13. September 2016 · Kommentare deaktiviert für „Profughi bloccati a Como, tre arresti per sommossa dopo il corteo No Borders“ · Kategorien: Italien, Schweiz · Tags:

Quelle: La Repubblica

La manifestazione partita a Chiasso degli attivisti che hanno protestato per la chiusura della frontiera con la Svizzera, con lancio di petardi e fumogeni contro la polizia. In stazione centinaia di migranti aspettando di passare il confine

di DAVIDE CANTONI

Manette per tre italiani che ieri hanno partecipato al corteo organizzato dai No Borders (non autorizzato, secondo le autorità) a Chiasso e alla dogana di Como per protestare contro la chiusura della frontiera. Centinaia di migranti da inizio luglio vivono nel parco della stazione San Giovanni di Como in attesa di passare il confine italo-elvetico, così ieri è stata organizzata l’ennesima manifestazione in città, la seconda voluta dai gruppi antagonisti sempre nella zona di frontiera.

cops

La polizia cantonale ha fatto sapere di aver fermato due persone di Como e una terza arrivata da Rovereto, tutte maggiorenni. Sono accusate di “sommossa”, al momento si trovano in carcere in attesa della decisione del magistrato sulla convalida del fermo. Gli agenti stanno analizzando tutto il materiale raccolto nella giornata di ieri (prevalentemente audiovisivo). Non sono escluse nuove segnalazioni di persone sospette alla magistratura.

Gli antagonisti, hanno sfilato senza essere scortati dal servizio d’ordine. Hanno lanciato oggetti e petardi contro la polizia, ma non sono arrivati allo scontro. I No Borders hanno annunciato la loro presenza anche tra mercoledì e giovedì, quando l’area antistante la stazione San Giovanni di Como sarà sgomberata e i migranti spostati in un nuovo centro d’accoglienza gestito da Caritas e Croce Rossa.

Il corteo è partito dallo stadio di Chiasso ha attraversato la cittadina svizzera di confine ed è arrivato sino alla dogana italiana. „Alla
stazione ferroviaria“, riferiva ieri la polizia cantonale, „i manifestanti hanno sparato numerose bombe carta e fumogeni in presenza della cittadinanza, viaggiatori, bambini e animali. In seguito si sono spostati verso il valico doganale di Chiasso strada al confine con l’Italia. Durante tutto il tragitto, alcuni manifestanti si sono mascherati e hanno commesso una quarantina di danneggiamenti. Sono stati danneggiati, diversi edifici pubblici, privati e istituzionali“.

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