Dopo una breve pausa riprendono gli arrivi di massa dalla Libia e dall’Egitto. Italia impreparata ed Europa assente.
Pubblicato da Fulvio Vassallo
Oltre 3300 persone in arrivo in diversi porti della Sicilia. Come ampiamente prevedibile, non appena in Libia si riaprono le strade ed ai chek-point non si spara più, riprendono le partenze dei profughi intrappolati in quel paese, tutti potenziali richiedenti asilo, con numerose donne e bambini, soprattutto siriani. Gli ultimi salvataggi sono avvenuti nei pressi delle piattaforme petrolifere offshore di Bouri Field, dove il 12 maggio si inabissò una imbarcazione con numerosi migranti che risultano ancora dispersi. Tra gli altri mezzi che hanno operato nell’azione SAR ( ricerca e salvataggio) è intervenuto il rimorchiatore di servizio a quelle piattaforme, ma i soccorsi sono stati più rapidi che in passato, ed anche se diversi migranti sono finiti in mare, non sembra che ci siano state altre vittime. Questa volta le navi di Mare Nostrum hanno operato più asud , come hanno fatto per tutto l’inverno, ma 70-80 miglia dalle coste libiche è intervenuto il rimorchiatore ASSO Venticinque. Una posizione da presidiare per garantire maggiori possibilità di sopravvivenza a chi è costretto a fuggire dalla Libia per le persecuzioni quotidiane a cui è sottoposto. Non lo scrive nessuno, ma tutte le donne e la maggior parte dei minori che sono raccolti in mare subiscono in Libia abusi quotidiani, lo raccontano in tanti quando si riesce a costruire un rapporto di fiducia, lontano dagli interrogatori di polizia che purtroppo continuano ad avvenire anche a bordo delle navi, e chiunque parla di blocco delle partenze si rende complice di stupri ed uccisioni.
Si parte anche dall’Egitto, dopo che il governo militare al potere ha intensificato la sua azione repressiva nei confronti dei migranti in transito in quel paese. Spesso partono uomini soli e lasciano indietro le loro famiglie, oppure donne e bambini, e lasciano indietro i loro uomini, padri e mariti, le organizzazioni criminali hanno così una garanzia in più per farsi pagare il passaggio, di fatto un riscatto, dopo un vero e proprio sequestro di persona. Ma in Italia tutto questo non viene fatto emergere ed è solo caccia allo scafista, spesso un migrante come gli altri, che non ha nessun collegamento con l’organizzazione criminale che lo ha reclutato tra gli altri migranti, con la promessa di un passaggio gratuito con qualche migliaio di euro come ricompensa. Dai processi, celebrati generalmente con rito abbreviato, non si riesce neppure ad apprendere il numero esatto dei dispersi durante le stragi. Le testimonianze dei migranti che non servono per la incriminazione degli scafisti vengono accantonate o ritenute poco credibili, soprattutto quando potrebbero fare emergere ritardi negli interventi o „cooperazione pratica“ con autorità militari di altri paesi. Questa volta probabilmente, con un numero così elevato di profughi da soccorrere, le navi militari non avranno potuto funzionare come uffici di polizia e numerosi interventi di soccorso sono stati operati da navi commerciali, come il rimorchiatore Asso Venticinque che arriverà nel porto di Pozzallo (Ragusa) oggi pomeriggio..
Intanto l’Europa si prepara al Consiglio Europeo di Bruxelles del 25-26 giugno prossimi senza avere una sola proposta concreta per dare accoglienza condivisa tra i diversi paesi a queste persone, costrette perciò alla clandestinità anche dopo lo sbarco in Sicilia. Gli unici punti sui quali in Europa si raggiungono intese sono sui rimpatri forzati e sui respingimenti da affidare alle unità di Frontex, magari in accordo con paesi che, come la Turchia e la Libia non rispettano i diritti umani. Nessuna disponibilità a livello europeo sull’apertura di corridoi umanitari dai paesi di transito per riconoscere finalmente il diritto ad un accesso protetto, in condizioni di legalità, a quanti fuggono da guerre, persecuzioni e dittature. Anzi altri accordi UE con paesi come la Turchia ed il Marocco per intensificare il contrasto di quella che chiamano ancora come „immigrazione illegale“.
Mentre Grillo stringe accordi con le destre europee che vorrebbero sbattere la porta in faccia anche a queste persone, cancellando l’art. 10 della Costituzione italiana che prevede il diritto di asilo e la Convenzione di Ginevra sui rifugiati, l’Italia è assolutamente impreparata ad affrontare questo nuovo esodo e il governo ha fissato al 30 giugno la fine dei finanziamenti stanziati per i centri di accoglienza straordinaria che al momento accolgono in condizioni vergognose oltre 20.000 persone.
Il potenziamento annunciato del sistema SPRAR fino a 20.000 posti, non sarà che una goccia nel mare, perchè questo sistema di seconda accoglienza è ingolfato già adesso, anche a fronte dei ritardi che determinano le questure e le prefetture, e per i minori alcuni tribunali minorili, che impiegano tempi molto più lunghi di quelli previsti dalla legge per emettere i provvedimenti di loro competenza e dare autonomia e libertà di circolazione ai migranti. Le Commissioni territoriali competenti ad esaminare le domande di asilo non sono state ancora potenziate come era stato promesso a gennaio, e, malgrado lavorino al massimo delle loro possibilità, non riescono ad esitare in tempi brevi le decisioni sulle richieste di protezione internazionale.
Abbiamo chiesto da mesi una revisione sostanziale del Regolamento Dublino III e l’apertura di canali umanitari dai paesi di transito, senza nessuna risposta concreta da parte delle istituzioni italiane ed europee. In questa situazione si devono attivare tutti coloro che possono dare un contributo con l’assistenza e l’accompagnamento volontario dei migranti, interponendosi tra loro e le istituzioni che li confinano e li costringono a nuove clandestinità, contrastando gli innumerevoli tentativi di speculazione alimentati dallo stato di abbandono in cui vengono lasciati. Sarà un compito immane, in assenza di qualunque programmazione degli interventi pubblici, che considerano le persone come numeri o come pacchi da spedire da un luogo all’altro, ma in questo momento non rimane altro da fare.
http://agrigento.blogsicilia.it/in-arrivo-a-porto-empedocle-837-migranti-salvati-nel-canale-di-sicilia/257696/
http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/sbarchi-migranti-lampedusa-31-maggio-2014.html
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/05/31/news/