02. Dezember 2016 · Kommentare deaktiviert für Migranti, boom degli sbarchi nel 2016. Ma le migrazioni aumenteranno nei prossimi decenni · Kategorien: Italien · Tags:

Quelle: La Repubblica | 01.12.2016

l rapporto della Fondazione Ismu. Finito il flusso da Siria e Medio Oriente, gli arrivi in Italia continueranno dall’Africa SubSahariana, dove è in corso un boom demografico

di ZITA DAZZI

MILANO – Sono ormai quasi sei milioni gli immigrati in Italia, circa il 10 per cento della popolazione, con un lieve aumento degli irregolari e un forte aumento di coloro che sono riusciti ad avere la cittadinanza, perché residenti da lungo tempo. Ma il dato più rilevante del 22° rapporto della Fondazione Ismu sulle migrazioni – presentato oggi a Milano – è che il 2016 è l’anno record degli sbarchi sulle nostre coste (171mila ultimo dato disponibile al 30 di novembre, il triplo rispetto all’intero 2011). E la previsione è che – smaltito il flusso da Siria e Medio oriente – gli arrivi dall’Africa sub sahariana continueranno a crescere nei prossimi decenni, visto che è prevista in quelle aree, le più povere del mondo, un boom demografico senza precedenti.

È una fotografia a tutto tondo quella tracciata dai ricercatori e demografi dell’Ismu, una delle fonti più autorevoli sull’andamento dei flussi migratori in Italia. Gli altri dati salienti dello studio riguardano gli oltre 800mila alunni stranieri, la crescita moderata ma stabile del lavoro retribuito per nove immigrati su dieci, anche se si tratta sempre di professioni di basso profilo, prevalentemente manuali Cresce anche il contributo del lavoro straniero alla produzione del Pil che arriva quest’anno all’8,7 per cento.

Nel dettaglio, l’Ismu stima che al 1° gennaio 2016 la popolazione straniera in Italia abbia raggiunto 5,9 milioni (regolari e non), con un aumento di 52mila unità (+0,9%) rispetto all’anno precedente. Un incremento che è dovuto soprattutto alla componente irregolare (+31mila), che registra una leggera ripresa: al 1° gennaio 2016 Ismu stima che non sono in possesso di un permesso di soggiorno 435mila immigrati (contro i 404mila alla stessa data dell’anno precedente).

Gli stranieri rappresentano il 9,58% di quella che è indicata da Eurostat come popolazione abitualmente residente in Italia. L’incremento della popolazione immigrata non è modesto come sembra, soprattutto se si tiene conto anche delle acquisizioni di cittadinanza nel 2015 che sono state 178mila (contro i 130mila del 2014 e i 60mila del 2012). Questo dato testimonia come il fenomeno migratorio in Italia sia ormai di lunga durata, tanto che chi è qui da anni riesce a diventare cittadino.

Se ai 52mila stranieri presenti conteggiati in più (regolari e non) si aggiungono i 178mila immigrati che hanno acquisito la cittadinanza italiana, l’incremento del numero complessivo dei presenti sale intanto a 230mila, con un aumento complessivo del 3,9%.

Fra i neo arrivati, ormai gli ingressi per motivi di lavoro sono il 9 per cento (nel 2010 erano il 60 per cento) mentre ormai i permessi di soggiorno legati ai ricongiungimenti familiari sono praticamente il 50 per cento. Un migrante su due di quelli che ottengono il permesso ha già un parente stabile in Italia da anni.

In questo scenario si inserisce il dramma dei profughi che sbarcano dal mare e che sono in continuo aumento.

Nel corso degli ultimi cinque anni infatti il numero dei migranti sbarcati sulle nostre coste è quasi triplicato: dai 63mila nel 2011, ai 154mila del 2015, passando per la punta dei 170mila del 2014. Ad anno non ancora concluso l’Italia ha già raggiunto un nuovo record per quanto riguarda gli sbarchi di migranti: sono 171mila gli arrivi via mare registrati tra il primo gennaio e il 27 novembre del 2016, cifra già superiore quindi a quella raggiunta nell’anno 2014 (170mila arrivi) e a quella del 2015 (154mila).

Fino all’anno scorso la maggior parte cercava di andar via dall’Italia per raggiungere il nord Europa, ma con le frontiere chiuse verso il resto d’Europa, è cresciuto in modo esponenziale il numero dei richiedenti asilo. Nei primi 10 mesi del 2016 sono state presentate 98mila domande (contro 84mila nel 2015).

Dramma nel dramma è quello dei „minori non accompagnati“ giunti via mare: al 31 ottobre 2016 se ne contano oltre 22mila contro i 12.360 dell’intero anno 2015.

Per chi è stabile in Italia, viste le problematiche di reddito dovute a impieghi mal retribuiti, diventa meno semplice fare figli. Negli ultimi anni la natalità degli stranieri è scesa gradualmente: agli 80mila nati del 2012 (massimo raggiunto) si è passati infatti da 78mila nati del 2013, ai 75mila del 2014 fino ai 72mila del 2015.

Quindi, anche se il loro contributo allo svecchiamento della popolazione rimane comunque importante, è evidente che si stanno sempre più adattando al modello riproduttivo della società italiana e che la prevista rivoluzione delle culle, che qualcuno teorizzava, si è rivelata una falsa aspettativa.

Sul fronte del lavoro nel 2015 c’è stato un aumento dell’occupazione straniera (+ 2,8% rispetto all’anno precedente) e, per la prima volta dopo diversi anni, una diminuzione dei disoccupati stranieri che sono 456.115 (-9.579 rispetto all’anno precedente). Gli immigrati senza lavoro rappresentano il 18% dei disoccupati complessivi.

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