02. August 2016 · Kommentare deaktiviert für 93 von 100 Flüchtlingen landen in Italien · Kategorien: Italien, Mittelmeerroute · Tags:

Quelle: Corriere della Sera

Sbarcano in Italia 93 profughi su 100

L’unica «strada» del Mediterraneo

I dati dell’Alto commissariato Onu. Bloccata la rotta spagnola, ridotti drasticamente i flussi nel corridoio balcanico, a luglio quasi tutti i migranti sono arrivati nella Penisola

di Leonard Berberi

Sempre più destinazione Italia. Anzi: ormai quasi soltanto il Belpaese. Azzerata la rotta spagnola (nelle sue due porzioni nordafricane di Ceuta e Melilla), ridotto al lumicino il corridoio ellenico-balcanico, l’unica «strada» percorribile resta il nostro Sud.

I numeri

Lo confermano le elaborazioni sui dati forniti dall’Unhcr, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati: preso il totale dei migranti sbarcati in Europa nel mese di luglio novantatré su cento sono stati registrati in Sicilia e Calabria, in Puglia, Sardegna e Campania. In Italia, appunto. Il resto in Grecia. Mentre la Spagna ha toccato la quota record di zero. Numeri che però si inseriscono, calcola il dossier del nostro ministero dell’Interno, in un trend costante rispetto allo stesso periodo del 2015: nei primi sette mesi di quest’anno è arrivato soltanto lo 0,02 per cento in più (che diventa +6,9% se si torna indietro allo stesso arco temporale del 2014).

Lo spartiacque

Insomma: poche decine. Ma con proporzioni stravolte — a livello continentale — per l’accordo tra Unione Europea e Turchia sulla gestione dei migranti. E infatti a seguire le curve storiche sugli sbarchi in Italia e in Grecia queste s’intrecciano in un momento preciso che rappresenta anche il momento del sorpasso sui vicini ellenici: 20 marzo 2016, la data spartiacque per decidere chi ha il diritto di restare e chi invece deve essere riconsegnato alle autorità di Ankara.

Il crollo della Grecia

Dal 1° gennaio al 31 luglio 2016 sono arrivati via mare in Europa 256.319 migranti: di questi 253.843 — cioè il 99 per cento — ha messo piede sulle coste elleniche e italiane. Se in assoluto la Grecia mantiene per quest’anno il primato con poco più di 160 mila arrivi, a spulciare tra le tabelle fornite dagli organismi internazionali si scopre che di questi oltre 151 mila sono stati registrati nei primi tre mesi dell’anno, cioè prima dell’entrata in funzione dell’accordo con i turchi. Da allora i nuovi ingressi sono crollati fino a novemila in quattro mesi. In parallelo in Italia è successo l’esatto opposto: dopo un avvio di 2016 «modesto» con meno di 19 mila migranti registrati nei centri nel periodo gennaio-marzo, altri 75 mila sono sbarcati nei successivi quattro mesi, stando sempre sopra le ventimila unità mensili da giugno.

Il sorpasso

A questi, come ricorda il documento del Viminale, bisogna aggiungere altre 672 persone che hanno «inaugurato» le statistiche di agosto. Se le dinamiche dei flussi procedono in questo modo e con queste proporzioni, a novembre l’Italia potrebbe arrivare a superare — anche in termini assoluti — la Grecia.

L’accoglienza

L’altro capitolo dell’emergenza sbarchi è l’accoglienza. Che, come nota il ministero dell’Interno, al 1° agosto (cioè ieri) registra 140 mila migranti ospitati dei quali la maggior parte (circa 105 mila) nelle strutture temporanee. La Lombardia — con 18.336 unità — è la regione che in questo momento ne accoglie di più (pari al 13 per cento del totale nazionale), seguita dalla Sicilia (10 per cento), quindi Campania e Veneto (circa l’8 per cento). Record anche per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati sbarcati nel nostro Paese: se nel 2014 sono stati 13 mila e nel 2015 12.360, dal 1° gennaio al 14 luglio 2016 — quando mancano ancora cinque mesi e mezzo per fare i confronti effettivi anno su anno — ce n’erano già 11.520.

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