as on search and rescue NGOs, at the Central Mediterranean EU border.

In the first part of this post, I, first, described the establishment of a humanitarianized space of the sea between Italy and Libya after the 2012 ECtHR judgment and the 2013 Lampedusa shipwreck. Then, I showed how the EU, Italy and other European countries gradually moved away from humanitarian concerns: by enhancing cooperation with Libyan authorities, by terminating governmental SAR missions, as well as by focusing on border control operations and de facto restricting their operational areas. In this second installment, I show that SAR NGOs have been increasingly exposed to harassment from the Libyan authorities, as well as to restrictions from the Italian ones. I further address the three points that make the Open Arms case unique, namely Italy’s claims that: a) Libya can coordinate SAR operations autonomously; b) the Open Arms acted in breach of the code of conduct; c) the Open Arms should have brought the rescued to Malta. In doing so, I argue that Italy can be held legally accountable for push-backs carried out by the Libyan Coast Guard, that the code of conduct has little if any relevance, and that trying to involve Malta means increasing the death risk at sea.

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19. April 2018 · Kommentare deaktiviert für Pushing Migrants Back to Libya, Persecuting Rescue NGOs: The End of the Humanitarian Turn – Part 1 · Kategorien: Italien, Lesetipps, Libyen · Tags:

University of Oxford | 18.04.2018

PART I

Guest post by Paolo Cuttitta, Researcher at the Amsterdam Centre for Migration and Refugee Law, Vrije Universiteit Amsterdam. His most recent articles focus on humanitarianism and human rights, as well as on search and rescue NGOs, at the Central Mediterranean EU border.

The vessel Open Arms of the NGO Proactiva Open Arms, which has been engaged in search and rescue (SAR) operations in the Southern Central Mediterranean since 2016, was involved in an incident with the Italian and Libyan authorities on 15 March 2018. The ship was instructed by the Italian MRCC (the Maritime Rescue Coordination Centre, managed by the Italian Coast Guard), to reach a vessel in distress in international waters. However, after its speedboats reached the migrant boat and started taking people on board, the Open Arms was informed by the Italian MRCC that the responsibility for coordinating the rescue lay with the Libyan authorities from that moment on. When the Libyan Coast Guard arrived, it requested the Open Arms to hand them over the migrants. The NGO crew refused, because Libyan ports are no ‘places of safety’ where rescued people can be brought according to international law. Indeed, Libya is not safe for migrants, as innumerable reports (e.g. from the United Nations and Amnesty International, to cite but two among the most recent ones) and the judgment of an Italian court have documented. After a long back-and-forth, the Libyans gave up their demand.

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18. April 2018 · Kommentare deaktiviert für Ventimiglia: Zwangsumsiedlung von Migranten · Kategorien: Italien, Schengen Migration · Tags: ,

La Stampa | 18.04.2018

Ventimiglia, sgomberato accampamento migranti. Allarme per un incendio

Indagini in corso, nessun ferito

Lorenza Rapini

Questa mattina a Ventimiglia si è svolto lo sgombero sul lungo Roya secondo il provvedimento firmato dal sindaco con l’aiuto di polizia e nettezza urbana. È stato smantellato il villaggio dei migranti dove si trovavano circa 200 persone accampate durante le operazioni di sgombero. Si è sviluppato un incendio per cause ancora da verificare.

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18. April 2018 · Kommentare deaktiviert für La quarta Carovana per i diritti dei migranti, la dignità e la giustizia · Kategorien: Italien, Schengen Migration, Termine [alt], Tunesien · Tags:

Am 25. April 2018 startet die 4. Karawane für die Rechte der Migranten, für Würde und Gerechtigkeit in Catania. Von dort zieht sie zunächst nach Tunesien und dann nach Norditalien. Am 13. Mai endet sie in Briancon.

Carovane Migranti | 04.2018

Siamo parte di un unico mondo. Ogni giorno incrociamo donne e uomini che scappano dalla miseria per cercare una vita degna nel nostro paese e ancor più nel resto d’ Europa. Fuggono da guerre, fame e siccità. Rubano loro l’acqua e la terra imponendo modelli di crescita insostenibiliai quali possono adeguarsi solo le organizzazioni criminali che, grazie al controllo completo del territorio e dell’economia, tendono ad insidiare la presenza degli stati nazionali.

Queste parole aprirono la prima Carovana nel novembre del 2014. Attraversammo l’Italia seguendo la rotta dei migranti, da Lampedusa alle Alpi. Con noi Padre Alejandro Solalinde, testimoni centroamericani del Movimiento Migrante Mesoamericano, le Madri della Caravana de Madres Centroamericanas buscando a sus migrantes desaparecidos e le Madri tunisine di quelle cinquecentoquattro famiglie che cercano i loro parenti sostenendo, nell’indifferenza assoluta dei Governi, che siano arrivati sulle nostre coste.Un filo di resistenza e speranza accompagna, unisce e consolida questo viaggio.

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17. April 2018 · Kommentare deaktiviert für „La rivolta dei braccianti sikh, i nuovi schiavi dell’Agro Pontino“ · Kategorien: Italien, Social Mix · Tags: ,

Lebens- und Arbeitsbedingungen migrantischer Landarbeiter – vor allem Sikh – im Agro Pontino. Marco Omizzolo, der den ersten Streik der Tagelöhner2016 organisiert hat, wird seitdem bedroht.

La Stampa | 17.04.2018

La storia di Marco Omizzolo, il sociologo che guida la protesta dei lavoratori sfruttati

Niccolò Zancan

Ripiegata in quattro dentro la sua carta d’identità, tiene una vecchia busta paga. È l’ultima busta paga di Zulfqar Ahmed, bracciante agricolo nato in Pakistan il 10 giugno 1961, codice fiscale HMDZFQ61… «Lavorava tutti i giorni della settimana, compresa la domenica mattina. Ma il padrone lo pagava solo 20 ore al mese. Totale: 164 euro. Zulqfar era disperato. Ma non si lamentava. Pensava che qui fosse la regola. Solo che non riusciva letteralmente a vivere. Un giorno, durante il passaggio da un campo di lavoro all’altro, si è staccato dal gruppo e si è impiccato alla trave di una serra».

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16. April 2018 · Kommentare deaktiviert für Dissequestrata la nave Proactiva Open Arms: „La Libia non è in grado di accogliere migranti“ · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , ,

Ermittlungsrichter hebt die Beschlagnahme des Schiffs der spanischen NGO Proactiva auf, weil die Mannschaft der Open Arms keine andere Wahl gehabt hätte, als die Migrant*innen an Bord zu nehmen. Libyen ist nicht in der Lage, Migrant*innen aufzunehmen.

La Repubblica | 16.04.2018

L’imbarcazione è ormeggiata a Pozzallo dal 18 marzo dopo il salvataggio di 218 persone. Secondo il gip di Ragusa l’equipaggio ha agito in „stato di necessità“

di ALESSANDRA ZINITI

Il Gip di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, rigettando la richiesta della Procura, ha disposto il dissequestro della nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms, che è ormeggiata al porto di Pozzallo dal 18 marzo scorso dopo il salvataggio di 218 migranti. L’imbarcazione era stata sequestrata su disposizione della Procura distrettuale di Catania. Il Gip etneo, il 27 marzo, ha convalidato il provvedimento escludendo però il reato di associazione per delinquere: gli atti sono passati per competenza a Ragusa. Il provvedimento del Gip è esecutivo e sarà eseguito in giornata. Lo rendono noto i legali della Ong spagnola, gli avvocati Rosa Emanuela Lo Faro e Alessandro Gamberini. Sarà personale della squadra mobile della Questura di Ragusa e della Guardia costiera di Pozzallo a notificarlo all’amministratore giudiziario nominato dopo il sequestro.

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16. April 2018 · Kommentare deaktiviert für La procura di Torino: „L’autorità doganale francese non aveva diritto di fare il blitz di Bardonecchia“ · Kategorien: Frankreich, Italien, Schengen Migration · Tags: ,

Für die Staatsanwaltschaft in Turin stellt das Vorgehen französischer Grenzpolizisten gegen die italienische NGO Rainbow for Africa in Bardonecchia ein Verbrechen dar. Sie hat ein Ermittlungsverfahren einfgeleitet.

La Repubblica | 13.04.2018

Spataro: „Abbiamo le prove: i francesi sapevano che quei locali non erano più nella loro disponibilità“

di JACOPO RICCA

L’autorità doganale francese non aveva il diritto di fare il blitz di Bardonecchia. Questa è la conclusione cui è arrivata la procura di Torino dopo alcune settimane di indagine portate avanti dalla Digos. Lo ha annunciato il procuratore capo di Torino, Armando Spataro: „I locali dove i doganieri non potevano entrare nella sala assegnata alla Ong – ha spiegato- Abbiamo raccolto delle comunicazioni tra i responsabili delle due dogane dove il francese lamentava che non ci fosse più la disponibilità della stanza nella stazione di Bardonecchia. Questo dimostra che le forze dell’ordine francesi sapevano di non poter fare delle perquisizioni in quel modo“.

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12. April 2018 · Kommentare deaktiviert für „French police accused of falsifying migrant children’s birth dates“ · Kategorien: Frankreich, Italien, Schengen Migration · Tags: ,

The Guardian | 12.04.2018

Charities accuse border officials of trying to pass minors off as adults to return them to Italy

Seven Italian charities have accused French border police of falsifying the birth dates of migrant children travelling alone in an attempt to pass them off as adults and send them back to Italy.

In an appeal to the European commission and Italy’s interior ministry, the charities highlighted evidence of two cases in which birth dates appeared to have been modified on “refusal of entry” documents.

One of the alleged incidents happened in March when charity staff were monitoring the situation around the Italian border town of Ventimiglia.

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10. April 2018 · Kommentare deaktiviert für Migranti, occupata la stazione di Briancon: “Qui perché senza alternative”. Attivisti: “Stato si prenda le sue responsabilità” · Kategorien: Frankreich, Italien, Schengen Migration, Video · Tags:

Seit zwei Nächten übernachten mehr als 100 Migrant*innen im Bahnhof von Biancon an der französisch-italienischen Grenze. Aktivisten der Gruppe Tous migrant haben ihn besetzt.

Il Fatto Quotidiano | 10.04.2018

Da due notti, oltre 100 migranti dormono nella stazione ferroviaria del comune francese di Briancon, al confine con l’Italia, occupata da un gruppo di attivisti del gruppo Tous migrant.  “Questa è l’unica risposta possibile al grosso afflusso di migranti in arrivo” scrivono i volontari sulla loro pagina Facebook. “Servono materassi, coperte e cibo – è l’appello – Tra il rifugio solidale, la parrocchia e la stazione ci sono oltre 150 persone che hanno bisogno di un posto dove dormire”. Gli occupanti arrivano dal Mali, dalla Costa d’Avorio e dal Gambia e hanno marciato per oltre venti chilometri in mezzo alla neve per passare il confine italo-francese. “Non avevamo altra scelta, dovevamo aiutarli -spiega Elie, uno studente francese – e così abbiamo aperto la stazione”. Alcuni di loro hanno vissuto in Italia. Come Koulibaly, originario del Mali che ha lavorato nelle campagne del sud: “Ho raccolto pomodori a Foggia e arance a Rosarno, sempre senza contratto, ma adesso voglio andare in Francia”. Accanto a lui si riposa Mohammad, anche lui maliano. Vuole andare a Parigi perché c’è più tolleranza: “L’Italia ci ha accolto, ma non è ancora pronta per i migranti: quando camminavo, la gente cambiava percorso perché aveva paura di me”.

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10. April 2018 · Kommentare deaktiviert für Libia, “esecuzioni e torture sui detenuti”: l’Onu accusa ministero Interno di Sarraj. Che ferma i migranti per conto dell’Italia · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , ,

Bericht der UNO über die Spezialeinheiten / Milizen der libyschen sog. „Einheitsregierung“ unter Sarraj in Tripolis: Dokumentiert werden zahlreiche Todesfälle durch Folter und extralegale Hinrichtungen in Lagern dieser „offiziellen“ Milizen. Diese sind auch mit der Migrationsbekämpfung und der Verwaltung der Internierungslager von Transitflüchtlingen beauftragt. Der komplette englischsprachige Bericht kann hier heruntergeladen werden.

Il Fatto Quotidiano | 10.04.2018

Al dicastero fanno capo due milizie – la ‚Central Security/Abu Salim‘ e la ‚Special Deterrence Force‘ – accusate dalla missione Unsmil di commettere violazioni dei diritti umani nelle sue strutture di detenzione. Dallo stesso ministero dipende il ‚Dipartimento per la lotta alla migrazione illegale‘ che gestisce diversi centri nei quali viene rinchiuso chi viene fermato nel Mediterraneo in base all’accordo firmato da Gentiloni e Al Sarraj

di Marco Pasciuti

Un uomo sui 50 anni. Una milizia controllata dal ministero dell’Interno lo aveva sottoposto a interrogatorio. Nel giugno 2017, quattro giorni dopo il fermo, i familiari erano stati informati della sua morte. Un rapporto visionato dalla Human Rights, Transitional Justice, and Rule of Law Division della missione Unsmil certificava che l’uomo era stato “sottoposto a pestaggi e torture”.

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