05. Mai 2015 · Kommentare deaktiviert für Libyen, Italien: Schiffskatastrophe mind. 40 Tote · Kategorien: Alarm Phone, Italien, Libyen · Tags: , ,

Wie bei früheren Schiffskatastrophen wird auch dieses Mal das Ausmaß erst durch Berichte Überlebender deutlich, die nach Rettung und späterer Anlandung mit einer Menschenrechtsorganisation (Save The Children) in Kontakt kommen. Warum werden diese Meldungen nicht zeitnah nach den Erkenntnissen von Kriegsschiffen und Küstenwachen veröffentlicht?

R.it Palermo

Migranti, nuova strage nel Canale di Sicilia: „Almeno 40 morti“. Si chiamerà Gift la neonata „battezzata“ Marina, raffica di sbarchi in Sicilia

I superstiti giunti a Catania a bordo della nave portacontainer hanno raccontato a Save the Children dell’incidente sul gommone su cui viaggiavano. Sulla nave anche cinque cadaveri, la procura ha aperto un’inchiesta. Primo salvataggio della nave privata Phoenix gestita da Medici senza frontiere e Moas: in 369 portati a Pozzallo. Fermati sei scafisti tra Agrigento e Ragusa. Si chiamerà Gift la neonata „battezzata“ Marina, raffica di sbarchi in Sicilia.

Decine di migranti, almeno una quarantina, sarebbero morti annegati nel Canale di Sicilia. C’è stato un incidente su un gommone poco prima dell’operazione di salvataggio e in molti sarebbero caduti in acqua. Lo riferiscono diversi sopravvissuti, arrivati a Catania con il portacontainer Zeran, a Save the Children. A bordo sono in tutto 194 i migranti arrivati la notte scorsa nel porto etneo, tra cui due minorenni e 18 donne. Sulla nave anche i corpi di cinque uomini che sarebbero alcune delle vittime di naufragi dei giorni scorsi. Dopo gli oltre tremila migranti salvati nel fine settimana dalla Guardia costiera, tra cui anche una neonata nata a bordo di una nave militare, continuano gli sbarchi sulle coste dell’Italia meridionale. A Pozzallo sono arrivati 369 profughi salvati dalla nave privata Phoenix, a Crotone sono giunti in 350 tra cui tre cadaveri. Cinque di loro sono stati portati in ospedale per essere curati.

L’arrivo a Catania. I 194 migranti sbarcati a Catania dal mercantile maltese erano su due gommoni che sono stati soccorsi in tempi diversi. Su uno, hanno riferito sopravvissuti a Save the Children, c’erano 105 persone che si sono tutte salvate. Sull’altro 197, compresi cinque extracomunitari morti durante il viaggio, che „ha avuto un’incidente, prima dell’intervento dei soccorritori“. „Ci sarebbe stata un’esplosione o il gommone si è sgonfiato, certo è che ha avuto problemi – riferisce Giovanna Di Benedetto di Save the Children basandosi sui racconti dei superstiti – e alcune decine di persone sarebbero cadute in mare. Secondo una prima stima, tutta verificare, si parla di oltre 40 morti“.Ad accogliere l’imbarcazione al porto di Catania, oltre ai militari della guardia costiera e delle fiamme gialle, c’erano anche i volontari della Caritas diocesana che hanno fornito vestiti, scarpe e preparato la colazione. Per la Caritas si tratta del terzo intervento straordinario in pochi giorni su richiesta del Comune di Catania dopo l’assistenza ai 27 superstiti del naufragio del 20 aprile ed ai 220 migranti del 23 aprile. Alle operazioni d’accoglienza hanno partecipato il direttore Caritas, don Piero Galvano, gli operatori Caritas, Salvo Pappalardo e Valentina Calì. Indagini sono state avviate dalla polizia di Stato. La procura  ha aperto un’inchiesta sulle modalità della morte dei migranti.

La nave dei volontari a  Pozzallo. E‘ arrivata a Pozzallo la Phoenix, la nave gestita in collaborazione da Medici senza frontiere e dall’organizzazione privata Moas per effettuare attività di ricerca e soccorso in mare. A bordo ci sono 369 migranti che tentavano la traversata del Mediterraneo dalla Libia all’Europa. Altre 104 persone erano state precedentemente salvate con l’aiuto dell’equipaggio della Phoenix e trasferite su una nave commerciale.

Gli arrivi a Crotone. I cadaveri di tre migranti, due donne ed un uomo, recuperati in mare nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia durante operazioni di soccorso, sono stati sbarcati stamani nel porto di Crotone dalla petroliera battente bandiera panamense Prince I che ha partecipato all’intervento. Le salme sono state portate a terra da una vedetta della Guardia costiera e trasferiti all’istituto di medicina legale a Catanzaro. A bordo della nave ci sono 250 migranti che vengono trasbordati a terra da un rimorchiatore del porto.

Scafisti arrestati a Pozzallo e Lampedusa. Due tunisini e un libico sono stati fermati dalla polizia perché ritenuti gli scafisti delle due imbarcazioni, con a bordo complessivamente 870 migranti, sbarcati ieri nel porto di Pozzallo. Erano stati soccorsi dal rimorchiatore Asso 29. Tra loro anche 103 donne e 50 minorenni e una neonata. E‘ la prima volta che un libico è fermato dalla squadra mobile di Ragusa con l’accusa di essere uno scafista: da solo era alla guida di un natante con 350 persone a bordo.  Tre tunisini sono stati invece arrestati dalla Guardia di finanza di Agrigento perché sorpresi alla guida di una imbarcazione in legno con a bordo 43 migranti che si avvicinava alle coste di Lampedusa. L’imbarcazione, partita dalla Tunisia, è stata fermata dal pattugliatore „Paolini“ e condotta al molo Favaloro, dove sono stati fatti sbarcare i migranti, tra i quali c’erano 4 minorenni. Gli arrestati sono Sami El Akkar, di 28 anni, Mohammed Salem, di 21, e Tamel Hosni, di 26. I tre sono stati rinchiusi nel carcere di Agrigento. Il governatore siciliano Rosario Crocetta ha annunciato una visita al centro di accoglienza dell’isola.

Il battesimo della neonata. La mamma l’ha chiamata Gift (Dono, in inglese): è la bambina nata 3 giorni fa sulla nave „Bettica“ della Marina militare e trasferita a Pozzallo (Ragusa) con la madre Stefany, 24 anni, nigeriana, a bordo del rimorchiatore „Asso 29“. La puerpera è ricoverata con la piccola al reparto di pediatria dell’ospedale di Modica dove oggi ha ricevuto visita dal manager dell’Asp 7 di Ragusa, Maurizio Aricò e del suo staff. La neonata era stata battezzata provvisoriamente Francesca Marina dall’equipaggio della „Bettica“, ma la madre ha scelto un altro nome anche ha detto che manterrà anche quelli italiani.

Sbarchi a Trapani e a Palermo. Dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia dalla nave cargo maltese „Oriental Green“, sono giunti nel porto di Trapani 104 migranti, prevalentemente senegalesi e nigeriani. Fra loro tre donne e nove minori non accompagnati. La nave di grossa stazza non è potuta entrare in banchina e così è stato necessario un trasbordo al largo su un mezzo più piccolo. Nel pomeriggio è previsto l’arrivo al molo Puntone del porto di Palermo della nave Borsini della Marina militare, con a bordo 485 migranti che saranno ospitati nei centri di prima accoglienza di Palermo e provincia, come disposto dalla prefettura. È stata organizzata la task force voluta dal prefetto Francesca Cannizzo che accoglierà i migranti.

Casi di scabbia e varicella. Un centinaio di migranti sono ricoverati nella tendopoli di Augusta (Siracusa) in quanto vittime di scabbia e varicella. Fanno parte del gruppo di 675 eritrei sbarcati ieri mattina con la nave militare „Vega“ al porto commerciale di Augusta. Le loro condizioni non sono giudicate gravi dai soccorritori che li hanno però sottoposti ai trattamenti medici in regime di isolamento. Secondo gli inquirenti le malattie sono state contratte mentre si trovavano stipati in un capannone in Libia prima di essere imbarcati.

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