03. Dezember 2016 · Kommentare deaktiviert für „La nuova rotta dei migranti verso le spiaggette del Sulcis“ · Kategorien: Italien, Mittelmeerroute

Quelle: La Stampa | 03.12.2016

In una sola notte sono sbarcati in 130, sparsi in zone diverse della costa sarda

In una sola notte sono sbarcati in 130, sparsi in zone diverse della costa del Sulcis. Quella che collega l’Africa con il Sud-ovest della Sardegna è certamente la tratta più lunga e la più pericolosa. Ma considerata più sicura per i trafficanti di uomini che organizzano i viaggi dei migranti. I tour operator dei disperati hanno studiato un piano alternativo a quello di Lampedusa: partenza dall’Algeria, viaggio su grosse imbarcazioni e arrivo in Sardegna.

Negli ultimi dodici mesi gli sbarchi lungo le spiaggette del Sulcis sono stati settanta. In tutto sono arrivati quasi in mille. «In questi giorni le condizioni del mare non sono particolarmente proibitive e questo ovviamente agevola chi organizza questo tipo di viaggi – spiega il comandante della Capitaneria di porto di Cagliari, Roberto Isidori – Al momento non abbiamo elementi per dire che i migranti arrivino su grosse imbarcazioni e che poi vengano trasferiti su altre. Ma c’è da dire che i natanti di grosse dimensioni possono essere intercettate molto più facilmente dai nostri sistemi di controllo, con quelle piccole è più facile sfuggire ai radar».

Quella di oggi è quasi uno sbarco di massa. La prima segnalazione i carabinieri della compagnia di Carbonia l’hanno ricevuta alle 22 ma fino all’alba altri giovani africani hanno raggiunto le coste della Sardegna. Un gruppo è approdato all’interno del poligono militare di Capo Teulada, un altro nella vicina spiaggia di Porto Pino, altri ancora nella zona di Sant’Antioco. Tutti sono arrivati a terra a bordo di piccole barche in vetroresina e questa, secondo gli investigatori, è la dimostrazione che i migranti sono arrivati vicino all’isola a bordo di imbarcazioni più grosse. Magari grossi pescherecci o addirittura qualche nave. «Quanto accaduto oggi ci fa capire che dietro questo fenomeno c’è una grossa organizzazione, che forse ha scelto non per caso una giornata come questa – denuncia il segretario del sindacato di polizia Sap di Cagliari, Luca Agati – Le nostre forze sono tutte concentrate sul controllo dei seggi elettorali e ci viene da pensare che qualcuno si sia preparato appositamente. Comunque resta il fatto che da Roma si sta trascurando l’emergenza del Sulcis: la mole di lavoro sta diventando sempre più imponente e gli organici dei nostri commissariati sono sempre sguarniti».

Un altro grosso sbarco c’era stato i primi giorni di novembre: 950 giovani intercettati dai carabinieri nel giro di poche ore. Ma gli arrivi sono quasi quotidiani: tutti giovani, quasi tutti algerini, sempre in buone condizioni, talvolta col telefonino e spesso con zaino in spalla e cambio di vestiario. «Anche questa – fanno sapere dal Viminale – è la prova che i migranti sbarcati in Sardegna non hanno affrontato lo stesso tipo di viaggio che fanno i profughi salvati quotidianamente nel Canale di Sicilia dalle navi di Frontex».

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