Quelle: La Repubblica
L’Europa avvia la fase due del piano anti-carrette del mare: interventi con aeronautica e marina in acque internazionali. Per le incursioni a terra serve il via libera dell’Onu
di GIAMPAOLO CADALANU
Lo strumento militare contro gli scafisti: l’avvio della „fase 2“ della missione Eunavfor Med è ormai ufficiale, le navi europee hanno il via libera per fermare e controllare in acque internazionali le barche dei migranti, con l’autorità di sequestrarle e distruggerle, ma sempre con la massima attenzione a salvare le vite umane. Più che un’operazione militare tradizionale, è un’operazione di polizia messa in pratica con gli strumenti delle forze armate. Non è previsto, com’era ovvio, nessun genere di „attacco“ alle carrette dei disperati, e tanto meno un bombardamento. In più, la fase due della missione arriva fino a un limite ben evidente: le acque territoriali di Paesi sovrani e il loro territorio, in cui però le forze europee potrebbero spingersi nella „fase tre“.